Tony Hawk's Pro Skater 2

di Redazione Gamesurf
Se doveste pensare al vero sleeper hit dello scorso anno, probabilmente il nome da fare sarebbe quello di Tony Hawk's Pro Skater, scommessa neanche troppo sostenuta della Activision e sviluppata con passione dalla Neversoft. L'impensabile divenne realtà e la moda dei videogiochi imperniati sullo skate et similia (riportato in vita da Street Sk8er della Electronic Arts) scoppiò come probabilmente nessuno osava neanche lontamanete immaginare. Occorre naturalmente sottolineare come la strada era stata almeno in parte spianata e ripulita proprio dalle buone vendite dei titoli di snowboarding, che tanto lontani dallo skateboarding non appaiono... E così Tony Hawk diventa una leggenda non solo nel mondo reale, ma anche in quello fatto di poligoni e texture, vincendo premi a destra e a manca, soprattutto negli States (come era lecito attendersi) e in Australia. Ma il successo non tarda ad arrivare neanche nel tanto conservatore Vecchio Continente ed é quindi con sommo gaudio di tutti i fanatici della tavola da strada che la Neversoft torna all'attacco..

DOVEROSE PREMESSE
Il successo clamoroso riscosso da Tony Hawk's Pro Skater é irrimediabilmente legato alla sua originaria incarnazione per PlayStation. Nonostante le ottime edizioni pubblicate poi per Dreamcast e Nintendo 64, il progetto fu inizialmente concepito proprio per il 32 bit Sony ed é stato proprio il grande pubblico dell'ormai anziana console che ne ha decretato il successo più ampio. Questo porta a una conseguenza tanto elementare quanto prevedibile: il seguito sarebbe ovviamente stato pensato e concretizzato partendo proprio dalle capacità tecniche della PlayStation. E così é stato
Come nel caso del primo episodio, quindi, Tony Hawk's Pro Skater non può dirsi esattamente un titolo in grado di abbagliare il giocatore per la sua realizzazione tecnica, perlomeno non l'utenza Dreamcast relativa alla versione che stiamo analizzando. Le radici a 32 bit di Tony Hawk's Pro Skater 2 e un impegno non proprio maniacale degli sviluppatori hanno impedito lo sfruttamento degno di nota del potente hardware Sega. Nonostante questo si può perlomeno prendere nota di personaggi dai modelli poligonali piuttosto curati e sicuramente migliori rispetto a qualsiasi controparte (PC inclusa), nonché una grande sensazione di velocità e una fluidità tutto sommato discreta. I lati negativi della questione si ripercuotono su un aspetto piuttosto squadrato di tutte le locazioni, su delle texture buone ma ben lontane dalla media Dreamcast e su qualche effetto di nebbiolina fin troppo accentuato. Questo é quanto, passiamo al gioco vero e proprio..