TOCA Race Driver 3
di
E' trascorso poco più di un anno dall'ultima apparizione di TOCA sul mercato.
Eppure di asfalto sotto i Joypad delle nostre console ne è passato: è giunta la quarta incarnazione del molto chiacchierato "real driving simulator", si è fatto largo il suo diretto concorrente, quel Forza Motorsport che ha fatto la felicità di tanti possessori di x-box sull'orlo della rassegnazione, per non parlare dell'ultimo appariscente PGR3, portabandiera della next generation in quanto a racing games.
Questo terzo capitolo della serie Codemasters sarà capace di catturare nuovamente le attenzioni degli appassionati di corse virtuali?
2
Collezionare Vs Gareggiare
TOCA Race Driver si è sempre contraddistinto dai titoli della concorrenza per una sua maggior attenzione alle gare, per un focus su ciò che riguarda un casco, una tuta, le bandiere, i pit-stop e tutto quello che sta attorno ad una vera competizione su circuito, con tanto di cordoli, duelli ruota contro ruota, sportellate e penalità.
Niente a che vedere quindi con il comprare, modificare, collezionare vetture per un ammontare di garage impensabile in termini realistici.
Non che il numero di auto sia qui ristretto: i campionati su cui cimentarsi sono ben più di 100, 35 le classi di mezzi presenti (suddivise a loro volta in 8 categorie, di cui potrete leggere nell'apposito Box) , la maggior parte delle quali vede affrontarsi marche e modelli di vetture differenti...solo che si tratta di competizioni reali, rintracciabili nei circuiti internazionali sparsi per il mondo e non inventati di sana pianta.
Sebbene sia stata aggiunta una piccola sezione in cui poter "upgradare" i veicoli in nostro possesso, il tutto si riduce ad un qualcosa di estremamente semplificato, che niente ha a che vedere con i lifting estetici o prestazionali osservati ultimamente in un gran numero di giochi di guida.
Oltre a questa e ad una più dettagliata parte di elaborazione dell'assetto, nel resto del videogame si parla solo di gareggiare. Niente shopping tra i concessionari, niente modalità estetiche fotografiche o quant'altro. Pura e semplice competizione, ultimo e sommo giudice: la bandiera a scacchi.
Una restrizione? Tutt'altro, perché se è di corse che un gioco deve trattare, la scelta optata da TOCA 3 si rivela quanto mai attraente e soprattutto divertente.
Real Racing Simulator
Per essere divertente, un videogame che si concentra sull'agonismo sviluppato da una gara di automobili, deve presentare (principalmente) una fisica accurata e un'intelligenza artificiale realistica (se non addirittura "umana", trasbordando il tutto sul multyplayer on-line).
TOCA 3 si presenta accattivante proprio perché soddisfa entrambe queste due esigenze.
La fisica è buona ma, intendiamoci, non è esente da difetti. I controlli non sono precisi quanto quelli di Gran Turismo 4 e certe manovre non appaiono troppo realistiche (certe volte è sin troppo facile far decelerare la vettura senza che questa si scomponga troppo). Anche lo spostamento dei pesi e il lavoro di sospensioni ed ammortizzatori sembra poco curato, ma con questo non vogliamo dire che sia facile controllare il mezzo su cui ci si trova, anzi... Se si entra in modalità "Simulazione-Pro" e si tolgono tutti gli aiuti, domare certi bolidi diventa un'impresa tutt'altro che semplice.
Prendiamo ad esempio le Muscle-Car americane: mediante queste si può provare immediatamente cosa vuol dire sudare per riuscire a non far slittare troppo le gomme in accelerazione, mentre si sta cercando di chiudere una curva lenta od un tornante. Così come è facile intuire gli sforzi che dovevano fare certi piloti per riuscire a controllare le sbandate delle vetture a ruote scoperte degli anni ';30 o '60.
Tenendo conto che, se si abilitano i danni, andare lunghi su di una curva o tamponare leggermente un avversario vuol dire poter concludere amaramente una corsa, si può capire quale adrenalina possa sprigionare una gara su questo TOCA 3. Per la felicità di tutti coloro che adorano sudare per una dura rimonta a suon di sorpassi e che provano esaltazione nello stringere i denti per una staccata rischiosa a fondo rettilineo, dopo aver sfruttato la scia dell'avversario fino all'ultimo metro di pista disponibile.
L'unica parte che ci fa un po' storcere il naso è quella riguardante le gare non su pista ma su sterrato, le quali non sono in grado di regalarci le stesse emozioni provate su asfalto, relegandosi così ad un ruolo marginale nell'economia del gioco.
table_img_3345
Per quanto riguarda l'intelligenza artificiale questo videogame è capace di stupire: gli avversari sembrano umani, abili e intransigenti quando serve ma altrettanto capaci di commettere errori nelle fasi più concitate. Anche di fronte a comportamenti "surreali" da parte nostra, dimostrano di reagire intelligentemente nel tentativo di evitarci, rimanendo cauti ma non eccessivamente prudenti a loro svantaggio. Giusto nelle gare con vetture a ruote scoperte non si dimostrano altrettanto lungimiranti, creando qualche "incastro" di troppo.
Quanto ai danni e ad altri aspetti riguardanti la fisica, è esaltante scoprire l'attenzione riservata a certi dettagli: non solo si deve fare attenzione alla temperatura delle gomme e attendere che queste si riscaldino prima di "tirarci" troppo, ma se si esagera con le sgommate queste possono addirittura scoppiare, così come possiamo fondere il motore (che prima comincerà a fumare per poi abbandonarci del tutto) se lo teniamo su di giri per troppo tempo.
Ebbene sì, questo TOCA 3 è capace di emozionarci ed entusiasmarci, e di tornar a far tremare le gambe agli avversari che vanno sbandierando sottotitoli come "real driving simulator".
Le modalità in cui si articola il gioco sono principalmente tre: "World Tour", "Carriera" e "Simulazione".
World Tour segue il classico schema di obiettivi da raggiungere, campionato per campionato, con i filmati in computer grafica a fare da intermezzo. A dire la verità non c'è più una storia vera e propria, come in TOCA 2, con tanto di tragedie familiari, personalità stigmatizzate etc. E' rimasto semplicemente il nostro "coach" (dalla dubbia simpatia) che non farà altro che darci qualche consiglio e informazione sulle prossime categorie in cui stiamo per scendere in pista.
Non potendo disabilitare gli aiuti alla guida, questa modalità si presenta pressoché priva di mordente: ogni mini-campionato prevede poche gare e la pretesa di un piazzamento, con la possibilità di ripetere la gara quante volte vogliamo.
Non si vede l'ora di portarla a termine per il semplice fatto che, vincendo nelle diverse categorie, queste vengono sbloccate per poterle affrontare nelle altre sezioni.
La carriera è il vero cuore del gioco: ogni singolo campionato va affrontato nella sua interezza per cercare di vincere la rispettiva coppa, potendo altresì settare il tipo di aiuti (danni, controlli...), le regole di gara (bandiere, guida pericolosa,...) e l'abilità degli avversari.
La longevità, visto l'alto numero di competizioni, raggiunge valori eccellenti ed è capace di tenerci incollati per molto tempo, tuttavia, nel caso in cui volessimo essere noi a decidere come costituire singole gare o interi campionati, possiamo rivolgerci all'ultima sezione presente: la modalità simulazione.
Qui potremo scegliere di personalizzare le competizioni a nostro piacimento, scegliendo la "gara libera", oppure cimentarci nelle sfide a tempo, o ancora sfidare altri avversari umani nella modalità multigiocatore o scegliendo di giocare on-line.
Pochi effetti speciali
E' l'aspetto estetico di TOCA3 a non appagare l'occhio tanto quanto i controlli e la fisica.
Il motore grafico è rimasto lo stesso, solo con la correzione di qualche difetto rispetto all'ultimo Race Driver 2. Non si rimane certo abbagliati dai modelli poligonali delle vetture e dai riflessi sulle carrozzerie, così come la cura dei particolari riguardante i circuiti non è molto precisa e carica di dettagli (anche se il numero dei circuiti, 80, ripaga in parte la penuria di elementi di contorno).
Insomma, diciamocelo chiaramente, non possiamo sperare di rintracciare la pulizia grafica o la fluidità di un Gran Turismo4, ma il tutto rimane ad un livello tale da riuscire a mantenere una discreta scorrevolezza ed accettabilità estetica. Però abbiamo un gioco in cui i danni sono una cosa seria, anche se potevano essere maggiormente approfonditi visivamente.
Il sonoro, al contrario, risulta parecchio curato: non sappiamo se anche i ragazzi di Codemasters siano andati a catturare i "respiri" di ogni singola vettura, ciò che è certo è che l'audio risulta ben fatto, in certi casi addirittura esaltante, con la giusta ruvidezza degli scarichi e ogni altro bel rumore proveniente da sotto il cofano, sia esso il fischio del turbo o il rombo del motore.
"Gareggiale tutte"
In definitiva TOCA Race Driver 3 si rivela un buon titolo.
Un prodotto con pochi fronzoli estetici e varietà di gioco con le quali distrarsi.
Qui si tratta semplicemente di correre e di divertirsi ricercando il successo a suon di podi e piazzamenti ed evitando errori in pista dovuti ad un approccio alla competizione troppo "lascivo".
Il vero cuore del gioco è rappresentato dalla gara con ogni aiuto disabilitato, dalla purezza di guida unita all'adrenalina della competizione, che sanno compiacere l'appassionato di qualificazioni, modifiche d'assetto e bandiere a scacchi.
Per chi cerca un divertimento più disincantato la modalità "World Tour" potrebbe rappresentare uno stimolo che non sopperisce alle sfide molto in voga, quali il "collezionale tutte" o il "fai vedere come solo tu sai ridurre un'automobile ad un albero di natale" e che non è sufficiente a trattenersi per molte ore su questo videogame.
Ma basta leggere il titolo e soffermarsi su quel "Race Driver" per capire quali sono le intenzioni di TOCA 3, quale può essere il suo motto ("gareggiale tutte") e quali dovrebbero perciò essere le aspettative di ogni potenziale acquirente.
table_img_3789
table21544#FFFFFFcenter
Eppure di asfalto sotto i Joypad delle nostre console ne è passato: è giunta la quarta incarnazione del molto chiacchierato "real driving simulator", si è fatto largo il suo diretto concorrente, quel Forza Motorsport che ha fatto la felicità di tanti possessori di x-box sull'orlo della rassegnazione, per non parlare dell'ultimo appariscente PGR3, portabandiera della next generation in quanto a racing games.
Questo terzo capitolo della serie Codemasters sarà capace di catturare nuovamente le attenzioni degli appassionati di corse virtuali?
2
Collezionare Vs Gareggiare
TOCA Race Driver si è sempre contraddistinto dai titoli della concorrenza per una sua maggior attenzione alle gare, per un focus su ciò che riguarda un casco, una tuta, le bandiere, i pit-stop e tutto quello che sta attorno ad una vera competizione su circuito, con tanto di cordoli, duelli ruota contro ruota, sportellate e penalità.
Niente a che vedere quindi con il comprare, modificare, collezionare vetture per un ammontare di garage impensabile in termini realistici.
Non che il numero di auto sia qui ristretto: i campionati su cui cimentarsi sono ben più di 100, 35 le classi di mezzi presenti (suddivise a loro volta in 8 categorie, di cui potrete leggere nell'apposito Box) , la maggior parte delle quali vede affrontarsi marche e modelli di vetture differenti...solo che si tratta di competizioni reali, rintracciabili nei circuiti internazionali sparsi per il mondo e non inventati di sana pianta.
Sebbene sia stata aggiunta una piccola sezione in cui poter "upgradare" i veicoli in nostro possesso, il tutto si riduce ad un qualcosa di estremamente semplificato, che niente ha a che vedere con i lifting estetici o prestazionali osservati ultimamente in un gran numero di giochi di guida.
Oltre a questa e ad una più dettagliata parte di elaborazione dell'assetto, nel resto del videogame si parla solo di gareggiare. Niente shopping tra i concessionari, niente modalità estetiche fotografiche o quant'altro. Pura e semplice competizione, ultimo e sommo giudice: la bandiera a scacchi.
Una restrizione? Tutt'altro, perché se è di corse che un gioco deve trattare, la scelta optata da TOCA 3 si rivela quanto mai attraente e soprattutto divertente.
Real Racing Simulator
Per essere divertente, un videogame che si concentra sull'agonismo sviluppato da una gara di automobili, deve presentare (principalmente) una fisica accurata e un'intelligenza artificiale realistica (se non addirittura "umana", trasbordando il tutto sul multyplayer on-line).
TOCA 3 si presenta accattivante proprio perché soddisfa entrambe queste due esigenze.
La fisica è buona ma, intendiamoci, non è esente da difetti. I controlli non sono precisi quanto quelli di Gran Turismo 4 e certe manovre non appaiono troppo realistiche (certe volte è sin troppo facile far decelerare la vettura senza che questa si scomponga troppo). Anche lo spostamento dei pesi e il lavoro di sospensioni ed ammortizzatori sembra poco curato, ma con questo non vogliamo dire che sia facile controllare il mezzo su cui ci si trova, anzi... Se si entra in modalità "Simulazione-Pro" e si tolgono tutti gli aiuti, domare certi bolidi diventa un'impresa tutt'altro che semplice.
Prendiamo ad esempio le Muscle-Car americane: mediante queste si può provare immediatamente cosa vuol dire sudare per riuscire a non far slittare troppo le gomme in accelerazione, mentre si sta cercando di chiudere una curva lenta od un tornante. Così come è facile intuire gli sforzi che dovevano fare certi piloti per riuscire a controllare le sbandate delle vetture a ruote scoperte degli anni ';30 o '60.
Tenendo conto che, se si abilitano i danni, andare lunghi su di una curva o tamponare leggermente un avversario vuol dire poter concludere amaramente una corsa, si può capire quale adrenalina possa sprigionare una gara su questo TOCA 3. Per la felicità di tutti coloro che adorano sudare per una dura rimonta a suon di sorpassi e che provano esaltazione nello stringere i denti per una staccata rischiosa a fondo rettilineo, dopo aver sfruttato la scia dell'avversario fino all'ultimo metro di pista disponibile.
L'unica parte che ci fa un po' storcere il naso è quella riguardante le gare non su pista ma su sterrato, le quali non sono in grado di regalarci le stesse emozioni provate su asfalto, relegandosi così ad un ruolo marginale nell'economia del gioco.
table_img_3345
Per quanto riguarda l'intelligenza artificiale questo videogame è capace di stupire: gli avversari sembrano umani, abili e intransigenti quando serve ma altrettanto capaci di commettere errori nelle fasi più concitate. Anche di fronte a comportamenti "surreali" da parte nostra, dimostrano di reagire intelligentemente nel tentativo di evitarci, rimanendo cauti ma non eccessivamente prudenti a loro svantaggio. Giusto nelle gare con vetture a ruote scoperte non si dimostrano altrettanto lungimiranti, creando qualche "incastro" di troppo.
Quanto ai danni e ad altri aspetti riguardanti la fisica, è esaltante scoprire l'attenzione riservata a certi dettagli: non solo si deve fare attenzione alla temperatura delle gomme e attendere che queste si riscaldino prima di "tirarci" troppo, ma se si esagera con le sgommate queste possono addirittura scoppiare, così come possiamo fondere il motore (che prima comincerà a fumare per poi abbandonarci del tutto) se lo teniamo su di giri per troppo tempo.
Ebbene sì, questo TOCA 3 è capace di emozionarci ed entusiasmarci, e di tornar a far tremare le gambe agli avversari che vanno sbandierando sottotitoli come "real driving simulator".
Le modalità in cui si articola il gioco sono principalmente tre: "World Tour", "Carriera" e "Simulazione".
World Tour segue il classico schema di obiettivi da raggiungere, campionato per campionato, con i filmati in computer grafica a fare da intermezzo. A dire la verità non c'è più una storia vera e propria, come in TOCA 2, con tanto di tragedie familiari, personalità stigmatizzate etc. E' rimasto semplicemente il nostro "coach" (dalla dubbia simpatia) che non farà altro che darci qualche consiglio e informazione sulle prossime categorie in cui stiamo per scendere in pista.
Non potendo disabilitare gli aiuti alla guida, questa modalità si presenta pressoché priva di mordente: ogni mini-campionato prevede poche gare e la pretesa di un piazzamento, con la possibilità di ripetere la gara quante volte vogliamo.
Non si vede l'ora di portarla a termine per il semplice fatto che, vincendo nelle diverse categorie, queste vengono sbloccate per poterle affrontare nelle altre sezioni.
La carriera è il vero cuore del gioco: ogni singolo campionato va affrontato nella sua interezza per cercare di vincere la rispettiva coppa, potendo altresì settare il tipo di aiuti (danni, controlli...), le regole di gara (bandiere, guida pericolosa,...) e l'abilità degli avversari.
La longevità, visto l'alto numero di competizioni, raggiunge valori eccellenti ed è capace di tenerci incollati per molto tempo, tuttavia, nel caso in cui volessimo essere noi a decidere come costituire singole gare o interi campionati, possiamo rivolgerci all'ultima sezione presente: la modalità simulazione.
Qui potremo scegliere di personalizzare le competizioni a nostro piacimento, scegliendo la "gara libera", oppure cimentarci nelle sfide a tempo, o ancora sfidare altri avversari umani nella modalità multigiocatore o scegliendo di giocare on-line.
Pochi effetti speciali
E' l'aspetto estetico di TOCA3 a non appagare l'occhio tanto quanto i controlli e la fisica.
Il motore grafico è rimasto lo stesso, solo con la correzione di qualche difetto rispetto all'ultimo Race Driver 2. Non si rimane certo abbagliati dai modelli poligonali delle vetture e dai riflessi sulle carrozzerie, così come la cura dei particolari riguardante i circuiti non è molto precisa e carica di dettagli (anche se il numero dei circuiti, 80, ripaga in parte la penuria di elementi di contorno).
Insomma, diciamocelo chiaramente, non possiamo sperare di rintracciare la pulizia grafica o la fluidità di un Gran Turismo4, ma il tutto rimane ad un livello tale da riuscire a mantenere una discreta scorrevolezza ed accettabilità estetica. Però abbiamo un gioco in cui i danni sono una cosa seria, anche se potevano essere maggiormente approfonditi visivamente.
Il sonoro, al contrario, risulta parecchio curato: non sappiamo se anche i ragazzi di Codemasters siano andati a catturare i "respiri" di ogni singola vettura, ciò che è certo è che l'audio risulta ben fatto, in certi casi addirittura esaltante, con la giusta ruvidezza degli scarichi e ogni altro bel rumore proveniente da sotto il cofano, sia esso il fischio del turbo o il rombo del motore.
"Gareggiale tutte"
In definitiva TOCA Race Driver 3 si rivela un buon titolo.
Un prodotto con pochi fronzoli estetici e varietà di gioco con le quali distrarsi.
Qui si tratta semplicemente di correre e di divertirsi ricercando il successo a suon di podi e piazzamenti ed evitando errori in pista dovuti ad un approccio alla competizione troppo "lascivo".
Il vero cuore del gioco è rappresentato dalla gara con ogni aiuto disabilitato, dalla purezza di guida unita all'adrenalina della competizione, che sanno compiacere l'appassionato di qualificazioni, modifiche d'assetto e bandiere a scacchi.
Per chi cerca un divertimento più disincantato la modalità "World Tour" potrebbe rappresentare uno stimolo che non sopperisce alle sfide molto in voga, quali il "collezionale tutte" o il "fai vedere come solo tu sai ridurre un'automobile ad un albero di natale" e che non è sufficiente a trattenersi per molte ore su questo videogame.
Ma basta leggere il titolo e soffermarsi su quel "Race Driver" per capire quali sono le intenzioni di TOCA 3, quale può essere il suo motto ("gareggiale tutte") e quali dovrebbero perciò essere le aspettative di ogni potenziale acquirente.
table_img_3789
table21544#FFFFFFcenter