Top Gun Combat Zones
di
Redazione Gamesurf
Le prove in Accademia non sono eccessivamente difficili, ma si ha a che fare con problemi di fondo, come il tempo eccessivamente limitato che soprattutto fa a pugni con l'ostico sistema di puntamento o il poco chiaro sistema di selezione delle armi. Un minimo errore spesso può compromettere (come é giusto che sia) una prova altrimenti svolta in maniera impeccabile. Il sistema di puntamento é certamente la cosa più fastidiosa con la quale si avrà a che fare, soprattutto nel combattimento aria-aria; infatti, inseguire un caccia nemico diventa operazione non facile, o meglio, quasi impossibile se si seguono le scarne indicazioni fornite: freccia rossa a sinistra o a destra dello schermo. Per un aereo che si muove in uno spazio tridimensionale é davvero poco (troppo poco) indicativo ed é consigliabile affidarsi ad altri sistemi in combinazione, come il radar e il comodo sistema di visuale che permette con la leva analogica destra di cambiare il punto di vista, scorrendo lateralmente (relativamente all'abitacolo). Purtroppo però ancora una volta sembra che i programmatori si siano dimenticati di considerare il fatto che un combattimento aereo si svolge in tre dimensioni, infatti (si ignora il perché) non é possibile guardare verso l'alto
La mappa é bidimensionale, le frecce che dovrebbero indicare la posizione del nemico si limitano in destra/sinistra, con la leva analogica si può solo ampliare la visuale lateralmente... insomma individuare nemici che si trovino a una diversa altitudine, fuori dal nostro momentaneo (e limitato) campo visivo, diventa un'opera fastidiosa e difficile
YOU GOT THAT LOVELY FEELING
Il sistema di controllo dell'aereo é piuttosto semplice e di carattere prettamente arcade anche se tenta una strizzatina d'occhio al realismo. Per spostarsi verso destra o sinistra infatti sarà necessario prima inclinare il veicolo, e poi "sterzare", come nella maggior parte dei simulatori di volo. Questa commistione tra arcade e simulazione, che non si limita al sistema di controllo ma comprende ogni aspetto del gioco, rende il titolo un poco insipido, non convincente. Anche se certe idee sono apprezzabili prese a sé, nel gioco poi non trovano una realizzazione chiara o che fornisca l'immagine di un titolo ben confezionato. Per esempio il sistema di punteggio sul quale si basa l'ottenimento delle diverse medaglie (bronzo, oro argento) e di conseguenza che ci permette di sbloccare altri aerei é piuttosto particolare, ma mal combacia con l'idea stessa che sembra ci si voglia offrire del gioco. Ogni secondo in volo il giocatore otterrà un punto, un altro bonus punti se si attacca con successo per primi, altri bonus punti se si vola radenti al terreno o se si portano a termine particolari manovre... insomma molto interessante, ma cosa ha a che fare con una missione di guerra? Per ottenere la medaglia d'oro in una missione di bombardamento si é tenuti forse a impegnarsi in numeri da circo?
Insomma l'atmosfera del gioco non é delle migliori, non sapendo se focalizzarsi su un gioco prettamente arcade o su un gioco che faccia del realismo o del carisma delle vicende e dei personaggi le proprie carte vincenti (come fa Ace Combat 4: Shattered Skies): sembra che Titus spari nel mezzo, mancando l'obiettivo di un gioco ben confezionato. Molti poi, al di là di questo, sono i lati che non convincono, piccoli particolari forse, ma che rovinano il risutato comepssivo di Top Gun Combat Zones. Chi decidesse di pilotare l'aereo con la visuale interna (una delle migliori) sappia che se selezionerà come arma secondaria una bomba, la telecamera si sposterà improvvisamente. Certo la visuale esterna permette di rendersi conto di molte cose utili allo sganciamento di un ordigno (per farlo l'aereo deve necessariamente essere parallelo al terreno e con la "pancia" verso il basso), ma questo cambio di telecamera spesso farà perdere di vista l'inclinazione dell'aereo con conseguenti schianti su edifici o effetti collateriali di questo genere
La mappa é bidimensionale, le frecce che dovrebbero indicare la posizione del nemico si limitano in destra/sinistra, con la leva analogica si può solo ampliare la visuale lateralmente... insomma individuare nemici che si trovino a una diversa altitudine, fuori dal nostro momentaneo (e limitato) campo visivo, diventa un'opera fastidiosa e difficile
YOU GOT THAT LOVELY FEELING
Il sistema di controllo dell'aereo é piuttosto semplice e di carattere prettamente arcade anche se tenta una strizzatina d'occhio al realismo. Per spostarsi verso destra o sinistra infatti sarà necessario prima inclinare il veicolo, e poi "sterzare", come nella maggior parte dei simulatori di volo. Questa commistione tra arcade e simulazione, che non si limita al sistema di controllo ma comprende ogni aspetto del gioco, rende il titolo un poco insipido, non convincente. Anche se certe idee sono apprezzabili prese a sé, nel gioco poi non trovano una realizzazione chiara o che fornisca l'immagine di un titolo ben confezionato. Per esempio il sistema di punteggio sul quale si basa l'ottenimento delle diverse medaglie (bronzo, oro argento) e di conseguenza che ci permette di sbloccare altri aerei é piuttosto particolare, ma mal combacia con l'idea stessa che sembra ci si voglia offrire del gioco. Ogni secondo in volo il giocatore otterrà un punto, un altro bonus punti se si attacca con successo per primi, altri bonus punti se si vola radenti al terreno o se si portano a termine particolari manovre... insomma molto interessante, ma cosa ha a che fare con una missione di guerra? Per ottenere la medaglia d'oro in una missione di bombardamento si é tenuti forse a impegnarsi in numeri da circo?
Insomma l'atmosfera del gioco non é delle migliori, non sapendo se focalizzarsi su un gioco prettamente arcade o su un gioco che faccia del realismo o del carisma delle vicende e dei personaggi le proprie carte vincenti (come fa Ace Combat 4: Shattered Skies): sembra che Titus spari nel mezzo, mancando l'obiettivo di un gioco ben confezionato. Molti poi, al di là di questo, sono i lati che non convincono, piccoli particolari forse, ma che rovinano il risutato comepssivo di Top Gun Combat Zones. Chi decidesse di pilotare l'aereo con la visuale interna (una delle migliori) sappia che se selezionerà come arma secondaria una bomba, la telecamera si sposterà improvvisamente. Certo la visuale esterna permette di rendersi conto di molte cose utili allo sganciamento di un ordigno (per farlo l'aereo deve necessariamente essere parallelo al terreno e con la "pancia" verso il basso), ma questo cambio di telecamera spesso farà perdere di vista l'inclinazione dell'aereo con conseguenti schianti su edifici o effetti collateriali di questo genere
Top Gun Combat Zones
Top Gun Combat Zones
Top Gun Combat Zones è un gioco che non eccelle in nessun campo e che ha avuto la sfortuna di veder la luce dopo che Ace Combat 4 (seppur non ancora in versione PAL) ha dimostrato come si può realizzare un simulatore di combattimento aereo su PlayStation 2, che sia degno di tale nome. Top Gun Combat Zones manca di spessore e soffre di una ripetitività di fondo che spinge il giocatore a individuare momenti troppo netti nella sua strategia: combattimento aria-aria, combattimento aria-terra. Insomma, se avete finito in tutti i modi Ace Combat 4 (o non volete attendere la sua uscita europea) e avete bisogno di darvi da fare con nuovi aerei... allora Top Gun Combat Zones può risultare divertente e fare al caso vostro. Ma se non siete tra questi "disperati" consiglieremmo di guardare altrove.