Too Human
Circostanza, questa della situazione caotica, che si verifica in vero fin troppo frequentemente, e costituisce il più grosso problema di un gameplaying che, di base, sarebbe anche immediato, frenetico e adrenalinico. Nel gioco sono infatti molteplici le fasi in cui ci troveremo ad affrontare quantitativi esorbitanti di nemici la cui resistenza specifica non sarà poi così bassa; se poi tra questi trovano posto un certo numero di artiglieri armati di mitragliatrice, la morte é in agguato circa ogni venti-trenta secondi, perché riuscire ad eludere i bruti per poter mettere le mani addosso agli artiglieri é un'impresa ardua, e neppure questi muoiono facilmente.
Non sarebbe poi un problema eccessivo (per quanto comunque un problema di equilibrio del gioco) se alla morte del personaggio seguisse immediatamente il ritorno al respawn, ma gli sviluppatori “stilosi” hanno pensato bene che ad ogni decesso debba scendere dal cielo una cyber-valchiria per portare l'eroe nel Valhalla. Intendiamoci, la valchiria é splendida... ma sono oltre venti secondi di animazione che dovrete sorbirvi senza poterla skippare: il risultato é che molti scontri, tra cui alcuni coi boss, durano circa il doppio del tempo effettivamente necessario.
Nel gioco é presente una modalità multiplayer cooperativa, ma anche in questa le scelte del team si fanno opinabili, in quanto essa é limitata a soli due giocatori e su console separate: a nostro avviso un banale split-screen avrebbe dato molto all'esperienza di gioco in locale, mentre per l'online non sarebbe stato così complesso lavorare su un co-op anche a più giocatori (la quantità dei nemici l'avrebbe tranquillamente concesso), o perché no delle mappe per deathmatch o simili modalità Multi.
A valle di questi rognosi problemi, il gioco si comporta come un Action-RPG tutto sommato onesto, caratterizzato da una buona trama di fondo che re-interpreta in maniera interessante i miti nordici. La gestione del personaggio é piuttosto libera e vasta, a partire dalla scelta della classe, passando per la specializzazione della stessa, fino alla distribuzione capillare degli ultimi punti abilità, senza dimenticare la scelta e il potenziamento delle armi e delle armature. In effetti, se riuscirete ad appassionarvi nonostante i numerosi difetti, sicuramente potrete provare a rigiocarlo dopo averlo terminato, magari cambiando classe.
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In caso contrario, anche tirando duro fino alla fine, avrete a disposizione un monte di ore che si aggira sulla dozzina, abbastanza normale per i tempi che corrono, ma purtroppo suddiviso tra sole quattro missioni. Indubbiamente, considerando il tempo che questo gioco si é fatto attendere e le grandi promesse sul suo conto, ci saremmo aspettati qualcosa di più solido...
Non sarebbe poi un problema eccessivo (per quanto comunque un problema di equilibrio del gioco) se alla morte del personaggio seguisse immediatamente il ritorno al respawn, ma gli sviluppatori “stilosi” hanno pensato bene che ad ogni decesso debba scendere dal cielo una cyber-valchiria per portare l'eroe nel Valhalla. Intendiamoci, la valchiria é splendida... ma sono oltre venti secondi di animazione che dovrete sorbirvi senza poterla skippare: il risultato é che molti scontri, tra cui alcuni coi boss, durano circa il doppio del tempo effettivamente necessario.
Nel gioco é presente una modalità multiplayer cooperativa, ma anche in questa le scelte del team si fanno opinabili, in quanto essa é limitata a soli due giocatori e su console separate: a nostro avviso un banale split-screen avrebbe dato molto all'esperienza di gioco in locale, mentre per l'online non sarebbe stato così complesso lavorare su un co-op anche a più giocatori (la quantità dei nemici l'avrebbe tranquillamente concesso), o perché no delle mappe per deathmatch o simili modalità Multi.
A valle di questi rognosi problemi, il gioco si comporta come un Action-RPG tutto sommato onesto, caratterizzato da una buona trama di fondo che re-interpreta in maniera interessante i miti nordici. La gestione del personaggio é piuttosto libera e vasta, a partire dalla scelta della classe, passando per la specializzazione della stessa, fino alla distribuzione capillare degli ultimi punti abilità, senza dimenticare la scelta e il potenziamento delle armi e delle armature. In effetti, se riuscirete ad appassionarvi nonostante i numerosi difetti, sicuramente potrete provare a rigiocarlo dopo averlo terminato, magari cambiando classe.
In caso contrario, anche tirando duro fino alla fine, avrete a disposizione un monte di ore che si aggira sulla dozzina, abbastanza normale per i tempi che corrono, ma purtroppo suddiviso tra sole quattro missioni. Indubbiamente, considerando il tempo che questo gioco si é fatto attendere e le grandi promesse sul suo conto, ci saremmo aspettati qualcosa di più solido...
Too Human
5.5
Voto
Redazione
Too Human
Dopo tutte le promesse su questo titolo, non ultima il fatto che sia destinato ad essere il primo di una trilogia, non nascondiamo che ci saremmo aspettati un prodotto decisamente superiore. La realizzazione tecnica di base, vale a dire ambienti, modelli ed effetti speciali, é indubbiamente ragguardevole, ma basta vedere come il tutto interagisce insieme e soprattutto quanto possano essere devastanti le inquadrature per avere dei moti di sconcerto. Il gameplaying é sicuramente immediato e adrenalinico, ma viziato da eccessive situazioni di caos asfissiante, a cui segue quasi sempre l'odiata (per la lunghezza) animazione della valchiria. Solo la trama ed il sonoro riescono a tenere alto il ritmo del gioco, che comunque é limitato a quattro missioni. Certo, potreste rigiocarlo con un'altra classe dopo averlo terminato, ma dovreste proprio esservi appassionati ad un gioco poco più che mediocre...