Top Spin 3
di
Una comoda impugnatura?
Sfidare sull'erba (o sul sintetico, senza scordare la terra...) l'ultimo vincitore di Wimbledon, é un'impresa che si renderà possibile con l'uso combinato dei comandi digitali e il touch screen del Nintendo DS. I movimenti degli atleti sono gestiti dalla croce direzionale, che si rivela non sempre precisa al millimetro per raggiungere ogni pallina, mentre i vari colpi disponibili sono azionati dai tasti A, B, Y, e X, tenendo conto del fatto che, a seconda della nostra distanza rispetto alla palla, ogni scelta avrà diversi risultati, tra salvataggi in tuffo, risposte goffe o dritti perfetti. I pulsanti dorsali sono invece impegnati per i colpi di potenza o tagliati, realizzabili premendo l'apposito comando e rilasciandolo nel momento in cui si riempirà al punto giusto una barra che comparirà accanto al nostro beniamino, pena un tiro fuori o un mesto fallo a rete. Mentre guarderemo nello schermo superiore la partita vera e propria, in quello inferiore avremo sotto controllo una visuale del campo dall'alto, che ci dirà in che zona sta rimbalzando la palla e la velocità raggiunta dall'ultimo servizio. Ai lati del touch screen é posizionata la barra del turbo, che si colmerà in base ai punti che segneremo. Toccandola, attiveremo per pochi secondo la possibilità di giocare a rallentatore, opzione utile per rispondere ad una battuta particolarmente violenta o avere qualche attimo in più per decidere dove indirizzare la nostra risposta. Peccato che, all'atto pratico, passare dai comandi digitali allo schermo tattile, si riveli estremamente complicato e sia molto più comodo tenere gli occhi fissi sulle fasi di gioco senza rischiare di perdere l'attimo giusto ai fini del risultato della partita.
Dopo la doverosa puntualizzazione d'inizio articolo riguardante il motore grafico torniamo a parlare dell'impatto visivo, facendo presente che sono disponibili ben due visuali: una alle spalle del nostro tennista e una dall'alto. Sebbene sia decisamente coreografica e spettacolare, la telecamera bassa offre una prospettiva estremamente limitata, impedendo un'agevole visione degli scambi di gioco. Decisamente meglio quella "a volo d'uccello", nonostante soffra a causa di una non perfetta realizzazione della profondità della posizione della pallina, rendendo complicato capire il momento migliore per rispondere alle palle alte. Se dunque il comparto grafico é generalmente migliorato ( in cui spiccano discreti modelli poligonali dei protagonisti), ma ancora lontano dalla perfezione, l'audio non offre spunti di particolare interesse, presentando temi monotoni nei menu e semplici effetti sonori durante i match. Certo, la scelta ricalca la realtà delle partite di tennis, ma nell'anonimato generale ci sono saltati all'orecchio alcune scelte quantomeno discutibili, come l'entusiasmo del pubblico molto più riscontrabile in scambi di dubbia fattura rispetto alla messa a segno di punti vincenti.
Nonostante una buona quantità di partite giocabili, la longevità generale risulta minata da una intelligenza artificiale calibrata su livelli decisamente buoni per i primi periodi, ma prevedibili con il passare delle ore di gioco. Dopo aver accumulato una certa esperienza, il giocatore non avrà particolari problemi a capire come aver ragione di qualsiasi avversario, anche ai più alti livelli di difficoltà. Logicamente tutto diventa più divertente in multiplayer, modalità disponibile per un massimo di quattro contendenti, a patto di avere un Nintendo DS e una copia del gioco a testa. Purtroppo assente la connessione tramite wi-fi, opzione che avrebbe allungato di molto la vita di quello che si rivela un onesto titolo tennistico che denota, purtroppo, ancora diversi difetti che lo rendono principalmente appetibile ai fan sfegatati di questo sport.
Sfidare sull'erba (o sul sintetico, senza scordare la terra...) l'ultimo vincitore di Wimbledon, é un'impresa che si renderà possibile con l'uso combinato dei comandi digitali e il touch screen del Nintendo DS. I movimenti degli atleti sono gestiti dalla croce direzionale, che si rivela non sempre precisa al millimetro per raggiungere ogni pallina, mentre i vari colpi disponibili sono azionati dai tasti A, B, Y, e X, tenendo conto del fatto che, a seconda della nostra distanza rispetto alla palla, ogni scelta avrà diversi risultati, tra salvataggi in tuffo, risposte goffe o dritti perfetti. I pulsanti dorsali sono invece impegnati per i colpi di potenza o tagliati, realizzabili premendo l'apposito comando e rilasciandolo nel momento in cui si riempirà al punto giusto una barra che comparirà accanto al nostro beniamino, pena un tiro fuori o un mesto fallo a rete. Mentre guarderemo nello schermo superiore la partita vera e propria, in quello inferiore avremo sotto controllo una visuale del campo dall'alto, che ci dirà in che zona sta rimbalzando la palla e la velocità raggiunta dall'ultimo servizio. Ai lati del touch screen é posizionata la barra del turbo, che si colmerà in base ai punti che segneremo. Toccandola, attiveremo per pochi secondo la possibilità di giocare a rallentatore, opzione utile per rispondere ad una battuta particolarmente violenta o avere qualche attimo in più per decidere dove indirizzare la nostra risposta. Peccato che, all'atto pratico, passare dai comandi digitali allo schermo tattile, si riveli estremamente complicato e sia molto più comodo tenere gli occhi fissi sulle fasi di gioco senza rischiare di perdere l'attimo giusto ai fini del risultato della partita.
Dopo la doverosa puntualizzazione d'inizio articolo riguardante il motore grafico torniamo a parlare dell'impatto visivo, facendo presente che sono disponibili ben due visuali: una alle spalle del nostro tennista e una dall'alto. Sebbene sia decisamente coreografica e spettacolare, la telecamera bassa offre una prospettiva estremamente limitata, impedendo un'agevole visione degli scambi di gioco. Decisamente meglio quella "a volo d'uccello", nonostante soffra a causa di una non perfetta realizzazione della profondità della posizione della pallina, rendendo complicato capire il momento migliore per rispondere alle palle alte. Se dunque il comparto grafico é generalmente migliorato ( in cui spiccano discreti modelli poligonali dei protagonisti), ma ancora lontano dalla perfezione, l'audio non offre spunti di particolare interesse, presentando temi monotoni nei menu e semplici effetti sonori durante i match. Certo, la scelta ricalca la realtà delle partite di tennis, ma nell'anonimato generale ci sono saltati all'orecchio alcune scelte quantomeno discutibili, come l'entusiasmo del pubblico molto più riscontrabile in scambi di dubbia fattura rispetto alla messa a segno di punti vincenti.
Nonostante una buona quantità di partite giocabili, la longevità generale risulta minata da una intelligenza artificiale calibrata su livelli decisamente buoni per i primi periodi, ma prevedibili con il passare delle ore di gioco. Dopo aver accumulato una certa esperienza, il giocatore non avrà particolari problemi a capire come aver ragione di qualsiasi avversario, anche ai più alti livelli di difficoltà. Logicamente tutto diventa più divertente in multiplayer, modalità disponibile per un massimo di quattro contendenti, a patto di avere un Nintendo DS e una copia del gioco a testa. Purtroppo assente la connessione tramite wi-fi, opzione che avrebbe allungato di molto la vita di quello che si rivela un onesto titolo tennistico che denota, purtroppo, ancora diversi difetti che lo rendono principalmente appetibile ai fan sfegatati di questo sport.