Top Spin 4
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E in tal senso qualche dubbio é dato anche dalla distribuzione dei punti esperienza con il quale migliorare il nostro atleta: racchiudendo le possibilità di ripartizione in tre sole voci e andando a incrementare i parametri in maniera automatica si ha il vantaggio di evitare la creazione di un personaggio sbilanciato a discapito però di una personalizzazione estrema qui preclusa. D'altro canto, sarebbe ingeneroso trascurare la varietà di eventi e competizioni presenti, la bontà dell'editor, nonché la presenza di allenatori virtuali ad hoc che garantirà bonus particolari in termini di prestazioni.
Quelle poc'anzi citate sono incertezze di un'esperienza in singolo comunque gratificante, specie quando si vanno ad affrontare tennisti virtuali che riproducono fedelmente le controparti reali in quanto a stile di gioco, caratteristiche, movenze e quant'altro. In tal senso il lavoro dei programmatori é stato certosino, per quanto alla fine dei conti il roster dei tennisti presenti si fermi alle venticinque unità, invero poco considerando l'omissione di atleti come Del Potro, Soderling, Francesca Schiavone o Flavia Pennetta. Per quanto riguarda invece tornei e campi da gioco non si é badato a spese, e nulla manca all'appello.
Qui é bene citare l'ottima fisica della pallina, percettibile anzitutto nelle differenze tra le diverse superfici di gioco. Ma é ovviamente nel gioco multiplayer che Top Spin 4 dà il meglio di sé, potendo contare su un codice online dignitosamente ottimizzato (i problemi di lag sono sporadici) e un andamento delle partite meno squilibrato e noioso che in passato, che non fa più distinzione tra comuni mortali e semidei del tennis. Il riferimento é ovviamente a Top Spin 3, dove biechi figuri che potenziavano a dismisura solamente servizio, dritto e rovescio risultavano inaffrontabili.
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Dal punto di vista prettamente tecnico c'é ben poco da rimproverare al lavoro svolto da 2K Czech: valide riproduzioni dei tennisti reali, animazioni superbe e un impatto generale di alto livello (presente qualche sbavatura che lasciamo ai pignoli). Il tutto accompagnato da un reparto audio a dir poco sontuoso per le campionature e le ovazioni del pubblico. Nulla da eccepire.
Non perfetto, ma rasente la perfezione in quel che avviene nel rettangolo di gioco, presentando una dinamica delle partite ben più varia e avvincente che nella passata edizione. L'abbandono dei risk shot, a favore di un sistema di controllo meno arzigogolato é la piccola rivoluzione copernicana di questa produzione, capace di rendere accessibile il gioco a tutti (o quasi) senza per questo compromettere la componente simulativa. Alcune scelte dubbie nella carriera o un roaster dei tennisti non proprio eccelso possono essere considerati peccati veniali. Rimane però un interrogativo: l'appellativo di miglior gioco di tennis di sempre é dato dalla sua qualità in senso assoluto o dalla mancanza cronica di validi sfidanti?
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Quelle poc'anzi citate sono incertezze di un'esperienza in singolo comunque gratificante, specie quando si vanno ad affrontare tennisti virtuali che riproducono fedelmente le controparti reali in quanto a stile di gioco, caratteristiche, movenze e quant'altro. In tal senso il lavoro dei programmatori é stato certosino, per quanto alla fine dei conti il roster dei tennisti presenti si fermi alle venticinque unità, invero poco considerando l'omissione di atleti come Del Potro, Soderling, Francesca Schiavone o Flavia Pennetta. Per quanto riguarda invece tornei e campi da gioco non si é badato a spese, e nulla manca all'appello.
Qui é bene citare l'ottima fisica della pallina, percettibile anzitutto nelle differenze tra le diverse superfici di gioco. Ma é ovviamente nel gioco multiplayer che Top Spin 4 dà il meglio di sé, potendo contare su un codice online dignitosamente ottimizzato (i problemi di lag sono sporadici) e un andamento delle partite meno squilibrato e noioso che in passato, che non fa più distinzione tra comuni mortali e semidei del tennis. Il riferimento é ovviamente a Top Spin 3, dove biechi figuri che potenziavano a dismisura solamente servizio, dritto e rovescio risultavano inaffrontabili.
Dal punto di vista prettamente tecnico c'é ben poco da rimproverare al lavoro svolto da 2K Czech: valide riproduzioni dei tennisti reali, animazioni superbe e un impatto generale di alto livello (presente qualche sbavatura che lasciamo ai pignoli). Il tutto accompagnato da un reparto audio a dir poco sontuoso per le campionature e le ovazioni del pubblico. Nulla da eccepire.
Non perfetto, ma rasente la perfezione in quel che avviene nel rettangolo di gioco, presentando una dinamica delle partite ben più varia e avvincente che nella passata edizione. L'abbandono dei risk shot, a favore di un sistema di controllo meno arzigogolato é la piccola rivoluzione copernicana di questa produzione, capace di rendere accessibile il gioco a tutti (o quasi) senza per questo compromettere la componente simulativa. Alcune scelte dubbie nella carriera o un roaster dei tennisti non proprio eccelso possono essere considerati peccati veniali. Rimane però un interrogativo: l'appellativo di miglior gioco di tennis di sempre é dato dalla sua qualità in senso assoluto o dalla mancanza cronica di validi sfidanti?