Tombi 2

di Redazione Gamesurf
Trovare spunti di originalità nel panorama PlayStation é, oggi più che mai, impresa assai ardua; gli ultimi mesi di vita della console che ha rivoluzionato il settore dell'home entertainment al pari di quanto fece il Nintendo Nes sono infatti per la maggior parte costellati da titoli mediocri, il più delle volte niente altro che copie mal riuscite di prodotti campioni di vendite. Tombi e il suo seguito, realizzati dal capace team di programmatori chiamato Whoopee Camp, hanno indubbiamente il merito di aver tentato di calcare strade piuttosto originali, per lo meno sul fronte della storia alla base del gioco vero e proprio. A fare da sfondo alle avventure del giovane protagonista del gioco infatti, sta niente popodimeno che una invasione di malefici maiali con la ferma intenzione di conquistare la Terra e utilizzare come schiavi l'intero genere umano. Sebbene, da questo punto di vista, non si possa fare a meno di mettere in dubbio la completa sanità mentale di colui che ha partorito lo storyboard, la produzione Sony ha avuto alle spalle sin dal suo debutto un gameplay solido e dotato, pur mantenendosi fedele ai canoni del genere dei platform, di parecchie trovate quantomeno interessanti. Evidentemente il buon successo di vendite del primo episodio deve aver convinto le alte sfere della società a dare il via libera per la realizzazione del seguito, già disponibile da qualche mese in Giappone ed ora giunto finalmente anche nel paese della pizza e del mandolino

PSICOPATOLOGIA DELLA VITA QUOTIDIANA
Fin dal primo momento in cui, una volta inserito il gioco e accesa la console, si prende il controllo del simpatico cavernicolo coi capelli viola, non si può fare a meno di essere colti da una persistente e tutt'altro che ingiustificata sensazione di deja-vu. Con una mossa piuttosto discutibile infatti, Whoopee Camp ha deciso di portare in toto il gameplay del primo episodio e trasferirlo in 3d, senza altre variazioni meritevoli di essere citate. Benché questa soluzione possa indispettire chi cerca in un seguito pesanti innovazioni, al contrario coloro che hanno giocato e apprezzato Tombi non faranno alcuna fatica a trovare lo stesso feeling in Tombi 2. Tra le particolarità più interessanti presenti sin dalla nascita della serie, e fortunatamente conservate anche in questo secondo capitolo, spicca sicuramente la presenza di bivi e cambi di piano all'interno dei livelli. Pur essendo un mero espediente atto a dare una parvenza di profondità e libertà di movimento a un prodotto in realtà basato su uno schema di gioco in 2d, la presenza di precisi punti in cui é possibile spostarsi sull'asse delle Z dona una marcia in più a Tombi 2, sollevandolo dalla massa di titoli simili. Anche la struttura, basata su numerosissime missioni di varia lunghezza e complessità, si distingue dall'offerta della concorrenza; attraversando le ambientazioni infatti, si potrà incontrare e parlare con diversi personaggi che nella totalità dei casi chiederanno un aiuto al giovane cavernicolo. Sta al giocatore ingegnarsi su come risolvere le varie situazioni che gli si porranno davanti, magari utilizzando uno degli oggetti raccolti oppure percorrendo a ritroso intere sezioni di gioco. Fortunatamente, oltre alle proprie forze, il protagonista può fare affidamento su corde per aggrapparsi a zone apparentemente irraggiungibili, armi di varia natura, e addirittura abiti, veri e propri costumi, con abilità come il volo, la corsa, la capacità di fluttuare e molto altro ancora