TONIC TROUBLE

TONIC TROUBLE
di
Rullo di tamburi... Rayman é tornato. Altro rullo di tamburi... ma non si chiama più Rayman. Secco colpo di gong... si chiama Ed, non ha le gambe, non ha le braccia, é operaio, e viene dallo Spazio
Non diversissimo da Rayman, insomma. Stessa software house, stesso game designer, stesso genere videogiocoso, stessa (o quasi) mimica facciale, stesso umorismo. Stessa qualità? Decisamente no, ma non é ancora tempo di sentenze..
TONIC TROUBLE
In Tonic Trouble anche i più bastardi sorridono

C'ERA UN RAGAZZO, CHE COME ME..
Iniziamo dalla trama. Una perigliosa lattina contenente sostanze altamente nocive viene erroneamente smarrita da una navicella spaziale, giunta in missione scientifica nei pressi della Terra. L'artefice del disastro é Ed, operaio alieno simpatico-ma-scemo, che i fisici non esiterebbero a definire 'uguale e oppostò al buon Rayman. L'uno aspirante, l'altro aspirato; l'uno fallito, l'altro arrivato; l'uno acclamato, l'altro schernito; l'uno eroe, l'altro anti-eroe
Le basi per un platform godibile e piacevole ci sarebbero tutte; e questo é indubbio. Ma - ed é altrettanto indubbio - un personaggio dall'eccellente caratterizzazione non basta: ci vogliono prima di tutto originalità, coinvolgimento, immediatezza e divertimento. Tutte virtù che a Tonic Trouble non mancano in toto, ma che, ahimé, sono accompagnate da una fastidiosa sensazione di 'già vistò e di 'd'accordo, non malaccio, ma...'
... AMAVA I BEATLES E I ROLLING STONES..
Il gioco ha inizio nel segno dell'esercizio fisico-sportivo: Ed su uno slittino, su una montagna, sulla neve; non tuttavia nel segno dell'esaltazione: benché simpatica e relativamente originale, l'attività proposta dallo schermo introduttivo non riesce a convincere e coinvolgere il giocatore come invece vorrebbe. Intendiamoci, non é nulla di tedioso, tutt'altro: solo non é particolarmente divertente. Subito dopo, Tonic Trouble si dichiara. Nel pieno rispetto dei tradizionali canoni del platform 3d, il titolo Ubi Soft offre al giocatore, avido di fiabesche e puerili emozioni, quantità industriali di enigmi, salti, power up e verdure animate da sconfiggere. Non solo: nel minestrone di chef Ancel, sono altresì presenti innumerevoli personaggi di contorno, di cui alcuni dalla parte di Ed, e altri, naturalmente, dalla parte del malvagio Grogh (becero individuo dalle velleità dittatorie, impossessatosi della lattina in seguito all'incidente di cui sopra). Segnaliamo tra i "buoni" l'ottimo Xyz, agente segreto dal volto sempre giornalisticamente (!) celato, il cui fondamentale ruolo é di fornire al nostro anti-eroe istruzioni sull'utilizzo dei tanti e vari power up e delle sue medesime abilità; e l'eccellente scienziato Doc, inventore di oggetti dalla notevole assurdità, ma dall'egual utilità (senza di essi, taluni livelli risulterebbero affatto impossibili). Tra i "cattivi", gli ortaggi tutti del perfido Grogh, animati, arrabbiati, ma per lo più frettolosamente realizzati. Per loro, pollice rigorosamente all'ingiù
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TONIC TROUBLE

Sorprende che sia proprio Ancel, geniale ideatore di Rayman, a sfornare un titolo così insipido. Soprende perché proprio l'originalità e la carica esilarante che resero grandi il suo capolavoro sono le principali manchevolezze di Tonic Trouble. Di grandissimi problemi tutto sommato non ce ne sono; e questo sarebbe buono. Ma la quasi totale assenza di difetti non è controbilanciata da una copiosa presenza di particolari degni di nota, per un risultato quanto mai scontato: un titolo mediocre, né più né meno. Da comprare soltanto se superfanatici di platform e se già in possesso di Mario, di Banjo-Kazooie, di Donkey Kong 64 e di Rayman 2. A voi la palla!