Tony Hawk's Pro Skater 2

di Redazione Gamesurf
TECNICA CONTRO DIVERTIMENTO
Essendo a tutti gli effetti una conversione da PlayStation, molti di voi avranno già intuito quali saranno le considerazioni di quest'ultima parte dell'articolo: tecnicamente, Tony Hawk's Pro Skater 2 é solo discreto e presenta tutti quei limiti ormai diventati "celebri" nei porting da console a PC. Il primo di questi limiti é la mancata ottimizzazione del motore grafico che, per quanto fluido ed esente da difetti estetici evidenti (ma questo é un merito dell'originale e non del lavoro svolto in ambiente Windows), appare troppo scarno per una macchina che riesce a muovere con destrezza il dettaglio di titoli come Sacrifice, Quake 3 Arena o chi per loro. Sia gli skater che i fondali mostrano evidenti carenze in fatto di poligoni e texture, risultando poveri sia come impatto visivo generale che in quanto a realismo. La presenza di un evidente fogging nei livelli più aperti risulta quasi imperdonabile, vista la pochezza di "materiale" che pesa sulle spalle del motore grafico e la quantità di lavoro aggiuntivo che si sarebbe potuto spendere nel realizzare una versione PC degna di questo nome

Il confronto con la versione Dreamcast, tuttora la migliore versione del gioco disponibile sul mercato, é a tratti spiazzante, visto che la scatoletta bianca di casa Sega non solo gestisce senza sforzi texture e personaggi più dettagliati, ma presenta chicche aggiuntive come animazioni inedite e ombre in "finto tempo reale" che arricchiscono l'impatto visivo. A poco serve il supporto delle alte risoluzioni (il massimo é comunque 1024x768) quando é il dettaglio poligonale a essere ridotto e non la pulizia grafica
Fortunatamente ci sono altri aspetti che nel gioco Neversoft assolvono alle mancanze del lato grafico. Il primo é sicuramente la giocabilità, che indipendentemente dal metodo di controllo brilla di luce propria davanti alla maggioranza dei giochi arcade (pochissimi) esistenti su PC. Grandissima la sensazione di libertà e "onnipotenza" concessa al giocatore, che é libero di interpretare ogni livello e elemento dello scenario come più gli aggrada, combinando dozzine di movimenti in un'unica, spettacolare evoluzione oppure concentrandosi sulle classiche rampe