Total Annihilation Kingdoms
di
Redazione Gamesurf
Veniamo ora agli aspetti tecnici del gioco: ci sono alcune differenze rispetto allo schema classico dei RTS, quello seguito ad esempio da C&C e da Starcraft . Innanzi tutto le risorse sono pressoché illimitate: il mana, col quale si costruiscono strutture ed unità, si incanala costruendo dei magneti magici, per così dire, su determinate locazioni fisse della mappa. Più fonti di mana si possederanno, più alta sarà la capienza della nostra riserva di mana, riserva che verrà comunque sempre ripristinata fino al massimo. Con parecchio mana a nostra disposizione, quindi, potremo costruire unità più rapidamente, ma non ci saranno più miniere che si esauriscono né "Harvester" da proteggere. Inoltre il monarca, generalmente l'unico personaggio con cui inizieremo le missioni, grazie al magico sigillo possiede poteri magici che lo rendono fondamentale per la devastazione che é in grado di dispensare, e soprattutto perché da solo é in grado di respingere gli attacchi iniziali del nemico. Il monarca, inoltre é l'unico che può costruire i cancelli, e senza cancelli é assai difficile far uscire le truppe dalla cerchia delle mura; le mura dal canto loro, insieme alle altre fortificazioni, sono un elemento fondamentale della guerra, e una cinta di mura ben difesa può assai ostica da superare, con somma gioia di quanti prediligono tattiche di stampo difensiviste. C'é da dire che per qualche strano motivo i cancelli non si possono piazzare verticalmente, e questo obbliga talvolta a strane e fastidiose acrobazie architetturali; inoltre certe fortificazioni, come torri magiche, demoni in gabbia e trabocchi, contano come unità nel computo delle truppe, e poiché il massimo numero di unità producibili é duecento (limite che probabilmente é inteso a bilanciare le risorse infinite), é ovvio che bisogna fare dei compromessi tra attacco e difesa. Il limite di unità, tra l'altro, é un altro aspetto che mi lascia un po' l'amaro in bocca, visto che a voler rendere "automatica" la difesa, cosa importante soprattutto in certe partite in multiplayer, duecento é un numero che si raggiunge abbastanza in fretta. Sono presenti, inoltre, tutte le classiche opzioni per organizzare e richiamare gruppi e squadre, senza limitazioni di numero qui, mentre si sente la mancanza dello starcraftiano doppio click che permetteva di selezionare tutte le unità dello stesso tipo; una cosa simile si può ottenere attraverso una short-cut via tastiera, ma é senz'altro più scomodo. A proposito, editando a mano un file, si possono assegnare short-cut a praticamente ogni comando del gioco, in modo da velocizzare un po' tutte le operazioni, e se questo vi pare poco aspettate di scontrarvi contro giocatori di multiplayer seri
Total Annihilation Kingdoms
Total Annihilation Kingdoms
Un gioco, dunque, di fascia alta, di quelli belli e divertenti, che non deluderà i fan del primo Total Annihilation, né gli appassionati degli strategici in tempo reale, con una meccanica di gioco appagante, un sonoro di buona fattura, con le riserve già espresse, e grafica assolutamente senza rivali. La campagna single player, nonostante la scelta narrativa non mi abbia convinto fino in fondo, è bella e intrigante, e soprattutto abbastanza lunga, e la struttura di gioco si presta ottimamente come supporto al multiplayer, potendo avvalersi anche di un supporto e uno sviluppo continuo.
Sembrerebbe il paradiso del giocatore, eppure le pecche che ho espresso in sede di recensione gli impediscono di imporsi come miglior gioco sulla piazza. Riassumendo, i difetti di TAK sono alcune scelte strutturali discutibili, in primis le risorse illimitate e il limite di unità costruibili, alcune ingenuità come l'impossibilità di fare cancelli verticali, e soprattutto una pesantezza molto penalizzante dell'engine di gioco, che forza ad utilizzare macchine piuttosto potenti o a limitare la qualità grafica. Tutto ciò mina a mio avviso un po' la giocabilità, ma a meno che non riteniate di non riuscire a scendere a compromessi con questi problemi, TAK è un prodotto consigliatissimo, bello, vario e divertente, la scelta giusta per gli appassionati, se poi riuscirà a sostituire nel vostro cuore il caro vecchio Starcraft è questione di gusti.
Sembrerebbe il paradiso del giocatore, eppure le pecche che ho espresso in sede di recensione gli impediscono di imporsi come miglior gioco sulla piazza. Riassumendo, i difetti di TAK sono alcune scelte strutturali discutibili, in primis le risorse illimitate e il limite di unità costruibili, alcune ingenuità come l'impossibilità di fare cancelli verticali, e soprattutto una pesantezza molto penalizzante dell'engine di gioco, che forza ad utilizzare macchine piuttosto potenti o a limitare la qualità grafica. Tutto ciò mina a mio avviso un po' la giocabilità, ma a meno che non riteniate di non riuscire a scendere a compromessi con questi problemi, TAK è un prodotto consigliatissimo, bello, vario e divertente, la scelta giusta per gli appassionati, se poi riuscirà a sostituire nel vostro cuore il caro vecchio Starcraft è questione di gusti.