ToeJam & Earl III

ToeJam  Earl III
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ToeJam & Earl III

Feel the funk, baby!

Il titolo che abbiamo tra le mani è un platform di impostazione rivoluzionaria, che tenta di conquistare il pubblico con un'enorme quantità di missioni e sottomissioni da compiere nei vari livelli. Il gioco si sviluppa con ritmo abbastanza lento e ragionato. Non ha punti di contatto, ad esempio, con platform come Sonic Adventure o Crash Bandicoot, ma punta su una più ampia ed approfondita esplorazione, alla ricerca dei vari oggetti o dei vari personaggi. Ma Toejam and Earl III non ha neanche l'immediatezza e la varietà presenti, ad esempio, in Mario Sunshine, pur riproponendone alcune caratteristiche. E' un platform atipico, che cerca, facendosi carico della sua demenziale ironia e comicità, di conquistare l'utenza media. L'avventura è suddivisa in cinque mondi, a loro volta suddivisi in livelli da portare a termine con uno dei tre personaggi a disposizione. I tre personaggi, che di base saltano, corrono e colpiscono, troveranno nei vari livelli decine di power-up che gli consentiranno movimenti ed azioni indispensabili per il proseguo del gioco. I livelli, oltre che di strampalati oggetti, saranno pieni anche di personaggi, la maggior parte dei quali ostili, ma che facilmente saranno convertiti al soul e con i quali sarà poi possibile parlare. Oltre ai vari obiettivi, i nostri simpatici personaggi dovranno anche raccogliere le preziose stelle, utili per poter sbloccare nuove aree e nuovi livelli. Il personaggio scelto, all'inizio potrà vagare per il primo dei cinque mondi, il quale celerà una serie di porte e passaggi mediante i quali si potranno raggiungere i vari livelli, sbloccabili appunto tramite l'acquisizione delle stelle.

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Insomma, un gameplay che garantisce alcune, sporadiche novità, ma che sa tanto di già visto e che alla lunga si dimostra monotono e ripetitivo: in primo luogo la generale monotonia dei paesaggi viene poi esaltata dalla ripetizione di compiti e missioni che si assomigliano tra loro. La giocabilità quindi mostra grossi limiti per via della ripetitività delle azioni da compiere: il gameplay, lento e ragionato, non lascia spazio nemmeno alla frenesia o alla velocità che alcuni titoli quali Sonic possono vantare. Alcuni mini-giochi, o la presenza stessa del Funk Fu, sono aspetti che non riescono a risollevare le sorti di un titolo che purtroppo alla lunga offre frustrazione a palate. Alla luce di queste considerazioni, parlare di longevità risulta difficile: il gioco è lungo e ben articolato, ma l'interesse nel portarlo a termine non sarà sempre alle stelle. E' poi presente la modalità online per scaricare nuovi livelli e nuove chicche, utili ad allungarne la durata complessiva.

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ToeJam & Earl III
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ToeJam & Earl III

Stufi di commercializzare scimmie dispettose, stanchi di riproporci qualche nuovo racing game, i programmatori Sega (Visual Concept) ripescano dal cilindro un vecchio titolo per megadrive, e lo riportano in auge più in forma che mai grazie alla potenza del 128 bit Microsoft. Purtroppo però la mancanza di un'azione di gioco frenetica, la ripetitività costante e la lentezza stessa del gameplay, troppo ragionato e alla lunga frustrante, lo rendono un prodotto di qualità non eccelsa. I pregi ci sono: la difficoltà ben calibrata insieme all'ottimo mix di azione e ragionamento, lo rendono un esperienza positiva, ma nemmeno lontanamente paragonabile a quanto riescono a fare i suoi diretti concorrenti, senza poi citare mostri sacri quali Mario Sunshine o Sonic Adventure 2, giusto per non andare troppo lontani. Chiudiamo dicendo che l'impatto grafico è discreto, il sonoro non si sforza di fare gli straordinari e le novità si contano sulle dita di una mano monca. Un occasione sprecata per un gioco che viaggia sulla corsia della sufficienza: davvero poco per i tempi che corrono.

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