Total War: Warhammer II - Rise of the Tomb Kings

Total War Warhammer II  Rise of the Tomb Kings

Quella di Total War è una saga che è riuscita egregiamente a evolversi nel corso del tempo, complice sicuramente all’estro di Creative Assembly nel riuscire a spostare, almeno per qualche capitolo, il focus storico verso lidi piacevolmente più fantasy.

Total War: Warhammer dal canto suo ha provveduto a mantenere nel complesso la formula vincente utilizzata in tutto il resto del brand, mentre Warhammer II ha avuto il pregio di regalarci uno scopo diverso dalla “semplice” conquista totale.

Fino a oggi diversi popoli si sono contesi la supremazia sul Vortice, ma sapevamo fin dall’inizio che presto gli sviluppatori avrebbero inserito nuove fazioni pronte a competersi l’egemonia sulla magia del mondo. In questo panorama in continua lotta emergono quest’oggi i Re dei Sepolcri, una delle popolazioni non-morte famose nel wargame per la loro somiglianza agli antichi Egizi.

CACCIA AL POTERE

Esisteva un tempo in cui l’antico regno di Nehekhara era l’apice della civiltà umana. I luoghi di quelle terre accoglievano città grandiose e splendenti, simbolo di una forza capace di affermarsi sugli altri grazie al potere delle loro armate.

Purtroppo, però, durante il loro periodo di massimo splendore, il regno venne raso al suolo da uno dei suoi stessi figli: Nagash il Maledetto. Covato come una serpe in seno, diventò uno dei più colti sacerdoti di Khemri, ma la sua sete di potere lo condusse verso un cammino tenebroso che, ben presto, lo trasformò nel primo necromante.  

La sua ascensione come potente lich decretò la fine del regno, ma gli uomini caduti durante quelle terribili guerre risorsero come esseri immortali, pronti a perpetrare il loro culto fino alla fine dei tempi. Tale sete di potere influenza infatti il focus della loro campagna che, a differenza di quella delle altre fazioni, si concentra sulla ricerca dei segreti celati all’interno della Piramide Nera di Nagash.

Per ottenere il dominio su tutto il creato, i Re dei Sepolcri sono alla ricerca di cinque dei nove libri di Nagash, creduti sperduti nel mondo fino all’arrivo della cometa del presagio. Questo espediente permette dunque ai giocatori di vivere una campagna meno sfiancante di quella degli altri, considerato soprattutto il continuo spawn di unità avversarie durante i rituali di sblocco, ma non certo meno impegnativa.

La ricerca dei cinque libri ci condurrà verso luoghi distanti dal nostro seminato, chiaramente occupati da avversari pronti a tutto pur di non lasciarci il nostro oggetto del desiderio. Giocare con i Re dei Sepolcri non è però un’impresa facile da padroneggiare, se non altro perché la loro economia e lo sblocco delle unità/strutture più potenti avviene per mezzo dei Vasi Canopi, una risorsa personalizzata reperibile soltanto alla fine degli scontri o, più lentamente, a seconda del numero di eroi che avranno selezionato il talento dedicato nello skill-tree.

Questa variazione al tema utilizzato per le altre fazioni spinge il giocatore a calcolare molto attentamente ogni passo, anche perché ogni lord selezionabile a inizio campagna resterà solo almeno per una ventina di turni, vista l’impossibilità di reclutarne altri fino allo sblocco della tecnologia dedicata.

Un altro aspetto interessante che differenzia il gameplay della fazione è la costruzione degli oggetti magici. I Vasi Canopi regalano diverse soddisfazioni nelle parti più avanzate della campagna, a patto però che il giocatore abbia occupato degli insediamenti in cui è possibile reperire delle risorse commerciali.

Total War: Warhammer II - Rise of the Tomb Kings

CHI VA PIANO

Come accennato poc’anzi i Re dei Sepolcri improntano un gameplay molto più lento e ragionato, coadiuvato dal fatto che l’albero delle tecnologie, seguito dall’arruolamento di alcune unità nell’esercito, richiedono diversi turni per sbloccare armate e/o oggetti più forti.

Una volta aperto il pannello dedicato ci si accorge subito che il tutto viene suddiviso in ordine dinastico, fondamentalmente seguendo un’idea di riscoperta dove il giocatore, a seconda del suo stile di gioco, decide di fare riferimento a una particolare dinastia al fine di ottenere bonus riservati ad alcune unità, piuttosto che ad altre.

Le unità più potenti possono essere richiamate per un quantitativo ridotto di volte. Tale fattore, unito alle mire espansionistiche del vostro impero, può essere incrementato solo costruendo particolari edifici militari. Fortunatamente, però, il pregio degli eserciti non-morti è che non incidono negativamente sulla vostra economia, dato che non presentano alcun costo di mantenimento o reclutamento.

Purtroppo, questo grandissimo aiuto sulla gestione dell’esercito non migliora di molto l’economia della nostra fazione, motivo per cui saremo spinti necessariamente a ricercare lo scontro nei confronti degli eserciti adiacenti ai nostri territori, cercando al contempo qualche tesoro al fine di ottenere preziose monete d’oro da aggiungere ai nostri forzieri.

Anche il reclutamento degli eroi segue le dinamiche dell’albero tecnologico, ma il consiglio che vogliamo offrirvi è quello di iniziare la campagna avendo le idee ben chiare non solo sul Lord iniziale selezionabile, tra i quattro disponibili, ma anche sulle unità speciali che andrete a potenziare per prime. Seguire una strategia risulterà la moneta vincente per cercare di portare a casa la campagna, anche perchè ogni eroe regala interessanti potenziamenti passivi alle unità dell'esercito in cui viene accorpato.

I Necrotetti, per esempio, regalano ottimi bonus combattivi ai costrutti come Ushabti o Ierotitani, mentre al contrario un Sacerdote Liche risulterà utile durante le battaglie in tempo reale al fine di scatenare potenti magie di Maledizione.

Total War: Warhammer II - Rise of the Tomb Kings

Total War: Warhammer II - Rise of the Tomb Kings
9

Voto

Redazione

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Total War: Warhammer II - Rise of the Tomb Kings

Il pacchetto Rise of the Tomb King dimostra come Creative Assembly abbia la sincera voglia di mettersi in gioco. Questo nuovo esercito promette grosse soddisfazioni ai giocatori più intrepidi, complice un sistema completamente rinnovato di reperimento oggetti magici, che va a sommarsi con la gestione dell’esercito non più legata soltanto alle dinamiche di reclutamento e mantenimento. Per gli amanti di Total War: Warhammer II, questo DLC rappresenta un ottimo inizio che speriamo venga replicato, con altre nuove meccaniche, sull’arrivo di nuove fazioni. Consigliatissimo!

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