TimeShift
di
THE FLOW OF TIME
Ci sono titoli destinati ad un parto estremamente travagliato. Il gioco oggi esaminato per voi da Gamesurf, ne è un fulgido esempio: dopo aver cambiato negli anni, bandiera, publisher, team di sviluppo, trama (e ordito), finalmente TimeShift è arrivato sugli scaffali, nelle sue varie incarnazioni personal computer, GiocoStazione 3, e la scatola X di Microsoft. Proprio quest'ultima versione è quella da noi testata e, lo diciamo subito, il gioco ci ha, sia pur relativamente, convinto, grazie ad un buon comparto tecnico ed un trama che, per quanto appena accennata, si è rivelata essere un discreto collante per il proseguo dell'avventura. Ma, come da consolidata tradizione, partiamo dall'inizio, che è sempre la cosa migliore. Il dottor Aidan Krone è un ex-professore della fisica applicata al MIT, noto per la sua devozione impareggiabile (quasi una ossessione), per la Termodinamica, i Propulsori avanzati e le teorie dell'Elettrodinamica (QED). Nonostante la sua professione ed i suoi studi richiedessero il massimo grado di segretezza e controlli di altissimo livello, egli diventò il fondatore e capo-fisico di un programma di ricerca classificato come Viaggio Nel Tempo.
Dopo oltre un decennio di studi e ricerche, il programma del Dottor Krone ebbe successo, successo che prese vita con la creazione della prima nano-tuta che permetteva di piegare il continuum spazio temporale e viaggiare così nel Tempo; tuttavia, i finanziatori dietro le quinte di tale progetto, ne colsero le potenzialità soprattutto in ambito militare. Il buon Krone si senti deluso e tradito, dopo una vita di ricerche e, in conseguenza di ciò, perse il senno (!), e iniziò a viaggiare nel Tempo, distorcendo completamente la linea temporale. Il risultato è oggi un mondo dove Krone è il padrone assoluto di ogni cosa sul pianeta e noi, poveri cristi con un lavoro precario da fisici quantistici, saremo chiamati ad un lungo viaggio per ripristinare la linea temporale (questa cosa fa molto Star Trek Primo Contatto, ndAleNet), e mettere fine al regno di terrore istaurato da Krone.
Questo è davvero tutto, per quanto concerne la trama che si cela dietro al lavoro dei signori della Saber Interactive. Poco più di un pretesto, quindi, per immergersi in uno sparatutto in prima persona intriso di sangue e atmosfere dark decisamente evocative.
In buona sostanza, il titolo patrocinato da Vivendi non si discosta minimamente dagli sparatutto in prima persona nei quali occorre andare dal punto A al punto B, massacrando tutto quello che si muove sullo schermo compagni di merende esclusi, naturalmente. Tuttavia, come si arguisce facilmente dal titolo del gioco, in TimeShift sarà possibile, grazie alla nostra nano-tuta-beta-sperimentale-difettosa, piegare e modificare parzialmente il corso del Tempo per i nostri scopi. Vediamo allora qualche divertentissimo effetto pratico : diciamo che siamo preda di un fanatico assassino armato di fucile a pompa. Niente di meglio che rallentare lo scorrere del flusso temporale, avvicinarci al gaglioffo di turno, privarlo della sua arma (magari gettandola il più lontano possibile), e tornare al normale scorrimento temporale : vedremo il nostro nemico bestemmiare in gaelico alla ricerca del suo fucile, mentre noi avremo tutto il tempo di fargli fare una robusta indigestione di piombo.
Naturalmente, se verremo uccisi la nostra tuta ci protegge dal fuoco nemico e si autorigenera se stiamo immobili, ma non ci rende invulnerabili! non potremo tornare indietro nel tempo un momento prima della nostra morte ma, quanto meno, potremo ad esempio allontanare da noi quella granata che è esplosa ferendoci a morte, oppure impedire che quella malnata cancellata si chiuda in via definitiva, bloccandoci il passo magari attraversandola mentre il Tempo è rallentato. Come si arguisce da questi esempi, il linea teorica ci sono moltissime varianti al normale gameplay di uno sparatutto anche se, a lungo andare, le situazioni tenderanno inevitabilmente a ripetersi, durante le trenta missioni che costituiscono l'ossatura del gioco in single player.
Per la maggior parte del tempo, viaggeremo a piedi attraverso vari livelli non troppo dissimili fra loro, sotto una costante, maledetta pioggia battente che rovinerà la nostra acconciatura. Di quando in quando, ci imbatteremo in qualche mitragliatrice fissa grazie alla quale mieteremo vittime a rotta di collo, oppure ci troveremo a bordo di un mezzo volante sempre come mitraglieri, comunque. Il nostro eroe, il colonnello Michael Swift, avrà a disposizione un arsenale composto da nove armi più le granate: ogni strumento di morte in nostro possesso, disporrà di una modalità di fuoco alternativa che "allunga la vita" dell'arma in se.
I nostri prodi avversari, pur non vantando una Intelligenza Artificiale particolarmente degna di nota, hanno quanto meno una buona mira e, se feriti, tenteranno di nascondersi o di chiamare rinforzi.Tutte azioni scriptate, certo, ma comunque di buona fattura.
In aggiunta alla dozzina di ore abbondanti necessarie per chiudere la campagna in singolo (che diventano quindici,almeno,al massimo grado di difficoltà), TimeShift vanta un ampio ventaglio di possibilità in multigiocatore. Da due a sedici persone potranno confrontarsi sul Web o in LAN, nelle classiche modalità come Deathmatch e Team Deathmatch, ma non solo: dall'"Heart Stopping" al "Time Crunching", passando per il "King Of Time", lo "Stop The Machine" e il "1-to-1", ce ne sarà davvero per tutti i gusti.
Sul fronte strettamente tecnico, è doveroso segnalare un comparto grafico piuttosto "variabile", in base alla piattaforma dove si prova il gioco. Su personal computer, alzando al massimo il dettaglio, si gode di uno spettacolo davvero notevole, mentre la controparte per 360, oggi esaminata, pur non facendo rimpiangere la versione PC, mostra il fianco a qualche critica, come una certa ripetitività delle texture in bassa definizione e locazioni a volte troppo simili a se stesse. Tuttavia, in linea generale, ci troviamo di fronte ad un prodotto "robusto", che non mancherà di deliziare gli occhi grazie ad esplosioni ottimamente realizzate, nonché all'effetto pioggia che, per quanto a volte tedioso, è sicuramente realizzato in maniera ineccepibile. Le animazioni dei personaggi risultano convincenti ed il feeling con le armi, specialmente grazie ad un buon comparto audio, è invero notevole; peccato invece per il doppiaggio in Italiano, spesso poco ispirato.
Prima di piegare il commento finale, si ricorda a tutti che TimeShift è già sugli scaffali mentre leggete queste righe e che, data la presenza di un discreto quantitativo di sangue, la sua fruibilità e sconsigliata al pubblico più giovane.
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Ci sono titoli destinati ad un parto estremamente travagliato. Il gioco oggi esaminato per voi da Gamesurf, ne è un fulgido esempio: dopo aver cambiato negli anni, bandiera, publisher, team di sviluppo, trama (e ordito), finalmente TimeShift è arrivato sugli scaffali, nelle sue varie incarnazioni personal computer, GiocoStazione 3, e la scatola X di Microsoft. Proprio quest'ultima versione è quella da noi testata e, lo diciamo subito, il gioco ci ha, sia pur relativamente, convinto, grazie ad un buon comparto tecnico ed un trama che, per quanto appena accennata, si è rivelata essere un discreto collante per il proseguo dell'avventura. Ma, come da consolidata tradizione, partiamo dall'inizio, che è sempre la cosa migliore. Il dottor Aidan Krone è un ex-professore della fisica applicata al MIT, noto per la sua devozione impareggiabile (quasi una ossessione), per la Termodinamica, i Propulsori avanzati e le teorie dell'Elettrodinamica (QED). Nonostante la sua professione ed i suoi studi richiedessero il massimo grado di segretezza e controlli di altissimo livello, egli diventò il fondatore e capo-fisico di un programma di ricerca classificato come Viaggio Nel Tempo.
Dopo oltre un decennio di studi e ricerche, il programma del Dottor Krone ebbe successo, successo che prese vita con la creazione della prima nano-tuta che permetteva di piegare il continuum spazio temporale e viaggiare così nel Tempo; tuttavia, i finanziatori dietro le quinte di tale progetto, ne colsero le potenzialità soprattutto in ambito militare. Il buon Krone si senti deluso e tradito, dopo una vita di ricerche e, in conseguenza di ciò, perse il senno (!), e iniziò a viaggiare nel Tempo, distorcendo completamente la linea temporale. Il risultato è oggi un mondo dove Krone è il padrone assoluto di ogni cosa sul pianeta e noi, poveri cristi con un lavoro precario da fisici quantistici, saremo chiamati ad un lungo viaggio per ripristinare la linea temporale (questa cosa fa molto Star Trek Primo Contatto, ndAleNet), e mettere fine al regno di terrore istaurato da Krone.
Questo è davvero tutto, per quanto concerne la trama che si cela dietro al lavoro dei signori della Saber Interactive. Poco più di un pretesto, quindi, per immergersi in uno sparatutto in prima persona intriso di sangue e atmosfere dark decisamente evocative.
In buona sostanza, il titolo patrocinato da Vivendi non si discosta minimamente dagli sparatutto in prima persona nei quali occorre andare dal punto A al punto B, massacrando tutto quello che si muove sullo schermo compagni di merende esclusi, naturalmente. Tuttavia, come si arguisce facilmente dal titolo del gioco, in TimeShift sarà possibile, grazie alla nostra nano-tuta-beta-sperimentale-difettosa, piegare e modificare parzialmente il corso del Tempo per i nostri scopi. Vediamo allora qualche divertentissimo effetto pratico : diciamo che siamo preda di un fanatico assassino armato di fucile a pompa. Niente di meglio che rallentare lo scorrere del flusso temporale, avvicinarci al gaglioffo di turno, privarlo della sua arma (magari gettandola il più lontano possibile), e tornare al normale scorrimento temporale : vedremo il nostro nemico bestemmiare in gaelico alla ricerca del suo fucile, mentre noi avremo tutto il tempo di fargli fare una robusta indigestione di piombo.
Naturalmente, se verremo uccisi la nostra tuta ci protegge dal fuoco nemico e si autorigenera se stiamo immobili, ma non ci rende invulnerabili! non potremo tornare indietro nel tempo un momento prima della nostra morte ma, quanto meno, potremo ad esempio allontanare da noi quella granata che è esplosa ferendoci a morte, oppure impedire che quella malnata cancellata si chiuda in via definitiva, bloccandoci il passo magari attraversandola mentre il Tempo è rallentato. Come si arguisce da questi esempi, il linea teorica ci sono moltissime varianti al normale gameplay di uno sparatutto anche se, a lungo andare, le situazioni tenderanno inevitabilmente a ripetersi, durante le trenta missioni che costituiscono l'ossatura del gioco in single player.
Per la maggior parte del tempo, viaggeremo a piedi attraverso vari livelli non troppo dissimili fra loro, sotto una costante, maledetta pioggia battente che rovinerà la nostra acconciatura. Di quando in quando, ci imbatteremo in qualche mitragliatrice fissa grazie alla quale mieteremo vittime a rotta di collo, oppure ci troveremo a bordo di un mezzo volante sempre come mitraglieri, comunque. Il nostro eroe, il colonnello Michael Swift, avrà a disposizione un arsenale composto da nove armi più le granate: ogni strumento di morte in nostro possesso, disporrà di una modalità di fuoco alternativa che "allunga la vita" dell'arma in se.
I nostri prodi avversari, pur non vantando una Intelligenza Artificiale particolarmente degna di nota, hanno quanto meno una buona mira e, se feriti, tenteranno di nascondersi o di chiamare rinforzi.Tutte azioni scriptate, certo, ma comunque di buona fattura.
In aggiunta alla dozzina di ore abbondanti necessarie per chiudere la campagna in singolo (che diventano quindici,almeno,al massimo grado di difficoltà), TimeShift vanta un ampio ventaglio di possibilità in multigiocatore. Da due a sedici persone potranno confrontarsi sul Web o in LAN, nelle classiche modalità come Deathmatch e Team Deathmatch, ma non solo: dall'"Heart Stopping" al "Time Crunching", passando per il "King Of Time", lo "Stop The Machine" e il "1-to-1", ce ne sarà davvero per tutti i gusti.
Sul fronte strettamente tecnico, è doveroso segnalare un comparto grafico piuttosto "variabile", in base alla piattaforma dove si prova il gioco. Su personal computer, alzando al massimo il dettaglio, si gode di uno spettacolo davvero notevole, mentre la controparte per 360, oggi esaminata, pur non facendo rimpiangere la versione PC, mostra il fianco a qualche critica, come una certa ripetitività delle texture in bassa definizione e locazioni a volte troppo simili a se stesse. Tuttavia, in linea generale, ci troviamo di fronte ad un prodotto "robusto", che non mancherà di deliziare gli occhi grazie ad esplosioni ottimamente realizzate, nonché all'effetto pioggia che, per quanto a volte tedioso, è sicuramente realizzato in maniera ineccepibile. Le animazioni dei personaggi risultano convincenti ed il feeling con le armi, specialmente grazie ad un buon comparto audio, è invero notevole; peccato invece per il doppiaggio in Italiano, spesso poco ispirato.
Prima di piegare il commento finale, si ricorda a tutti che TimeShift è già sugli scaffali mentre leggete queste righe e che, data la presenza di un discreto quantitativo di sangue, la sua fruibilità e sconsigliata al pubblico più giovane.
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