Tokyo Xtreme Racer
di
Redazione Gamesurf
ROAD RULES
Una volta scelto l'itinerario da seguire su una cartina molto schematica delle autostrade di Tokyo, il giocatore si ritrova direttamente in pista: a questo punto é necessario trovare un degno avversario da sfidare. Per farlo basterà dare una rapida occhiata al radar posto nella parte bassa dello schermo per individuare una delle frecce azzurre, che identificano i possibili rivali. Una volta raggiunto un rivale (sarà facile notarla a causa della sua auto molto vistosa e del gigantesco bollino lampeggiante che riporta la lettera "R" che svolazza sulla sua vettura...) basterà lampeggiargle gentilmente con i fari per fare presenti le proprie intenzioni belliche: e la gara ha inizio. In alto sullo schermo faranno la loro comparsa due indicatori, apparentemente analoghi a quelli di molti picchiaduro. Per ogni secondo passato a condurre la gara, un pilota farà decrescere la barra di punti del suo avversario, e quando questa sarà vuota il pilota in testa verrà decretato campione. In caso però durante la gara una delle due auto tamponi altre vetture o si schianti su muri e guard-rail, allora il pilota corrispondente subirà delle penalità più o meno gravi. Praticamente queste sono le uniche regole che animano le gare in Tokyo Xtreme Racer, unitamente ad alcune eccezioni: per esempio, se in caso di bivio i due sfidanti dovessero imboccare strade differenti la gara verrebbe considerata conclusa in parità (questo particolare cavillo può tornare molto utile come via di fuga in caso le sorti dello scontro versino a nostro sfavore). In caso di vittoria della sfida verrà calcolato un premio in denaro basato sulla bravura del pilota affrontato, della quantità di danni subiti e dei punti rimanenti. Dopo aver terminato una sfida sarà possibile decidere di continuare a correre per cercare un altro sfidante oppure far ritorno al proprio garage
CONOSCI IL TUO AVVERSARIO
Non tutti i possibili avversari che si incontrano sulle strade di Tokyo sono dei corridori solitari: al contrario, molti di loro sono raggruppati in vere e proprie bande (con tanto di simbolo identificativo applicato sull'auto) e di solito amano circolare per zone dell'autostrada ritenute "conquistate". I programmatori di Genki hanno incluso in Tokyo Xtreme Racer ben quattrocento differenti piloti, ciascuno dotato della propria auto, della propria biografia (consultabile nell'apposito database) e della propria singolare personalità al volante. Questo accorgimento dona al gioco un senso di "familiarità" con gli avversari piuttosto marcato e spesso subire più volte delle sonore batoste dai membri di una determinata gang porta a un desiderio di rivalsa non indifferente, che spingerà il giocatore (dopo aver adeguatamente potenziato la propria vettura, magari) a cercare uno ad uno i componenti della banda per sottometterli alle proprie qualità di pilota. L'intelligenza artificiale dei piloti in Tokyo Xtreme Racer é gustosamente intrigante: il comportamento in pista risulta infatti molto realistico, con evidenti differenze di comportamento tra un pilota e l'altro. Se correre con alcuni apparirà piacevole e leale, sarà anche possibile incappare in veri e propri teppisti che non lesineranno le sportellate per guardagnare la vittoria. La stessa abilità di guida di alcune vetture controllate dalla CPU sarà tale da impegnare anche il giocatore più abile... e tutto questo va ovviamente a favore della giocabilità di Tokyo Xtreme Racer. Non eccessivamente realistico é invece il comportamento delle automobili "neutre" che circolano sulle autostrade, le cui reazioni appaiono decisamente rigide e poco credibili (continuare a guidare tranquillamente dopo che si é stati tamponati da un folle pirata della strada non é proprio verosimile...)
Una volta scelto l'itinerario da seguire su una cartina molto schematica delle autostrade di Tokyo, il giocatore si ritrova direttamente in pista: a questo punto é necessario trovare un degno avversario da sfidare. Per farlo basterà dare una rapida occhiata al radar posto nella parte bassa dello schermo per individuare una delle frecce azzurre, che identificano i possibili rivali. Una volta raggiunto un rivale (sarà facile notarla a causa della sua auto molto vistosa e del gigantesco bollino lampeggiante che riporta la lettera "R" che svolazza sulla sua vettura...) basterà lampeggiargle gentilmente con i fari per fare presenti le proprie intenzioni belliche: e la gara ha inizio. In alto sullo schermo faranno la loro comparsa due indicatori, apparentemente analoghi a quelli di molti picchiaduro. Per ogni secondo passato a condurre la gara, un pilota farà decrescere la barra di punti del suo avversario, e quando questa sarà vuota il pilota in testa verrà decretato campione. In caso però durante la gara una delle due auto tamponi altre vetture o si schianti su muri e guard-rail, allora il pilota corrispondente subirà delle penalità più o meno gravi. Praticamente queste sono le uniche regole che animano le gare in Tokyo Xtreme Racer, unitamente ad alcune eccezioni: per esempio, se in caso di bivio i due sfidanti dovessero imboccare strade differenti la gara verrebbe considerata conclusa in parità (questo particolare cavillo può tornare molto utile come via di fuga in caso le sorti dello scontro versino a nostro sfavore). In caso di vittoria della sfida verrà calcolato un premio in denaro basato sulla bravura del pilota affrontato, della quantità di danni subiti e dei punti rimanenti. Dopo aver terminato una sfida sarà possibile decidere di continuare a correre per cercare un altro sfidante oppure far ritorno al proprio garage
CONOSCI IL TUO AVVERSARIO
Non tutti i possibili avversari che si incontrano sulle strade di Tokyo sono dei corridori solitari: al contrario, molti di loro sono raggruppati in vere e proprie bande (con tanto di simbolo identificativo applicato sull'auto) e di solito amano circolare per zone dell'autostrada ritenute "conquistate". I programmatori di Genki hanno incluso in Tokyo Xtreme Racer ben quattrocento differenti piloti, ciascuno dotato della propria auto, della propria biografia (consultabile nell'apposito database) e della propria singolare personalità al volante. Questo accorgimento dona al gioco un senso di "familiarità" con gli avversari piuttosto marcato e spesso subire più volte delle sonore batoste dai membri di una determinata gang porta a un desiderio di rivalsa non indifferente, che spingerà il giocatore (dopo aver adeguatamente potenziato la propria vettura, magari) a cercare uno ad uno i componenti della banda per sottometterli alle proprie qualità di pilota. L'intelligenza artificiale dei piloti in Tokyo Xtreme Racer é gustosamente intrigante: il comportamento in pista risulta infatti molto realistico, con evidenti differenze di comportamento tra un pilota e l'altro. Se correre con alcuni apparirà piacevole e leale, sarà anche possibile incappare in veri e propri teppisti che non lesineranno le sportellate per guardagnare la vittoria. La stessa abilità di guida di alcune vetture controllate dalla CPU sarà tale da impegnare anche il giocatore più abile... e tutto questo va ovviamente a favore della giocabilità di Tokyo Xtreme Racer. Non eccessivamente realistico é invece il comportamento delle automobili "neutre" che circolano sulle autostrade, le cui reazioni appaiono decisamente rigide e poco credibili (continuare a guidare tranquillamente dopo che si é stati tamponati da un folle pirata della strada non é proprio verosimile...)
Tokyo Xtreme Racer
6
Voto
Redazione
Tokyo Xtreme Racer
Tokyo Xtreme Racer è un gioco davvero particolare. Pur basandosi su un concept così singolare il gioco non riesce a nascondere una natura decisamente monotona. Paragonarlo come gioco in sé a Gran Turismo 3 A-Spec è comunque abbastanza infruttuoso a causa delle enormi differenze strutturali dei due videogame: Tokyo Xtreme Racer va dunque considerato per quello che è, cioè una variante sul tema dei racing game. Gli amanti delle rombanti quattro ruote che sono in cerca di qualche esperienza alternativa possono dunque prendere in debita considerazione questo videogioco, tenendo bene a mente i problemi tecnici e le limitazioni di cui soffre, mentre tutti gli altri dovrebbero comunque passare prima per casa Polyphony e solo in seguito ipotizzare di avvicinarsi a Tokyo Xtreme Racer.