Top Gun Combat Zones
di
Redazione Gamesurf
Forse non tutti si ricorderanno di Top Gun, film culto degli anni Ottanta, entrato (immeritatamente a parere di chi scrive) nel mito e nell'immaginario collettivo. Il gioco per PlayStation 2 qui recensito utilizza la licenza del suddetto film e mentre spesso, nei casi di giochi tratti da famose pellicole, si é portati a temere che il gioco non sia all'altezza o del tutto rovini le atmosfere o tematiche a noi care, in questo caso si corrono minimi rischi: infatti, non molto del film Top Gun é stato conservato e per precisa scelta del produttore Top Gun Combat Zones ha ben poco da spartire con le vicende del film. La pellicola narrava le avventure di Maverick (Tom Cruise), pilota talentuoso e quanto mai indisciplinato, alle prese con la rigide regole della vita militare e con l'amore. Di tutto questo nel videogioco é rimasta solo qualche traccia (il nome Maverick, per esempio, come detentore di qualsiasi record, e la bipartizione delle missioni, accademia e poi guerra), il che non é necessariamente un male
YOU TAKE MY BREATH AWAY..
Il gioco si presenta in maniera piuttosto semplice, con menù scarni e sgargianti al limite del comprensibile, qualche lampeggio di troppo e delle selezioni a volte mal tradotte a volte di difficile interpretazione. Le modalità di gioco offerte sono a grandi linee due. La prima, Quick Start, ci permette di saltare a bordo del nostro fido caccia, senza preoccupazioni, senza, quasi, un motivo. La seconda invece, almeno in teoria, intende collocarci all'interno dello sviluppo di una trama. Diciamo in teoria perché é qui che il gioco fallisce, ponendoci in realtà di fronte a una serie di missioni che sembrano avere ben pochi legami narrativi, anche se un anonimo superiore, durante le brevi e scarne introduzioni alla missione (Briefing), tenta, barcollando, di tracciare una qualche "vicenda" di fornirci un qualche obiettivo
Scegliendo questa seconda modalità, infatti, dovremo selezionare in quale "epoca" (anche se in realtà si tratta di diverse locazioni, ambientazioni... non di periodi storici, visto che di fatto le separa una decina di anni al massimo) desideriamo prendere i panni di un pilota Top Gun. Operata quest'ennesima scelta (si é tuttavia inizialmente obbligati alla prima epoca) una nuova opzione ci fa intuire quale sia la struttura del gioco, fondamentalmente divisa tra missioni all'"Accademia di volo" e "Missioni di guerra". Nelle varie prove dell'Accademia dovremo superare diverse missioni, in genere di difficoltà crescente, che ci permetteranno di approfondire sistemi di combattimento, puntamento e via di seguito. L'obiettivo é chiaramente quello di permettere al giocatore di familiarizzare con il sistema di controllo e di ottenere infine le abilità necessarie a sopravvivere nel corso della guerra vera e propria. Una volta superate con successo tutte le missioni dell'Accademia verremo scelti per entrare in battaglia, in una campagna specifica (per l'epoca Uno si tratta del Sud Est Asiatico, per esempio) a seconda dell'epoca scelta
YOU TAKE MY BREATH AWAY..
Il gioco si presenta in maniera piuttosto semplice, con menù scarni e sgargianti al limite del comprensibile, qualche lampeggio di troppo e delle selezioni a volte mal tradotte a volte di difficile interpretazione. Le modalità di gioco offerte sono a grandi linee due. La prima, Quick Start, ci permette di saltare a bordo del nostro fido caccia, senza preoccupazioni, senza, quasi, un motivo. La seconda invece, almeno in teoria, intende collocarci all'interno dello sviluppo di una trama. Diciamo in teoria perché é qui che il gioco fallisce, ponendoci in realtà di fronte a una serie di missioni che sembrano avere ben pochi legami narrativi, anche se un anonimo superiore, durante le brevi e scarne introduzioni alla missione (Briefing), tenta, barcollando, di tracciare una qualche "vicenda" di fornirci un qualche obiettivo
Scegliendo questa seconda modalità, infatti, dovremo selezionare in quale "epoca" (anche se in realtà si tratta di diverse locazioni, ambientazioni... non di periodi storici, visto che di fatto le separa una decina di anni al massimo) desideriamo prendere i panni di un pilota Top Gun. Operata quest'ennesima scelta (si é tuttavia inizialmente obbligati alla prima epoca) una nuova opzione ci fa intuire quale sia la struttura del gioco, fondamentalmente divisa tra missioni all'"Accademia di volo" e "Missioni di guerra". Nelle varie prove dell'Accademia dovremo superare diverse missioni, in genere di difficoltà crescente, che ci permetteranno di approfondire sistemi di combattimento, puntamento e via di seguito. L'obiettivo é chiaramente quello di permettere al giocatore di familiarizzare con il sistema di controllo e di ottenere infine le abilità necessarie a sopravvivere nel corso della guerra vera e propria. Una volta superate con successo tutte le missioni dell'Accademia verremo scelti per entrare in battaglia, in una campagna specifica (per l'epoca Uno si tratta del Sud Est Asiatico, per esempio) a seconda dell'epoca scelta
Top Gun Combat Zones
Top Gun Combat Zones
Top Gun Combat Zones è un gioco che non eccelle in nessun campo e che ha avuto la sfortuna di veder la luce dopo che Ace Combat 4 (seppur non ancora in versione PAL) ha dimostrato come si può realizzare un simulatore di combattimento aereo su PlayStation 2, che sia degno di tale nome. Top Gun Combat Zones manca di spessore e soffre di una ripetitività di fondo che spinge il giocatore a individuare momenti troppo netti nella sua strategia: combattimento aria-aria, combattimento aria-terra. Insomma, se avete finito in tutti i modi Ace Combat 4 (o non volete attendere la sua uscita europea) e avete bisogno di darvi da fare con nuovi aerei... allora Top Gun Combat Zones può risultare divertente e fare al caso vostro. Ma se non siete tra questi "disperati" consiglieremmo di guardare altrove.