Tom Clancy's Ghost Recon Shadow Wars
di
Paolo Mulas
Per accompagnare il lancio del 3DS “Tom Clancy” si é fatto addirittura in due, e così accanto al discutibile Spinter Cell 3D ecco arrivare anche Ghost Recon Shadow Wars. Il titolo di debutto sul nuovo portatile Nintendo é certamente da considerarsi “alternativo” rispetto alla serie principale, soprattutto per via del radicale cambio di genere, da sparatutto tattico a strategico a turni. A parte il nome quindi, uno dei pochi elementi in comune con la serie di Ghost Recon, é il classico scenario fantapolitico, dove per l'ennesima volta gli ultranazionalisti russi, stanchi del ruolo minore della loro patria dopo il crollo del comunismo, vogliono riconquistare (con metodi terroristici) una nuova egemonia negli ex paesi dell'Unione Sovietica. Il compito di fermare questi minacciosi progetti é assegnato ai “ghost”, soldati specializzati in missioni ad altissimo rischio.
L'incipit non é certo dei più originali, ed anche la caratterizzazione dei protagonisti risulta un po' stereotipata, ma nel complesso le vicende narrative riescono nell'intento di legare con un filo logico le varie missioni. La campagna ci vedrà da subito coinvolti in un'operazione ad alto tasso di rischio, ma a dispetto di quello che ci si potrebbe aspettare, il primo approccio é piuttosto morbido e la curva di difficoltà é ottimamente bilanciata. Missione dopo missione impareremo progressivamente a gestire sempre più comandi, ed infine ci ritroveremo, quasi senza rendercene conto, ad aver assimilato il funzionamento di tutte le variabili che regolano il gameplay di Shadow Wars.
Tanto per rimanere in ambito di portatili Nintendo, la struttura di gioco ricorda sotto certi aspetti quella di due illustri esponenti del “genere” come Fire Emblem o Advance Wars; in questo caso le nostre unità (ossia i sei membri della Ghost Recon) saranno tutte ben diversificate sotto il profilo delle abilità e degli equipaggiamenti. Il cecchino per i suoi colpi dalla lunga distanza potrà agire con efficacia anche delle retrovie, mentre il commando e l'artigliere (seppur quest'ultimo sia un po' lento per via della pesantezza dell'arma) saranno ottimi in prima linea. Il medico dovrà essere protetto a tutti i costi, la possibilità di curare i propri compagni é difatti importantissima e la sua unica alternativa al kit di pronto soccorso é una modesta pistola. Il geniere é l'unico in grado di controllare droni e torrette, mentre il ricognitore grazie alla sua furtività potrà essere mandato senza troppi patemi in avanscoperta. Inoltre in alcune missioni avremo modo di comandare anche altri speciali personaggi o delle più anonime unità di supporto.
Per riuscire a soddisfare tutti gli obbiettivi della missione, apprezzabili anche sotto il profilo della varietà, dovremo sfruttare al meglio ciascuno dei membri della squadra, riflettendo con grande meticolosità prima di compiere anche la più semplice delle azioni. Per fare un esempio prima di muoverci ed attaccare dovremo quando possibile cercare di farlo da una posizione riparata, in maniera tale da minimizzare l'eventuale fuoco di risposta del nemico o degli altri suoi compagni presente nelle vicinanze. Questa caratteristica in molti altri strategici era limitata alla sola risposta da parte dell'unità aggredita, in questo caso invece bisognerà cercare di colpire senza comparire nello spazio visivo di fuoco anche di altri avversari.
In ogni turno si potranno muovere tutti i membri della propria squadra, ed un eventuale successiva azione (in primis sferrare un attacco, ma altresì piazzare una carica, raccogliere un oggetto, curare un compagno e varie altre) potrà essere effettuata solo dopo il movimento oppure rinunciando ad esso. In sintesi ci si potrà muovere e poi sparare, ma non il contrario. Questo ovviamente ci porterà ad adottare un comportamento maggiormente prudente, cercando di sfruttare adeguatamente le varie coperture ambientali, in maniera tale da non risultare poi troppo scoperti nel successivo turno nemico. A seconda dei nostri comportamenti sul campo di battaglia potremo essere ricompensati all'interno dello stesso con attacchi speciali, mentre alla fine della missione avremo l'opportunità (come nel più classico dei giochi di ruolo), di potenziare alcune abilità del nostro team. Seppur possa apparire come un ossimoro, semplicità e profondità sono le due colonne portanti di Shadow Wars; da una parte come abbiamo già scritto il giocatore é guidato senza patemi attraverso l'evoluzione del gameplay, mentre dall'altra il titolo richiede all'utente di mettere in mostra la propria pazienza, intelligenza e precisione.
Il comportamento dei soldati nemici, seppur possa dar adito a qualche critica, é tutto sommato discreto, ed in via generale la difficoltà del gioco é più legata alla tipologie delle missioni e soprattutto al fatto di dover mantenere in vita tutti i Ghost, pena il game over. La campagna piuttosto lunga (37 missioni) vi accompagnerà per molto tempo, e accanto ad essa vi sono altre interessanti modalità come la “schermaglia” che offre altre interessanti missioni. Lo sfruttamento delle peculiari caratteristiche della console é abbastanza risibile, ed anche il multiplayer non supporta il wireless né tantomeno il wi fi, ma si può giocare in due semplicemente passandosi la console ad ogni turno. Graficamente l'effetto 3D é apprezzabile, anche se non fondamentale ai fini del gameplay, mentre per il resto lo stile con cui é stato realizzato il gioco é un po' minimalista e di facile lettura, niente che il Ds non potesse fare crediamo.
Sonoro discreto, classiche musiche militareggianti e buoni effetti, tutti i dialoghi ben tradotti in italiano. Nonostante sia il gioco arrivato maggiormente in sordina del lotto Ubisoft che ha accompagnato il lancio del 3DS, Ghost Recon Shadow Wars é probabilmente il titolo più interessante della software house francese. Uno strategico ben curato e profondo che ben si adatta alla natura portatile della console.
L'incipit non é certo dei più originali, ed anche la caratterizzazione dei protagonisti risulta un po' stereotipata, ma nel complesso le vicende narrative riescono nell'intento di legare con un filo logico le varie missioni. La campagna ci vedrà da subito coinvolti in un'operazione ad alto tasso di rischio, ma a dispetto di quello che ci si potrebbe aspettare, il primo approccio é piuttosto morbido e la curva di difficoltà é ottimamente bilanciata. Missione dopo missione impareremo progressivamente a gestire sempre più comandi, ed infine ci ritroveremo, quasi senza rendercene conto, ad aver assimilato il funzionamento di tutte le variabili che regolano il gameplay di Shadow Wars.
Tanto per rimanere in ambito di portatili Nintendo, la struttura di gioco ricorda sotto certi aspetti quella di due illustri esponenti del “genere” come Fire Emblem o Advance Wars; in questo caso le nostre unità (ossia i sei membri della Ghost Recon) saranno tutte ben diversificate sotto il profilo delle abilità e degli equipaggiamenti. Il cecchino per i suoi colpi dalla lunga distanza potrà agire con efficacia anche delle retrovie, mentre il commando e l'artigliere (seppur quest'ultimo sia un po' lento per via della pesantezza dell'arma) saranno ottimi in prima linea. Il medico dovrà essere protetto a tutti i costi, la possibilità di curare i propri compagni é difatti importantissima e la sua unica alternativa al kit di pronto soccorso é una modesta pistola. Il geniere é l'unico in grado di controllare droni e torrette, mentre il ricognitore grazie alla sua furtività potrà essere mandato senza troppi patemi in avanscoperta. Inoltre in alcune missioni avremo modo di comandare anche altri speciali personaggi o delle più anonime unità di supporto.
Per riuscire a soddisfare tutti gli obbiettivi della missione, apprezzabili anche sotto il profilo della varietà, dovremo sfruttare al meglio ciascuno dei membri della squadra, riflettendo con grande meticolosità prima di compiere anche la più semplice delle azioni. Per fare un esempio prima di muoverci ed attaccare dovremo quando possibile cercare di farlo da una posizione riparata, in maniera tale da minimizzare l'eventuale fuoco di risposta del nemico o degli altri suoi compagni presente nelle vicinanze. Questa caratteristica in molti altri strategici era limitata alla sola risposta da parte dell'unità aggredita, in questo caso invece bisognerà cercare di colpire senza comparire nello spazio visivo di fuoco anche di altri avversari.
In ogni turno si potranno muovere tutti i membri della propria squadra, ed un eventuale successiva azione (in primis sferrare un attacco, ma altresì piazzare una carica, raccogliere un oggetto, curare un compagno e varie altre) potrà essere effettuata solo dopo il movimento oppure rinunciando ad esso. In sintesi ci si potrà muovere e poi sparare, ma non il contrario. Questo ovviamente ci porterà ad adottare un comportamento maggiormente prudente, cercando di sfruttare adeguatamente le varie coperture ambientali, in maniera tale da non risultare poi troppo scoperti nel successivo turno nemico. A seconda dei nostri comportamenti sul campo di battaglia potremo essere ricompensati all'interno dello stesso con attacchi speciali, mentre alla fine della missione avremo l'opportunità (come nel più classico dei giochi di ruolo), di potenziare alcune abilità del nostro team. Seppur possa apparire come un ossimoro, semplicità e profondità sono le due colonne portanti di Shadow Wars; da una parte come abbiamo già scritto il giocatore é guidato senza patemi attraverso l'evoluzione del gameplay, mentre dall'altra il titolo richiede all'utente di mettere in mostra la propria pazienza, intelligenza e precisione.
Il comportamento dei soldati nemici, seppur possa dar adito a qualche critica, é tutto sommato discreto, ed in via generale la difficoltà del gioco é più legata alla tipologie delle missioni e soprattutto al fatto di dover mantenere in vita tutti i Ghost, pena il game over. La campagna piuttosto lunga (37 missioni) vi accompagnerà per molto tempo, e accanto ad essa vi sono altre interessanti modalità come la “schermaglia” che offre altre interessanti missioni. Lo sfruttamento delle peculiari caratteristiche della console é abbastanza risibile, ed anche il multiplayer non supporta il wireless né tantomeno il wi fi, ma si può giocare in due semplicemente passandosi la console ad ogni turno. Graficamente l'effetto 3D é apprezzabile, anche se non fondamentale ai fini del gameplay, mentre per il resto lo stile con cui é stato realizzato il gioco é un po' minimalista e di facile lettura, niente che il Ds non potesse fare crediamo.
Sonoro discreto, classiche musiche militareggianti e buoni effetti, tutti i dialoghi ben tradotti in italiano. Nonostante sia il gioco arrivato maggiormente in sordina del lotto Ubisoft che ha accompagnato il lancio del 3DS, Ghost Recon Shadow Wars é probabilmente il titolo più interessante della software house francese. Uno strategico ben curato e profondo che ben si adatta alla natura portatile della console.
Tom Clancy's Ghost Recon Shadow Wars
7.5
Voto
Redazione
Tom Clancy's Ghost Recon Shadow Wars
Seppur non sia stato accompagnato dal grande clamore che invece ha caratterizzato il lancio di altri titoli della lineup del 3DS, Ghost Recon Shadow Wars si é dimostrato infine più valido di molti suoi più illustri concorrenti. La famosa serie di sparatutto tattici di Ubisoft cambia radicalmente genere, e si presenta ai giocatori come uno strategico a turni decisamente curato, e caratterizzato da un'ottima curva di apprendimento in grado di condurre il giocatore senza troppi patemi nell'evoluzione del gameplay. Peccato solamente per il mancato sfruttamento di tante delle caratteristiche peculiari del 3DS.