La saga di Tony Hawk ha rappresentato per il mondo videoludico un fenomeno mai visto precedentemente: un gioco che è stato capace di creare letteralmente un nuovo genere di gioco, che potremmo definire "Trick Games", è riuscito a rimanere in vetta alle classifiche di vendita per oltre un anno in tutte le console nelle quali è apparso. Il primo titolo apparve sulla Playstation, e dopo un timido avvio, si diffuse rapidamente come un tam-tam nella vasta comunità di videogiocatori stanchi di ritrovarsi di fronte titoli sportivi sempre uguali a sé stessi: il successo, con il secondo capitolo, fu letteralmente eccezionale ed è ancora oggi difficile trovare un giocatore che non abbia mai sentito parlare di Tony Hawk, nonostante non abbia mai provato a correre su una tavola di Skateboard né si sia mai interessato alla disciplina in questione. Dopo avere spopolato nuovamente anche sulla Playstation 2 con il terzo capitolo, è arrivato il momento della conversione più attesa dai possessori della neonata Console di casa Microsoft, : cerchiamo di capire quali elementi di questo Tony Hawk Pro Skater 3 sono ad esclusivo appannaggio dei possessori dell'Xbox e se il titolo valga la pena di essere giocato anche se si conosce alla memoria una delle precedenti versioni. 1 Il titolo, per quei pochi che ancora non lo sanno, è essenzialmente un simulatore di Skateboard dove il giocatore è chiamato ad impersonare uno dei tanti personaggi presenti, tutti realmente esistenti e tutti campioni di questa disciplina, che deve cercare di portare a termine alcune sfide di difficoltà crescente: a differenza di quanto accada in un altro titolo simile di cui abbiamo già parlato qualche giorno fa, Jet Set Radio Future, questa volta le sfide riguarderanno l'esecuzione dei "trick", cioè delle evoluzioni che è possibile fare con lo skateboard, sfide contro il tempo, collezione di alcune lettere sparse per le arene nelle quali gareggeremo o sfide contro un punteggio stabilito. Se questo concept di gioco può apparire fin troppo semplicistico, va detto che è stato proprio ciò a garantire il successo della serie, in quanto questa formula "very addictive" (che tradotto significa qualcosa del tipo "capace di dare dipendenza") garantisce anche al giocatore meno esperto di prendere in mano il controller e, con un po'di esperienza, arrivare ad eseguire evoluzioni assolutamente spettacolari e soddisfacenti.
Non poteva esserci capitolo migliore per la serie per arrivare sulla console di casa Microsot; alcuni piccoli miglioramenti perfezionano quello che è il gioco più amato degli ultimi anni. Tuttavia se non vi sono piaciuti i titoli precedenti della serie, né apprezzate i giochi di questo genere, nemmeno questa splendida versione per Xbox potrà farvi cambiare idea.
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