Tony Hawk's Pro Skater 2
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Considerato una vera e propria star al di là dell'oceano, il buon vecchio Tony Hawk può considerarsi il più importante atleta mai uscito dal mondo della tavola a quattro ruote, avendo creato più evoluzioni di quante lo skater medio riesca a ricordare. Dopo un cameo nel film "California Skate" con Christian Slater del 1989 e altre comparsate televisive che non interesseranno il pubblico che ci legge, la consacrazione videoludica di Tony Hawk é avvenuta lo scorso anno grazie al primo titolo a lui dedicato: Tony Hawk's Pro Skater per PlayStation. Vincendo i dubbi sollevati dalla stampa ai tempi del loro lavoro di esordio (Apocalypse per la stessa Psx, da cui Tony Hawk's Pro Skater 2 ereditano il motore grafico), i ragazzi della Neversoft riuscirono a imporsi su Psx non per il grande nome utilizzato come "traino" ma, incredibile a dirsi, per le qualità del loro prodotto. Una giocabilità devastante e un sistema di controllo pressoché esente da difetti erano i motivi principali per acquistare il titolo di esordio dell'atleta statunitense nel mondo Psx. Basteranno per il pubblico, tradizionalmente più esigente, del mondo PC?
UNA TAVOLA SENZA PAURA
Il concetto di fondo dei videogame vecchia maniera prima dell'attuale rivoluzione (qualcuno direbbe involuzione) multimediale era il semplice intrattenimento del giocatore, solo più tardi seguito da uno "scopo" inteso come missione da compiere/obbiettivo da portare a termine. Questo semplicissimo concetto governa l'intera struttura di gioco di Tony Hawk's Pro Skater 2: scegliete uno skater, l'ambientazione che più vi aggrada e lanciatevi allo sbaraglio cercando di totalizzare il maggior punteggio possibile e i trick più terrificanti (in tutti i sensi). Ogni elemento dello scenario può diventare una giostra, dalle ringhiere dei marciapiedi ai tetti delle auto di passaggio, il limite é rappresentato soltanto dalla vostra fantasia e dalla conoscenza del sistema di controllo. Se l'idea di scorrazzare liberamente in circuiti di fantasia non vi soddisfa, esiste la modalità "missione" inserita già nel primo episodio al fine di aggiungere profondità e spessore alla struttura di gioco. Tale modalità prende la forma dell'opzione Carriera, che simula la scalata al successo di uno skater dalle rampe di periferia agli studi televisivi, passando attraverso eventi speciali e manifestazioni in cui verrete confrontati alla créme della créme di questo mondo (gli skater riprodotti dalla realtà, oltre al testimionial Tony Hawk, sono circa una dozzina)
UNA TAVOLA SENZA PAURA
Il concetto di fondo dei videogame vecchia maniera prima dell'attuale rivoluzione (qualcuno direbbe involuzione) multimediale era il semplice intrattenimento del giocatore, solo più tardi seguito da uno "scopo" inteso come missione da compiere/obbiettivo da portare a termine. Questo semplicissimo concetto governa l'intera struttura di gioco di Tony Hawk's Pro Skater 2: scegliete uno skater, l'ambientazione che più vi aggrada e lanciatevi allo sbaraglio cercando di totalizzare il maggior punteggio possibile e i trick più terrificanti (in tutti i sensi). Ogni elemento dello scenario può diventare una giostra, dalle ringhiere dei marciapiedi ai tetti delle auto di passaggio, il limite é rappresentato soltanto dalla vostra fantasia e dalla conoscenza del sistema di controllo. Se l'idea di scorrazzare liberamente in circuiti di fantasia non vi soddisfa, esiste la modalità "missione" inserita già nel primo episodio al fine di aggiungere profondità e spessore alla struttura di gioco. Tale modalità prende la forma dell'opzione Carriera, che simula la scalata al successo di uno skater dalle rampe di periferia agli studi televisivi, passando attraverso eventi speciali e manifestazioni in cui verrete confrontati alla créme della créme di questo mondo (gli skater riprodotti dalla realtà, oltre al testimionial Tony Hawk, sono circa una dozzina)