Tomb Raider The Last Revelation

Tomb Raider The Last Revelation
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Si é detto che é stato ridotto il numero di combattimenti. Questo ha un doppio risvolto: da una parte significa aumentare l'atmosfera (é sicuramente più appassionante incontrare saltuariamente un avversario impegnativo, magari pure giustificato dalla trama, che sparare continuamente a orde di nemici più stupidi del mio gatto), da un'altra implica una maggiore concentrazione sugli aspetti più prettamente adventure del gioco. Questa volta gli enigmi non si riducono a un semplice "premi il pulsante, trova la chiave, apri la porta". Certo, c'é anche questo e, soprattutto, non aspettatevi situazioni spaccacervello degne delle adventure testuali degli anni 80, però ci sarà sicuramente da ragionare più che in passato. In questo senso sono molto utilizzati alcuni nuovi oggetti come il binocolo (che permette differenti livelli di zoom e l'utilizzo degli infrarossi per vedere al buio) e il mirino laser
Tomb Raider The Last Revelation
Nel primo livello il vecchiacchi vi tedierà con le sue spiegazioni sui controlli del gioco.

A proposito di oggettistica varia, un altro importantissimo cambiamento é quello dell'inventario. Abbandonato il mitico anello rotante, ora gli oggetti sono disposti ordinatamente in fila e, tramite un apposito menu, possono essere combinati fra di loro. Questo implica sia la possibilità di upgradare alcune armi (per esempio si può agganciare la torcia elettrica al fucile o il mirino laser alla pistola), sia quella di combinare fra di loro gli oggetti più disparati (anche e soprattutto nell'ambito della risoluzione di alcuni enigmi). Se a questo aggiungiamo una costruzione dei livelli molto curata, con ambienti non esageratamente vasti e dispersivi (si é preferito aumentarne la quantità a scapito delle dimensioni) in cui, bene o male, si corre difficilmente il rischio di perdersi alla ricerca di uno scopo, otteniamo una struttura di gioco forse non molto innovativa, ma sicuramente parecchio curata e divertente
Il sistema di controllo é rimasto fondamentalmente invariato, a parte la solita nuova mossa che non può mancare in un sequel che si rispetti. In questo caso a Lara é stata data la possibilità di girare intorno agli angoli quando si sposta appesa al bordo di una struttura e di appendersi alle corde per penzolare in allegria. Per il resto non ci sono stati cambiamenti, e in fondo va benissimo così. Graficamente ci sono stati dei notevoli miglioramenti rispetto al passato con delle texture molto belle e, in generale, delle ambientazioni curate e ricche di atmosfera. Il gioco si svolge interamente in Egitto, nell'ambito di una quarantina di livelli, e questo assicura una certa continuità stilistica. L'utilizzo, come già detto, di texture molto azzeccate, unito alla decisione di implementare l'alta risoluzione ha fornito al gioco un aspetto grafico di tutto rispetto che, unito alle splendide e sicuramente ben usate (sono poche, ma sono inserite solo in precisi momenti in cui effettivamente servono) musiche e alle belle sequenze di intermezzo, aiuta sicuramente a creare la giusta atmosfera. Purtroppo il motore grafico del gioco é afflitto da una certa scattosità che si fa sentire in maniera più o meno pressante a seconda delle situazioni
Tomb Raider: The Last Revelation
8.5

Voto

Redazione

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Tomb Raider: The Last Revelation

Che dire? Mai mi sarei aspettato di farlo, ma non posso che parlare bene di questo quarto capitolo delle avventure di Lara Croft. Graficamente è ottimo (seppur con qualche magagna nel motore grafico), con splendide musiche e un buon sistema di controllo. La struttura di gioco presenta un sacco di variazioni sul tema "premi il pulsante/tira la leva e apri la porta", e questo non può che essere un bene. Ci sono stati miglioramenti sotto qualsiasi punto di vista, dalla struttura dei livelli a quella dell'inventario, dalla gestione degli oggetti alla risoluzione degli enigmi. La storia non sarà originalissima, ma è avvincente ed è narrata con grande maestria. La telecamera non è praticamente mai ferma dietro al popò di Lara ma si produce in continui movimenti e carrellate col preciso obiettivo di creare un'atmosfera la più cinematografica possibile. La trama viene portata avanti da un'immensità di intermezzi realizzati col motore del gioco e da qualche sporadico FMV realizzato stupendamente.
L'atmosfera è ai massimi livelli e tiene alto l'interesse del giocatore per lungo tempo contribuendo ulteriormente a limitare i momenti di stanca. Non so più che dire, se vi piace il genere, questo è un gioco da avere. Si, se vi piace il genere, perché forse (sono sempre pronto a essere smentito, e ne sarei ben lieto) è un tipo di gioco che non ha più molto di nuovo da proporre. Ribadisco il forse, ma probabilmente gli action adventure hanno detto tutto quello che c'era da dire e più che limare i difetti e perfezionare i pregi non è che si possa fare. In attesa di una smentita, non posso che ribadire quanto questo Tomb Raider: The Last Revelation sia decisamente ai massimi livelli del genere e, probabilmente, nettamente superiore al pur molto bello primo episodio.

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