Tomb Raider: The prophecy

di Malek

Tutti quanti saprete qual'è stata la prima vera eroina dei videogiochi (no, non mi riferisco a Samus Aran, anche se Metroid come gioco mi sembra migliore): Lara Croft. Dal primo indimenticabile Tomb Raider del '96 a oggi sono usciti svariati capitoli fra console, PC e portatili, e la serie ha ottenuto un successo incredibile. Ora però, sembra che alla Eidos abbiano deciso di portare quella ventata di aria fresca che cominciava a mancare ai giochi della saga, e infatti, oltre al cambio di look della nostra Lara, il nuovo e in dirittura di arrivo Angel of Darkness sembra promettere stravolgimenti generali e un gameplay ai massimi livelli.

Nell'attesa, potremmo trastullarci con questo The Prophecy... La storia è la seguente: Lara Croft decide di andare in Svezia a cercare la Pietra Nera, che sembra racchiudere in sè il significato della magia vera. Si imbarcherà quindi in un'avventura che la porterà a visitare luoghi di vario genere, fra montagne innevate, templi amazzonici e tombe egiziane. Un classico, per un Tomb Raider. Purtroppo la giocabilità è minata da alcuni errori evidenti e da scelte mal fatte.. vediamo cosa c'è che non va. Dopo aver inserito la cartuccia, avremo la possibilità di scegliere la lingua fra 5 disponibili, e poi il menu con Inizio gioco e Continua.

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Se scegliessimo Continua, verremmo portati alla schermata di digitazione password, perchè, ahimè, il gioco non salva su cartuccia, quindi preparatevi a segnarvi le pass per ogni livello superato, e sono tante. Quando inizierete il gioco, Lara si ritroverà fra le montagne, quindi si parte subito con l'azione. Con il D-Pad si corre (non è possibile camminare) e con il tasto A si salta. Il tasto R serve ad estrarre l'arma, e una volta estratta si spara con B, il quale fa anche da tasto di azione per prendere o usare oggetti. Il tasto L serve a fare lo scatto, già visto in Tomb Raider: The Last Revelation, e ci permette anche di fare salti più lunghi e di raggiungere zone più distanti.

Lara può arrampicarsi su scale e appendersi a cornicioni, e quando troveremo degli oggetti li potremo raccogliere e successivamente utilizzarli quando ci farà comodo tramite il nostro inventario, che si richiama col tasto Select. Tutto sembrerebbe simile ai vecchi Tomb Raider, ma allora dove sta il problema? Il problema principale sta nel fatto che il gioco non si rivela essere un gioco di azione-avventura come i precedenti giochi di Lara, ma praticamente il tutto si riduce a un tremendo (e anche noioso) platform con pistole, dove staremo sempre a saltare da una piattaforma all'altra.

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