Tomb Raider: Angel Of Darkness

Tomb Raider Angel Of Darkness
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Tomb Raider: Angel Of Darkness
Lara Croft. Una donna perennemente sotto tiro.

Muovere i primi passi all'interno di Parigi lascia presto l'amaro in bocca, soprattutto a chi si aspettava una realizzazione grafica che potesse dar sfoggio di una città viva e brulicante di persone. Che senso ha porre uno sfondo del genere come ambientazione (ricordiamo che il biglietto da visita ti Tomb Raider sono state da sempre le tombe da esplorare) se poi le locazioni che ci troviamo di fronte rappresentano a tutti gli effetti una tomba mascherata da città? Camminare per i vicoli cittadini senza incontrare anima viva, se non i pochi personaggi con i quali dovremo interagire, da una sensazione di sconforto, soprattutto pensando alle meraviglie che un motore grafico moderno può offrire (chi ha detto GTAIII?). Non bastasse, l'ambientazione cittadina è veramente ridotta e per di più è necessario sorbirsi diversi caricamenti nel passare da un miniquartiere all'altro. Per fortuna andando avanti nel gioco le locazioni diventeranno più consone alla tipologia che la serie ci ha da sempre offerto. In generale la realizzazione grafica è un continuo di alti e bassi.
Le fasi di nuoto sono presenti e abbondanti come in ogni capitolo della serie.
Le fasi di nuoto sono presenti e abbondanti come in ogni capitolo della serie.
Camminare a carponi è una mossa classica di Tomb Raider che spesso useremo per imboccare tunnel ad altezza di ratto.
Camminare a carponi è una mossa classica di Tomb Raider che spesso useremo per imboccare tunnel ad altezza di ratto.
Le fasi di nuoto sono presenti e abbondanti come in ogni capitolo della serie.
Le fasi di nuoto sono presenti e abbondanti come in ogni capitolo della serie.
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Da una parte abbiamo una ottima realizzazione del personaggio principale, e dall'altra c'è la realizzazione ampiamente insufficiente dei personaggi secondari: i collegamenti tra i poligoni che li compongono sono spesso evidenti per tacere di alcuni bug grafici che fortunatamente sono stati risolti con l'uscita della prima patch ufficiale. Anche per le texture può essere fatto lo stesso identico discorso: ad alcune veramente ottime se ne affiancano altre che sembrano essere uscite dal primo capitolo della serie.
Andando a concludere, la sensazione che permane durante le sessioni di gioco col nuovo Tomb Raider è di incompletezza. Probabilmente i continui ritardi non sono stati sufficienti per poter implementare tutto ciò che i programmatori avevano in mente.
Le fasi di nuoto sono presenti e abbondanti come in ogni capitolo della serie.
Le fasi di nuoto sono presenti e abbondanti come in ogni capitolo della serie.
Un tempo Lara Croft scendeva sempre più giù nei cunicoli delle tombe dimenticate dall'uomo. Ora sale, sale e sale sempre più in alto.
Un tempo Lara Croft scendeva sempre più giù nei cunicoli delle tombe dimenticate dall'uomo. Ora sale, sale e sale sempre più in alto.
Le fasi di nuoto sono presenti e abbondanti come in ogni capitolo della serie.
Le fasi di nuoto sono presenti e abbondanti come in ogni capitolo della serie.
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Tomb Raider: The Angel of Darkness
6

Voto

Redazione

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Tomb Raider: The Angel of Darkness

Riallacciandoci alle ultime frasi scritte in sede di recensione, possiamo senz'altro dire che giocare con Tomb Raider TAoD da una sensazione di incompletezza. Gli elementi nuovi che avrebbero potuto ravvivare la serie sono presenti ma è sulla loro realizzazione che si rimane perlomeno perplessi. I dialoghi interattivi permettono in effetti di cambiare leggermente alcune fasi di gioco senza però mai permettere scelte che possano davvero pesare sull'andamento dell'avventura. I miglioramenti delle caratteristiche di Lara sembrano essere un elemento aggiunto all'ultimo momento: non si spiegherebbe altrimenti il senso delle dislocazione dei punti di upgrade, posti quasi sempre a due passi dal luogo nel quale è necessario utilizzare la nuova abilità. Il "nuovo" sistema di controllo con mouse e tastiera viene prestissimo accantonato a favore del vecchio, legnoso ma funzionale controllo digitale. Pesa poi sulla valutazione finale una realizzazione grafica che perlomeno può essere definita altalenante. Potrebbe sembrare una bocciatura completa ma non sarebbe serio visto che il gioco offre, in ogni caso, buoni momenti di divertimento, soprattutto per gli affezionati della serie. Resta l'amaro in bocca pensando a ciò che sarebbe potuto essere ed invece non è stato. Provaci ancora Core.