Tomb Raider: Angel Of Darkness

Tomb Raider Angel Of Darkness
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Tomb Raider: Angel Of Darkness
Il metodo più rapido e "sicuro" per passare da un palazzo all'altro è quello di usare i cavi dell'alta tensione in un giorno di pioggia.

La serie di Tomb Raider è da sempre appartenuta ad un genere molto particolare e se vogliamo ne ha inventato uno nuovo miscelando sapientemente generi completamente differenti. Prendendo in esame il primo capitolo in assoluto, da molti ritenuto il miglior esponente della serie, possiamo trovare una buona componente di avventura e di esplorazione, il tutto infarcito con abbondanti dosi di azione e combattimento. Con il nuovo capitolo, i ragazzi della Core hanno cercato di dare una nuova impronta al titolo, aggiungendo elementi che potessero in qualche modo dare freschezza ad un gioco che ormai puzzava di vecchio. E giocando ci si rende subito conto che qualcosa è effettivamente cambiato. Per la prima volta, in perfetto stile da avventura grafica, Lara potrà parlare interagendo con i personaggi che incontrerà, e la selezione di una frase piuttosto che un'altra avrà delle conseguenze ben marcate che ci costringeranno a scegliere le opzioni con accortezza. Per fare un esempio esplicativo c'è un passaggio, nella fase iniziale del gioco, nel quale il colloquio con una certa persona ci permetterà di ottenere un certo oggetto in maniera più o meno semplice in base a ciò che diremo. Si tratta sicuramente di un elemento che aggiunge di certo spessore ma che altresì non altera in alcun modo lo svolgimento lineare del gioco.
Un tempo Lara Croft scendeva sempre più giù nei cunicoli delle tombe dimenticate dall'uomo. Ora sale, sale e sale sempre più in alto.
Un tempo Lara Croft scendeva sempre più giù nei cunicoli delle tombe dimenticate dall'uomo. Ora sale, sale e sale sempre più in alto.
Siamo all'interno di un palazzo parigino con l'intento di far perdere le nostre tracce ai poliziotti francesi.
Siamo all'interno di un palazzo parigino con l'intento di far perdere le nostre tracce ai poliziotti francesi.
Le fasi di nuoto sono presenti e abbondanti come in ogni capitolo della serie.
Le fasi di nuoto sono presenti e abbondanti come in ogni capitolo della serie.
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Un altro elemento innovativo per la serie sta nel miglioramento delle caratteristiche fisiche della nostra eroina, con una evidente strizzatina d'occhio al genere dei giochi di ruolo. Di quando in quando avremo a che fare con dei punti chiave che richiedono, per poter essere superati, un certo valore in una determinata abilità. Anche in questo caso un esempio vale più di mille discorsi. Ad un certo punto dovremo appenderci con le mani ad un cornicione e percorrerlo tutto per arrivare sani e salvi alla piattaforma successiva. Ma un'azione del genere che nei precedenti capitoli era facilmente eseguibile fin da subito, in questo caso non può essere effettuata immediatamente: a Lara mancano infatti le forze necessarie per restare appesa al cornicione tanto a lungo. Come fare per guadagnare le forze necessarie? Semplice. Basta sfondare una porta bloccata, posta poco prima del cornicione, per guadagnare immediatamente il miglioramento necessario per superare l'ostacolo precedentemente insormontabile. Lara Croft ha sempre avuto come bagaglio una nutrita serie di mosse a sua disposizione. Ma anche da questo punto di vista sono state effettuate aggiunte: in particolare, ora Lara può appiattirsi contro le pareti e sbirciare dietro gli angoli per osservare attentamente la situazione e, eventualmente, può avvicinarsi di soppiatto alle spalle del nemico e metterlo fuori combattimento senza sprecare preziose munizioni.

Di carne al fuoco ne è stata aggiunta parecchia ma, alla fine, ciò che conta realmente è se il nuovo Tomb Raider si faccia giocare con soddisfazione o meno. E uno dei primi test che un gioco deve superare è quello del sistema di controllo. Anche in questo caso sono stati fatti dei cambiamenti evidenti il più importante dei quali è la possibilità di controllare il personaggio principale con la classica combinazione mouse più tastiera (anche se resta sempre possibile controllare il tutto con la sola tastiera o meglio ancora con un joypad come per i vecchi episodi). Ma ci si rende subito conto che il controllo con il mouse risulta essere alquanto impreciso e vi è inoltre un certo ritardo di risposta dei comandi impartiti. In questo modo anche effettuare un'azione semplice come l'avvicinarsi ad una cassa per salirci sopra diventa un'operazione il più delle volte snervante. Tornare al classico sistema di controllo migliora di sicuro l'esperienza di gioco, anche se resta la sensazione di legnosità che da sempre ha caratterizzato i vari giochi della serie.
L'esplorazione avviene con la classica visuale in terza persona con la telecamera posta alle spalle della protagonista. I problemi di inquadratura che abbiamo imparato a conoscere da quando la grafica tridimensionale ha cominciato a soppiantare quella a due dimensioni sono qui presenti: purtroppo non è ancora possibile in alcun modo spostare la visuale, e in alcuni frangenti la telecamera automatica non fa propriamente un buon lavoro.
Le fasi di nuoto sono presenti e abbondanti come in ogni capitolo della serie.
Le fasi di nuoto sono presenti e abbondanti come in ogni capitolo della serie.
Le fasi di nuoto sono presenti e abbondanti come in ogni capitolo della serie.
Le fasi di nuoto sono presenti e abbondanti come in ogni capitolo della serie.
Le fasi di nuoto sono presenti e abbondanti come in ogni capitolo della serie.
Le fasi di nuoto sono presenti e abbondanti come in ogni capitolo della serie.
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Tomb Raider: The Angel of Darkness
6

Voto

Redazione

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Tomb Raider: The Angel of Darkness

Riallacciandoci alle ultime frasi scritte in sede di recensione, possiamo senz'altro dire che giocare con Tomb Raider TAoD da una sensazione di incompletezza. Gli elementi nuovi che avrebbero potuto ravvivare la serie sono presenti ma è sulla loro realizzazione che si rimane perlomeno perplessi. I dialoghi interattivi permettono in effetti di cambiare leggermente alcune fasi di gioco senza però mai permettere scelte che possano davvero pesare sull'andamento dell'avventura. I miglioramenti delle caratteristiche di Lara sembrano essere un elemento aggiunto all'ultimo momento: non si spiegherebbe altrimenti il senso delle dislocazione dei punti di upgrade, posti quasi sempre a due passi dal luogo nel quale è necessario utilizzare la nuova abilità. Il "nuovo" sistema di controllo con mouse e tastiera viene prestissimo accantonato a favore del vecchio, legnoso ma funzionale controllo digitale. Pesa poi sulla valutazione finale una realizzazione grafica che perlomeno può essere definita altalenante. Potrebbe sembrare una bocciatura completa ma non sarebbe serio visto che il gioco offre, in ogni caso, buoni momenti di divertimento, soprattutto per gli affezionati della serie. Resta l'amaro in bocca pensando a ciò che sarebbe potuto essere ed invece non è stato. Provaci ancora Core.