Innovazione: la novità che si apporta. Novità: l'essere nuovo, cosa nuova, ogni cosa prodotta di fresco, notizia di fatti nuovi. In campo videoludico, nient'altro che quel qualcosa che nei capitoli precedenti mancava, e che ora trova spazio in questo episodio. Per intenderci, quello che in Tony Hawk 4 c'è e non troviamo nel primo, nel secondo e nel terzo capitolo. Cos'è? Direi nulla. Senza giri di parole, Tony Hawk 4 non ha praticamente niente di innovativo, ma si dimostra pur sempre un ottimo gioco, curato sotto quasi tutti i punti di vista e all'altezza. Questo per alcuni fondamentali motivi quali una realizzazione tecnica di primissimo livello e un concept di gioco, che maturato dopo i primi tre capitoli arriva ora al suo apice massimo.
Cominciare una recensione tirando le somme non è il massimo della sportività, e nella Bibbia o nel Galateo del perfetto recensore potrebbe non essere visto di buon occhio, ma è nell'opinione comune che l'importante sia fornire un'idea chiara al lettore circa la qualità del gioco, e allora credo che qualche appunto sia ancora doveroso. A conti fatti Tony Hawk Pro Skater 4 (da ora THPS4) rimane un gioco per certi versi molto simile al terzo e un'evoluzione dal punto di vista del gameplay non è avvenuta.
Laddove ci si aspettavano grossi cambiamenti ad un concept di gioco che continua la strada iniziata nel primo episodio, questi non sono purtroppo arrivati. Ma il "purtroppo" appena proferito è molto relativo, perché in Tony Hawk 4 abbiamo tutte le chicche degli altri predecessori, stavolta elevate a potenza. Per intenderci: vi erano piaciuti gli altri capitoli? E allora vi piacerà anche questo, e molto.
Per chi si aspettava quindi una ventata di aria fresca, purtroppo rimarrà in un certo senso deluso, anche se qualche novità c'è e va apprezzata. Ma THPS4 conserva soprattutto il fascino della serie, la longevità duratura che caratterizza tutti gli episodi e il divertimento immediato che è in grado di offrire. Graficamente il titolo si stabilizza su livelli decisamente alti: la fluidità è ottima, così come il numero di fps al secondo, e le texture si dimostrano sempre all'altezza. Molto buona anche la realizzazione dei vari skater e le animazioni che tranne in alcuni frangenti si dimostrano davvero ben curate.
Il sonoro però, o per meglio dire la colonna sonora, cavallo di battaglia delle precedenti produzioni, non è il massimo, forse perché siamo abituati a qualcosa di meglio. I gruppi famosi non mancano e il numero di canzoni è alto, ma sono quest'ultime a volte poco a tema, altre volte poco allegre o adrenaliniche che non riescono a entusiasmare quanto facevano le altre apprezzate negli altri episodi precedenti. Nulla da eccepire invece sugli effetti sonori.
Dal punto di vista della giocabilità abbiamo qualche novità: ogni stage, che ora può vantare un'estensione complessiva davvero niente male, è strutturato come una piccola cittadina in movimento. In questa oltre ai vari pedoni, alle macchine, troveremo determinate persone evidenziate da un indicatore che ci forniranno delle prove da fare. Portando a termine le varie prove potremo oltre che sbloccare nuovi livelli o aumentare le caratteristiche del nostro skater, anche guadagnare soldi e così via dicendo.
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Queste sono di tutti i tipi: oltre alla classica grindata dove bisognerà collezionare le tre lettere della parola COMBO senza toccare terra, potremo incappare in sfide dove dovremo effettuare un tot di punti entro un tempo limite, raccogliere per il livello degli oggetti, aggrapparci a macchine in corsa e così via dicendo.
Abbiamo parlato prima di caratteristiche del nostro skater: ebbene si, oltre a poter aumentare le abilità del nostro paladino munito di tavola, potremo anche vestirlo e addobbarlo di tutto punto, e le combinazioni fattibili sono veramente esagerate, tale è il numero di indumenti e oggetti messi a disposizione. Come se non bastasse, è ora presente un'imponente editor per realizzare il nostro livello: quest'editor, molto vasto e dall'interfaccia abbastanza semplice aumenterà e non di poco la longevità complessiva del titolo.
Affermare che THPS4 è il punto d'arrivo di un cammino cominciato dal primo episodio nel 1999 sulla cara PSX sarebbe palese, ma è sicuramente veritiero. Un gameplay che ancora una volta viene perfezionato, un titolo ancora una volta vincente, divertente e appassionante come pochi: questa la vera forza della serie, di cui appunto anche questo 4 episodio è dotato. Per una rivoluzione totale dobbiamo ancora aspettare, e anche per il gioco online: ora limitiamoci ad avere il miglior gioco di skate sul mercato, anzi, la miglior simulazione di skate.
Ed ecco il poker: d'assi per la precisione. Il quarto capitolo della serie si dimostra ottimo sotto tutti i punti di vista, grafica, sonoro, longevità e giocabilità, forse un po' meno dal punto di vista dell'innovazione, ma questo è l'unico difetto a lui imputabile. L'annuale appuntamento con lo skater più famoso del pianeta, che ha ormai appeso le ginocchiere al chiodo (vabbè il senso lo abbiamo capito), non poteva mancare, e se siamo ogni volta abituati ad avere tra le mani un prodotto completo, avvincente e appassionate, questo THPS4 non fa di certo eccezione. Consigliato vivamente a tutti gli amanti della serie, forse un po' meno a chi si aspettava uno stravolgimento dal punto di vista del gameplay: ma vale la pena provarlo, anche solo per quei pochi istanti in cui in aria con la tavola si può fare di tutto e ci si può sentire liberi.
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