Total Annihilation Kingdoms

Total Annihilation Kingdoms
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E fu così che un giorno Elsin, Kirenna, Thirsha e Lokken si ritrovarono nell'ufficio del notaio per firmare le carte che Garacaius, il loro affezionato babbo, aveva fatto preparare. Quel pomeriggio i quattro si ritrovarono al Bar dello Sport a meditare su come quello che un tempo era noto come Regno di Darien fosse ora suddiviso per volontà del suo ultimo monarca in quattro territori, uno per ogni fratello, e su come le loro vite sarebbero cambiate da quel pomeriggio
Total Annihilation Kingdoms
Co' sta pioggia e co' sto vento, chi è che bussa al mio cancello? Ah, sei tu Elsin? FZZZZT!!

Infatti i quattro si trovavano a fare i conti con nuove responsabilità, nuove possibilità e ognuno aveva i propri progetti
Dovete sapere che i quattro fratelli (che poi erano due fratelli e due sorelle) erano in realtà degli stregoni, ognuno di essi in possesso di uno dei quattro sigilli degli Elementi, altro lascito del babbo, e fu così che Aramon, Veruna, Zhon e Taros furono consacrati alla Terra, all'Acqua, all'Aria e al Fuoco rispettivamente. E se gli abitanti di Aramon erano tutti felici e contenti, abitando in quello che noi potremmo definire la classica società medioevale di stampo Fantasy, con tanto di cavalieri, fanti, catapulte e chierici, in un'atmosfera di tanto beata felicità da far gola a tutti tranne che al nostro Gizmo, dalle parti di Taros l'aria che si respirava era già più pesantella. D'altronde cosa ci si può aspettare quando il proprio monarca é uno stregone consacrato al fuoco e agli Inferi? Nulla meno che vedere Zombie, Leech e altre bestie demoniache che camminano nel nostro giardino. Inoltre, impetuoso com'era, Lokken decise ben presto che la sua fetta di eredità non era adeguata, e non erano passato centocinquanta anni dacché Garacaius era sparito che pensò bene di muovere guerra a Elsin
Sigh, sempre così succede con le eredità!
Fu la guerra, una guerra fratricida e sanguinosa, come tutte le guerre, che vide affratellati da un comune sentire Aramon e Veruna, terra bellissima consacrata al potere dell'Acqua, contro Taros e Zhon, forte del potere dell'Aria, il più "selvaggio" dei quattro regni, se vogliamo, con le sue schiere di Draghi, Arpie, Golem e animali vari
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Total Annihilation Kingdoms

Un gioco, dunque, di fascia alta, di quelli belli e divertenti, che non deluderà i fan del primo Total Annihilation, né gli appassionati degli strategici in tempo reale, con una meccanica di gioco appagante, un sonoro di buona fattura, con le riserve già espresse, e grafica assolutamente senza rivali. La campagna single player, nonostante la scelta narrativa non mi abbia convinto fino in fondo, è bella e intrigante, e soprattutto abbastanza lunga, e la struttura di gioco si presta ottimamente come supporto al multiplayer, potendo avvalersi anche di un supporto e uno sviluppo continuo.
Sembrerebbe il paradiso del giocatore, eppure le pecche che ho espresso in sede di recensione gli impediscono di imporsi come miglior gioco sulla piazza. Riassumendo, i difetti di TAK sono alcune scelte strutturali discutibili, in primis le risorse illimitate e il limite di unità costruibili, alcune ingenuità come l'impossibilità di fare cancelli verticali, e soprattutto una pesantezza molto penalizzante dell'engine di gioco, che forza ad utilizzare macchine piuttosto potenti o a limitare la qualità grafica. Tutto ciò mina a mio avviso un po' la giocabilità, ma a meno che non riteniate di non riuscire a scendere a compromessi con questi problemi, TAK è un prodotto consigliatissimo, bello, vario e divertente, la scelta giusta per gli appassionati, se poi riuscirà a sostituire nel vostro cuore il caro vecchio Starcraft è questione di gusti.

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