Titanfall

di Roberto Vicario
L'hype che ha seguito l'annuncio di Tintafall é cresciuto costantemente nel corso di questi mesi, in particolar modo dopo il rilascio della beta pubblica di qualche settimana fa. Annunciato all' E3 dello scorso anno, il primo progetto di Respawn Entertainment (capitanato dai dissidenti West e Zampella) ha deciso di ambire sin da subito a vette molto elevate all'interno del mercato degli FPS online.

Abbiamo avuto modo di mettere le nostri mani sulla versione finale di questo prodotto, e dopo diverse ore passate ad uccidere titani e piloti, siamo pronti ad esprimere il nostro giudizio in questa recensione.

Uccisioni verticali

Una cosa é certa, Titanfall non cerca giri di parole, non vuole abbindolare il giocatore, ma al contrario gli pone davanti agli occhi sin da subito un gameplay diretto, immediato e di facile comprensione. Quello che il progetto di Respawn tenta di fare - riuscendoci in larga parte - é di ridefinire il concetto di mutliplayer online, sfruttando una serie di elementi che mischiano alcune tra le caratteristiche rese famose da altri titoli.



Se quindi da una parte troviamo un scheletro che ricorda abbastanza distintamente la serie di Call of Duty, di contro abbiamo tutta una serie di caratteristiche decisamente più fresche ed in grado di regalare a chi sta giocando la sensazione di trovarsi davanti a qualcosa di veramente innovativo.

Titanfall offre infatti elementi come l'esplorazione verticale della mappa, una tuta in grado di far effettuare al giocatore mosse tipiche dei parkour, e ovviamente i pesantissimi Titani. Questi elementi modificano quindi le differenti strategie presenti nel titolo, a favore di approcci diametralmente opposti. Affrontare il nemico in maniera diretta diventa solo una delle tante variabili, e man mano che il giocatore prenderà confidenza con i comandi di gioco (perfettamente adattati al pad della Xbox One) metterà in moto tutta la sua fantasia, per cercare tattiche in grado di sorprendere i piloti avversari.

Verticalità e velocità, due elementi che vanno assimilati nel più breve lasso temporale possibile, per trasformare l'esperienza online di Titanfall in una delle più sorprendenti degli ultimi anni. Pur non inventando nulla di nuovo, sia chiaro, il gioco sviluppato da Respawn Entertainment riesce a regalare sensazioni di genuino divertimento e gratificazione, grazie alle innumerevoli variabili date dalle mappe di gioco.

Ma in cosa consiste Titanfall? Principalmente ci troviamo davanti un gioco per dodici giocatori che basa tutta la sua esperienza sulla componente online competitiva. Una brevissima introduzione video ci inserirà in un contesto dal sapore sci-fi in cui due fazioni sono in lotta per la sopravvivenza. Da una parte i ribelli, chiamati Militia dal'altra la solita organizzazione cattiva chiamata IMC. Un incipit molto esile, e che si prefigge lo scopo di entrare più a fondo nella questione all'interno della modalità “principale” dell'intero pacchetto, quella chiamata campagna, ma che rimane comunque a conti fatti un'esperienza totalmente online.



Scegliendo questa opzione noi ed il nostro gruppo di giocatori verremo trasportati all'interno di una serie di stage - con diverse modalità di gioco - che collegati da brevi cut scene e voci fuori campo durante i caricamenti, dovrebbero idealmente portare avanti il filone narrativo. A conti fatti però, il termine "campagna" risulta quasi inappropriato per quello che viene offerto, ovvero un puro e semplice pacchetto "guidato" di varietà di gameplay. Questo spingerà il giocatore a portarla a termine solamente per poter sbloccare le due varianti dei titani altrimenti inaccessibili e iniziare a far crescere l'esperienza del nostro personaggio. Inoltre, una volta completata la prospettiva da parte della militia si potrà giocare anche nei panni dei “cattivi” aggiungedo qualche ora di gioco a questa variante.

Ben diverso il tenore delle modalità online singole. Da una parte troviamo grandi classici come Logoramento, il più classico dei team deatmatch, o cattura la bandiera. A queste si aggiungono delle variabili interessanti come Ultimo titano e "Cattura il Pilota". La prima ci metterà direttamente nei panni del robottone metallico e ci chiederà di rimanere l'ultimo titan presente nella mappa, dato che una volta uccisi non si verrà “respawnati”. In "Cattura i Piloti" invece, dovremo uccidere chiunque come nel più classico del team deathmatch, con l'unica differenza che a fare punti saranno solo le uccisioni dei piloti, ovvero gli altri giocatori umani. L'ultima modalità, chiamata Punto di Controllo, é invece una sorta di dominio in cui i giocatori dovranno mantenere il più a lungo possibile il controllo di tre punti sulla mappa (A, B, C) per aumentare il punteggio.

Se sotto l'aspetto puramente numerico non siamo davanti a cifre esaltanti - cinque modalità sono un pò poche - a fare la differenza, come dicevamo in apertura, é sicuramente la qualità del giocato.

Alla frenesia del combattimento, si aggiungo infatti tutta una serie di varianti in grado di regalare profondità. A fare la parte del leone sono ovviamente i titani, robot giganti che dopo un certo lasso temporale verranno “droppati” sulla mappa. Ce ne sono di tre tipi, da quello più lento ma dall'alto rateo di fuoco sino a quello più agile. Ognuno di essi avrà un telaio personalizzabile, un'arma principale e una secondaria, chiamata “ordigno”, che ci permetterà di aumentare il danno inferto. A questi elementi base, si aggiungo due kit che aggiungo abilità particolari (scudo protettivo, cortina di fumo elettrico e così via) che trasformano il nostro robot in una versatile macchina da guerra. I piloti ovviamente non saranno da meno, e sebbene affrontare un titan é sicuramente un'impresa ardua, grazie alle armi anti titan e la possibilità di potergli saltare letteralmente in testa distruggendo il nucleo centrale, con un pizzico di strategia si può raggiunge lo scopo.