Top Gear Rally
di
Gameplay!
Sul fronte della giocabilità il titolo appare come un mix tra simulazione e arcade: per avere la meglio sulle curve più difficili è necessario sapere gestire sapientemente lo sterzo ed il controsterzo ed inoltre è richiesta una buona alternanza tra l'uso del freno e acceleratore. Stranamente per un gioco di rally, manca un pulsante relativo al freno a mano.
Naturalmente sul fronte della simulazione ci si può lamentare per alcuni limiti del realismo, come d'altro canto il titolo non appare certo immediato come arcade, ma sono comunque delle peculiarità per un gioco che cerca il giusto bilanciamento tra la due componenti.
La curva di apprendimento dopo un inizio un po' difficoltoso soprattutto per chi non ha grande familiarità con la tipologia di gioco, si rivela abbastanza calibrata, in non molto tempo si sarà in grado di affrontare le difficoltà più alte, dove recita naturalmente una parte importante il saper leggere prima le condizioni del circuito in modo da settare la vettura nella maniera più adatta.
Tornando alla grafica, abbiamo già scritto che i Tantalus, hanno ideato un nuovo motore tridimensionale in grado di gestire vetture e percorsi poligonali. la fluidità sembra non risentire mai di questa "potenza grafica" pagata solamente da un campo visivo non vastissimo (non vi sono mai più di tre/quattro macchine sullo schermo) e da un poligon count generale non molto alto.
Il sonoro stranamente non presenta musiche, è come sottofondo saranno presenti solamente i rombi dei vari monotoni oltre che la voce del secondo pilota (solamente in inglese) che interverrà nei momenti opportuni per segnalare i vari tipi di curve. Utile ma un po' monotono a lungo andare.
Il multiplayer non poteva certamente mancare, da un'ulteriore spinta alla longevità del titolo, anche se purtroppo è limitato a soli due giocatori umani che potranno sfidarsi solamente uno contro l'altro.
In conclusione Top Gear Rally, si è rivelato un buon titolo, uno dei migliori esponenti del sottogenere rally (sul Gba naturalmente), che con i giusti compromessi potrà essere in grado di attirare sia gli amanti del realismo sia i meno appassionati di questa disciplina.