Tokyo Highway Challenge
di
HO MONTATO IL NUOVO FILTRO DELL'ARIA
L'unica grossa controversia che affligge il titolo Genki é da ricercare nella longevità, pesantemente limitata dall'unica pista presente e da un'impostazione di gioco che, per quanto accattivante, non offre una durata strepitosa. Lanciarsi in sfide mozzafiato in mezzo al traffico con la propria auto "super-taroccata" (il mio record é una Subaru WRX tirata a 315Km/h, ma si può fare di meglio...) é sicuramente divertente, addirittura esaltante nelle prime partite, grazie alle musiche orecchiabili e ai replay onnipresenti. I problemi di longevità sorgono però ben presto, appena si inizia a conoscere a menadito l'autostrada e ad acquistare vetture molto performanti (e non ci vuole molto). Da quel momento, e inevitabilmente, l'interesse inizia a scemare lasciando il posto alla noia
Nemmeno la modalità a due giocatori riesce a risollevare il giudizio, dato che risulta essere più un semplice riempitivo che una vera modalità di gioco, a causa della completa assenza del traffico. In conclusione, Tokyo Highway Challenge rappresenta una buona alternativa, per tutti i fanatici della guida arcade, ai vari Sega Rally 2, Buggy Heat, o Crazy Taxi, e non mancherà di appassionare chi apprezza i racer più alternativi o desidera "personalizzare" a dovere la propria auto (nel gioco si può ritoccare praticamente tutto, dai fanali ai cerchioni, passando per fari e minigonne). Tolte queste due categorie, il resto dell'utenza Dreamcast può tranquillamente farne a meno, o comunque provarlo a fondo prima di un eventuale acquisto.
L'unica grossa controversia che affligge il titolo Genki é da ricercare nella longevità, pesantemente limitata dall'unica pista presente e da un'impostazione di gioco che, per quanto accattivante, non offre una durata strepitosa. Lanciarsi in sfide mozzafiato in mezzo al traffico con la propria auto "super-taroccata" (il mio record é una Subaru WRX tirata a 315Km/h, ma si può fare di meglio...) é sicuramente divertente, addirittura esaltante nelle prime partite, grazie alle musiche orecchiabili e ai replay onnipresenti. I problemi di longevità sorgono però ben presto, appena si inizia a conoscere a menadito l'autostrada e ad acquistare vetture molto performanti (e non ci vuole molto). Da quel momento, e inevitabilmente, l'interesse inizia a scemare lasciando il posto alla noia
Nemmeno la modalità a due giocatori riesce a risollevare il giudizio, dato che risulta essere più un semplice riempitivo che una vera modalità di gioco, a causa della completa assenza del traffico. In conclusione, Tokyo Highway Challenge rappresenta una buona alternativa, per tutti i fanatici della guida arcade, ai vari Sega Rally 2, Buggy Heat, o Crazy Taxi, e non mancherà di appassionare chi apprezza i racer più alternativi o desidera "personalizzare" a dovere la propria auto (nel gioco si può ritoccare praticamente tutto, dai fanali ai cerchioni, passando per fari e minigonne). Tolte queste due categorie, il resto dell'utenza Dreamcast può tranquillamente farne a meno, o comunque provarlo a fondo prima di un eventuale acquisto.