To The Moon, la recensione del gioco che punta alla luna e arriva su PlayStation 5!
Arriva anche su PlayStation 5 uno dei titoli più commoventi di sempre!
To The Moon, quando la narrativa è anche gioco
Dopo aver raccolto pareri estremamente positivi praticamente su ogni piattaforma esistente e sul commercio, To The Moon del team Freebird Games è arrivato anche su PlayStation 5 (su cui lo abbiamo testato) e Xbox Series X/S. Per chi nbon lo conoscesse, To The Moon è un titolo uscito nel 2011 e che in brevissimo tempo è riuscito a conquistarsi i favori della critica e del pubblico. Già disponibile per praticamente tutte le piattaforme mobili e casalinghe sul mercato, è arrivato il momento di provarlo anche su PlayStation 5, ed eccoci qui per una nuova recensione di To The Moon!. Sviluppato grazie a RPG Maker, il famoso (e geniale) tool nato per permettere a tutti di creare il proprio videogame in stile JRPG a 16 bit, To The Moon si è sempre distinto per il fatto di non aver voluto puntare sul gameplay o su una vera e propria struttura ruolistica, ma per aver portato sui nostri schermi una storia di qualità, capace di incollare il giocatore allo schermo in un turbinio di emozioni che travalicano il concetto stesso di "giocare". Il gioco, in quanto tale, si limita ad accompagnarci in maniera interattiva nella storia dei due protagonisti, i dottori Eva Rosalene e Neil Watts, dipendenti della Sigmund Corporation, una azienda che grazie a un modernissimo macchinario è in grado di entrare nei ricordi dei propri clienti e modellarli in modo da fargli vivere i loro desideri mai soddisfatti. Facile pensare alle potenzialità di una simile tecnologia e a darcene una chiara dimostrazione è l'ultimo lavoro per cui i due medici sono stati assoldati, cioè soddisfare il desiderio del vecchio e morente Jhonny Wyles di andare sulla Luna.
Tutto inizia con l'automobile di Eva e Neil che finisce contro un albero, nel tentativo di non investire uno scoiattolo. Per fortuna i due non si sono fatti niente e incredibilmente sono proprio nei pressi della casa di Jhonny, ormai in coma e seguito da una equipe medica che ha come unico interesse quello di far rispettare le sue ultime volontà e aiutarci a fargli vivere il suo ultimo, grande desiderio. Guidando i due dottori saremo immersi in quella che solo all'apparenza può sembrare la fase esplorativa di un JRPG di vecchio stampo, dove il risicato gameplay è solo un escamotage per portare avanti la narrazione di una storia che con il passare del tempo riesce a conquistare e far commuovere il giocatore, oggi più che mai spettatore. Una volta entrati nei ricordi del nostro cliente inizieremo a muoverci tra presente e passato, visitando i momenti più importanti della sua vita e del legame con sua moglie River, per andare a scoprirne gli elementi più personali e segreti. Per poterci muovere tra un sogno e l'altro , prima che le ultime energie di Jhonny finiscano e passi a miglior vita, dobbiamo trovare degli oggetti che andranno a sbloccare situazioni che ci permetteranno di saltare da un ricordo all'altro, sino a far luce sui momenti più nebbiosi del suo passato. A conti fatti il gameplay di To The Moon è semplicemente questo: muoversi, cliccare sugli oggetti necessari, parlare con gli NPC e risolvere alcuni semplici puzzle, ma come abbiamo già detto il core del gioco è ben altro.
Il videogame come medium per raccontare una storia
Esattamente come Eva e Neil siamo semplici spettatori, attivi, ma pur sempre spettatori, delle trame della vita di Jhonny, della sua crescita, dell'incontro con la sua futura moglie e di tutto quello che può accadere nell'esistenza di ognuno di noi. Eva e Neil osservano il tutto, la prima con occhio più clinico e asettico, il secondo con una ironia cinica e pungente, ma subito capiamo che stiamo a nostra volta guardando due persone che applicano un proprio metodo per sostenere un mestiere che deve averli messi di fronte a situazioni non certo facili, ma da cui devono uscire senza farsi coinvolgere più del dovuto. Credo di aver già detto troppo, ma sappiate che se non avete mai giocato a To The Moon, avete l'occasione di vivere una storia che lascia il segno e che difficilmente dimenticherete, narrata con una delicatezza unica, capace di dosare momenti commoventi e situazioni comiche che riescono alla perfezione a bilanciare i toni di una trama capace di ricordarci il valore delle piccole cose e di quanto, a conti fatti, quando si parla di amori e affetti, queste non sia mai veramente piccole, ma rappresentino tutto quello che realmente resterà con noi sino alla fine del viaggio chiamato vita. Nelle circa cinque ore che servono per arrivare ai titoli di coda inizierete a empatizzare con ognuno dei protagonisti e più vi avvinerete al capire il motivo per cui Jhonny desidera così tanto andare sulla Luna, più non dovrete meravigliarvi se qualche lacrima vi bagnerà gli occhi.
La colonna sonora composta da Kan Gao e Laura Shigihara è semplicemente stupenda e contribuisce non poco a rendere ancora più commovente l'atmosfera, tra tutte le tracce è impossibile non ci tare "For River", tema simbolo del gioco che vi rimarrà indelebilmente in testa. L'arrivo di To The Moon su console di nuova generazione è sicuramente una bella notizia per tutti quelli che non hanno mai avuto modo di giocare il titolo dei Freebird Games, ancora una volta proposto al prezzo accessibilissimo di 9,99 euro, ma si è persa l'occasione per migliorarne il più grande difetto, cioè i controlli. Si, si limita a muoversi, ma davvero troppe volte si ha la sensazione di rimanere "incastrati" in qualche spigolo, rendendo un po' snervante l'esperienza di gioco. Sono migliorati framerate e risoluzione, ma in tutta onestà To The Moon non è quel genere di titolo in cui l'aspetto grafico può essere considerato un reale punto a favore o a sfavore. Ancora una volta il gioco gode di una ottima traduzione dei testi in italiano, fattore importantissimo per permettere a chiunque di godere in modo completo e corretto di questa esperienza. Si, perché sottolineo ancora come di esperienza si tratti e in quanto tale, To The Moon vada consigliato a chiunque voglia passare qualche ora a fare da spettatore a una storia tanto commovente quanto appassionante. Se invece per voi i videogame sono unicamente pura azione, potreste anche passare avanti, ma ritengo che per una volta potreste fare un piccolo strappo alla regola e dare un'occasione a una storia per troverà sicuramente un piccolo posto nel vostro animo.