Tokyo Highway Challenge
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Nella già vasta ludoteca del Dreamcast, molti sono i titoli che vantano più di un pizzico di originalità, almeno rispetto alle console della concorrenza, invase da generi sicuramente più canonici rispetto alla macchina di casa Sega. E' il caso, tanto per fare un esempio, del più volte apprezzato Get Bass, reso famoso dal suo mitico "mulinello" con force-feedback, oppure di AeroDancing, simulatore di volo acrobatico che si é guadagnato una folta schiera di fan (nonché un data disk e un seguito). In mezzo alla buona varietà offerta dai titoli Dreamcast, si distingue un gioco di guida arcade un po' fuori dagli schemi, caratterizzato da parecchie influenze provenienti da altri racer celebri come Gran Turismo, ma improntato più alle corse scavezzacollo che alle competizioni convenzionali. In Tokyo Highway Challenge, il giocatore veste i panni di un teppistello nipponico "armato" di una vivace fuoriserie e impegnato a imporsi nel sottobosco criminale battendo uno ad uno tutti i rappresentanti delle gang più in voga
HO CAMBIATO LA CENTRALINA
Le sfide sono ambientate tutte nottetempo e solo (e rigorosamente) sulla Shotokou Highway, l'autostrada della capitale nipponica. Le regole, se di regole vogliamo parlare in un'attività fuorilegge, sono semplici: superare l'avversario entro un limitato periodo di tempo, facendogli mangiare la polvere il più a lungo possibile. Questa attività costituisce l'anima della produzione Genki, che si propone come una sorta di mini-RPG (molto alla lontana) costruito attorno alle sfide in auto. Si parte con un budget limitato di denaro e si affrontano gli altri teppisti guadagnando nuovi fondi, upgradando il proprio mezzo e ottenendo il giusto rispetto dalle bande rivali, che non esiteranno a sfidarvi nel caso vi mettiate un po' troppo in mostra
Gli avversari da battere in questa modalità sono in tutto ben 130 (più alcuni segreti) e vanno "incontrati" su entrambi i sensi di marcia dell'autostrada. Come già detto, lo svolgimento del gioco é rigorosamente limitato alla nota Highway giapponese a notte fonda e con un traffico abbastanza rarefatto, seppur presente in quantità discreta. Nelle vostre scorribande potrete incorrere in taxi, camion o semplici auto private che seguiranno, per la maggior parte del tempo, un tragitto predefinito senza comportarsi in maniera troppo realistica (ovvero: niente ingorghi o incidenti, se non in rarissimi casi) Parlando di un gioco di guida arcade, é ovvia l'assenza di un qualsivoglia danneggiamento alle vetture, così com'é ovvia la mancata implementazione di un modello di guida realistico. Si può dire che le auto sfruttino un modello fisico abbastanza strano che, se da una parte rende estremamente semplice il loro controllo, dall'altra desta numerose perplessità su quelle che sono le "risposte" dei mezzi ai contatti con l'ambiente
HO CAMBIATO LA CENTRALINA
Le sfide sono ambientate tutte nottetempo e solo (e rigorosamente) sulla Shotokou Highway, l'autostrada della capitale nipponica. Le regole, se di regole vogliamo parlare in un'attività fuorilegge, sono semplici: superare l'avversario entro un limitato periodo di tempo, facendogli mangiare la polvere il più a lungo possibile. Questa attività costituisce l'anima della produzione Genki, che si propone come una sorta di mini-RPG (molto alla lontana) costruito attorno alle sfide in auto. Si parte con un budget limitato di denaro e si affrontano gli altri teppisti guadagnando nuovi fondi, upgradando il proprio mezzo e ottenendo il giusto rispetto dalle bande rivali, che non esiteranno a sfidarvi nel caso vi mettiate un po' troppo in mostra
Gli avversari da battere in questa modalità sono in tutto ben 130 (più alcuni segreti) e vanno "incontrati" su entrambi i sensi di marcia dell'autostrada. Come già detto, lo svolgimento del gioco é rigorosamente limitato alla nota Highway giapponese a notte fonda e con un traffico abbastanza rarefatto, seppur presente in quantità discreta. Nelle vostre scorribande potrete incorrere in taxi, camion o semplici auto private che seguiranno, per la maggior parte del tempo, un tragitto predefinito senza comportarsi in maniera troppo realistica (ovvero: niente ingorghi o incidenti, se non in rarissimi casi) Parlando di un gioco di guida arcade, é ovvia l'assenza di un qualsivoglia danneggiamento alle vetture, così com'é ovvia la mancata implementazione di un modello di guida realistico. Si può dire che le auto sfruttino un modello fisico abbastanza strano che, se da una parte rende estremamente semplice il loro controllo, dall'altra desta numerose perplessità su quelle che sono le "risposte" dei mezzi ai contatti con l'ambiente