Tomb Raider The Last Revelation
di
Redazione Gamesurf
Lo stesso motore grafico, ormai datato come concezione, va a limitare una giocabilità strettamente connessa con gli ambienti sviluppati; il tutto appare troppo schematico così come lo sono le strutture architettoniche, e il giocatore potrà facilmente sentirsi costretto in un "box" dal quale non é consentito uscire. Lo stesso sistema dei salti, fondamentale per proseguire nel gioco, é, in una parola, emblematico ed esemplifica con estrema chiarezza l'interattività pressoché inesistente col contesto ambientale. Focalizzando il problema, tutto il sistema di gioco appare ormai vecchio e datato, l'antitesi di quella evoluzione verso l'interattività che tanto si vuole favorire
Ciò nonostante, il giudizio finale é tutt'altro che una bocciatura: l'atmosfera di gioco é resa in maniera abbastanza appetibile e gli scenari, per quanto elementari, mostrano spunti tanto evocativi da far appassionare anche l'avventuriero più navigato. Si tratta di un'avventura ben fatta, piacevole, lineare, godibile. A questo punto però c'é da chiedersi se c'erano bisogno dei 128 bit del DC per avere una nuova avventura di Tomb Raider perché, alla fine, é pur sempre di un Tomb Raider che si parla. La limitatezza dell'impostazione di gioco va, a mio avviso, un pò(diciamo anche molto) stretta a quelle che sono le potenzialità della console Sega, dalla quale é lecito aspettarsi titoli dello stesso genere ma certamente di tutt'altro spessore e che, siamo certi, seguiranno di qui a breve.
Ciò nonostante, il giudizio finale é tutt'altro che una bocciatura: l'atmosfera di gioco é resa in maniera abbastanza appetibile e gli scenari, per quanto elementari, mostrano spunti tanto evocativi da far appassionare anche l'avventuriero più navigato. Si tratta di un'avventura ben fatta, piacevole, lineare, godibile. A questo punto però c'é da chiedersi se c'erano bisogno dei 128 bit del DC per avere una nuova avventura di Tomb Raider perché, alla fine, é pur sempre di un Tomb Raider che si parla. La limitatezza dell'impostazione di gioco va, a mio avviso, un pò(diciamo anche molto) stretta a quelle che sono le potenzialità della console Sega, dalla quale é lecito aspettarsi titoli dello stesso genere ma certamente di tutt'altro spessore e che, siamo certi, seguiranno di qui a breve.
Tomb Raider: The Last Revelation
Tomb Raider: The Last Revelation
The Last Revelation è, prima ancora di un'avventura, un Tomb Raider, il che, nel bene e nel male, è una garanzia. In più è un Tomb Raider ben realizzato: trama scorrevole e appassionante, enigmi canonici ma tutto sommato piacevoli, grafica inflazionata ma regolare. Allo stesso tempo però l'ultima fatica (?) Eidos mostra tutti i limiti di una struttura di gioco che per anni si è dimostrata vincente, ma che va stretta ai canoni attuali. Certo è che vedere girare un gioco del genere su DC è tutto fuorché gratificante; se amate le avventure il consiglio è comunque di rivolgersi altrove, le alternative non mancano: Soul Reaver e il prossimo The Nomad Soul mostrano una qualità certamente superiore. Se invece siete convinti che solo Lara Croft possa donarvi emozioni forti, procedete pure all'acquisto, nella consapevolezza però che la tecnologia odierna può offrire ben altro.