Toukiden: The Age of Demons
I Mitama non sono altro che le anime degli eroi del passato assorbite dagli Oni, le quali si metteranno al nostro servizio una volta liberate. A seconda dell'arma potremo equipaggiarne uno, due o tre, e ciascuno di essi ci fornirà bonus di varia natura. Solo il primo (il principale) però ci garantirà anche 4 poteri, dall'utilizzo limitato e spesso dai lunghi tempi di ricarica: ciò non di meno, saranno abilità estremamente utili soprattutto negli scontri boss. A differenza del nostro personaggio, inoltre, i Mitama guadagneranno esperienza con l'uso (o spendendo denaro), offrendo volta per volta nuovi bonus da sostituire ai precedenti.
Chiude la parata dei controlli “l'occhio della verità”: un'abilità speciale che permette di individuare oggetti nascosti nella mappa, nonché le condizioni di salute (leggasi “barra della vita”) dei mostri o di ciascuna parte di essi. I boss, infatti, hanno la caratteristica che ciascuna delle loro parti, come arti, corna, creste, code e così via, possano essere amputate se colpite ripetutamente. Il mostro le sostituirà con altre “fantasma”, ma la mutilazione ridurrà alcune delle sue capacità in battaglia, oltre ad offrirci un nuovo cadavere da “purificare”.
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Dal punto di vista tecnico, sebbene da noi Europei giunga solo la versione PS Vita, il gioco lascia trasparire un'ombra del fatto che in madrepatria sia stato concepito anche per PSP, il ché ha imposto determinati compromessi. Le singole parti delle mappe non sono particolarmente estese e all'interno della singola “era” si ha un po' la sensazione di ripetitività; sensazione che però viene meno nel momento in cui ci si sofferma sulla cura ed il dettaglio dei fondali, i quali invece denotano tutta la qualità di cui é capace PS Vita. Ottimo anche lo studio dei modelli e delle animazioni, sebbene coi Boss capiti talvolta di assistere a compenetrazioni - più che altro per salvaguardare il gameplay da “blocchi” imprevisti.
Ottimo invece lo studio dei PNG come aspetto, pose, movenze ed art work; parimenti ottimi gli art work dei Mitama. Dal punto di vista del sonoro, il gioco offre un parco-musiche perfettamente adatte all'ambientazione, sufficientemente gradevoli e varie da non diventare mai invadenti. Ottimi i doppiaggi, per i quali si é scelto di preservare le voci originali Giapponesi; tutti i testi sono disponibili esclusivamente in lingua Inglese.
Toukiden ha una curva d'apprendimento molto morbida: non facciamo segreto del fatto che durante le prime fasi di gioco, diciamo i due capitoli che trovate anche nella Demo, abbiamo avuto più volte la sensazione di trovarci al cospetto di un gioco “Facile”. Progredendo nell'avventura però le cose tendono in seguito a farsi più serie, già dal terzo capitolo; il motivo é semplice: i mostri tendono a diventare più forti, mentre i PNG restano sempre uguali; inoltre, le missioni di trama tendono a “bloccare” i gregari da portare in battaglia. Insomma: la responsabilità si sposta progressivamente sempre più sulle spalle del giocatore.
Il gioco comunque fa di tutto per non “lasciarci soli”: i PNG sono personaggi a tutto tondo, con la loro storia, le loro relazioni, i loro segreti ed un fattore di “affinità” da far crescere per sbloccare dialoghi o commissioni particolari. La trama ruota sempre intorno ad Utakata ed alle battaglie contro gli Oni, ma riesce a spaziare su vari argomenti e a offrire anche interessanti retroscena. A differenza di altri giochi dello stesso genere, inoltre, non vi capiterà quasi mai di scendere in campo totalmente da soli.
E' addirittura possibile portare i PNG in battaglia in multiplayer, sebbene naturalmente in questo caso siano molto meno rilevanti. La modalità é disponibile sia ad Hoc sia tramite internet: abbiamo notato che il gioco da primaria importanza alla posizione dei nemici, cosicché anche in caso di “lag” tra i giocatori non si corre il rischio di essere colpiti da un nemico invisibile (in pratica, potrà capitarvi di vedere un altro giocatore “nel posto sbagliato”, ma mai un mostro).
In conclusione, Toukiden ha dimostrato di essere un gioco che, pur non discostandosi troppo dal filone classico degli hunter-games, possiede indubbiamente una propria identità e un proprio stile specifico. Questo vale sia per i combattimenti, molto dinamici e con un sistema piuttosto vario, sia per la trama e l'ambientazione, curate e appassionanti. Con la possibilità di svolgere più volte le missioni in cerca di tesori extra e di potersi dedicare al multiplayer ovunque arrivi la connessione wi-fi, il gioco é pronto a regalare parecchie ore sia al giocatore singolo sia all'amante delle avventure di gruppo.
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Chiude la parata dei controlli “l'occhio della verità”: un'abilità speciale che permette di individuare oggetti nascosti nella mappa, nonché le condizioni di salute (leggasi “barra della vita”) dei mostri o di ciascuna parte di essi. I boss, infatti, hanno la caratteristica che ciascuna delle loro parti, come arti, corna, creste, code e così via, possano essere amputate se colpite ripetutamente. Il mostro le sostituirà con altre “fantasma”, ma la mutilazione ridurrà alcune delle sue capacità in battaglia, oltre ad offrirci un nuovo cadavere da “purificare”.
Dal punto di vista tecnico, sebbene da noi Europei giunga solo la versione PS Vita, il gioco lascia trasparire un'ombra del fatto che in madrepatria sia stato concepito anche per PSP, il ché ha imposto determinati compromessi. Le singole parti delle mappe non sono particolarmente estese e all'interno della singola “era” si ha un po' la sensazione di ripetitività; sensazione che però viene meno nel momento in cui ci si sofferma sulla cura ed il dettaglio dei fondali, i quali invece denotano tutta la qualità di cui é capace PS Vita. Ottimo anche lo studio dei modelli e delle animazioni, sebbene coi Boss capiti talvolta di assistere a compenetrazioni - più che altro per salvaguardare il gameplay da “blocchi” imprevisti.
Ottimo invece lo studio dei PNG come aspetto, pose, movenze ed art work; parimenti ottimi gli art work dei Mitama. Dal punto di vista del sonoro, il gioco offre un parco-musiche perfettamente adatte all'ambientazione, sufficientemente gradevoli e varie da non diventare mai invadenti. Ottimi i doppiaggi, per i quali si é scelto di preservare le voci originali Giapponesi; tutti i testi sono disponibili esclusivamente in lingua Inglese.
Toukiden ha una curva d'apprendimento molto morbida: non facciamo segreto del fatto che durante le prime fasi di gioco, diciamo i due capitoli che trovate anche nella Demo, abbiamo avuto più volte la sensazione di trovarci al cospetto di un gioco “Facile”. Progredendo nell'avventura però le cose tendono in seguito a farsi più serie, già dal terzo capitolo; il motivo é semplice: i mostri tendono a diventare più forti, mentre i PNG restano sempre uguali; inoltre, le missioni di trama tendono a “bloccare” i gregari da portare in battaglia. Insomma: la responsabilità si sposta progressivamente sempre più sulle spalle del giocatore.
Il gioco comunque fa di tutto per non “lasciarci soli”: i PNG sono personaggi a tutto tondo, con la loro storia, le loro relazioni, i loro segreti ed un fattore di “affinità” da far crescere per sbloccare dialoghi o commissioni particolari. La trama ruota sempre intorno ad Utakata ed alle battaglie contro gli Oni, ma riesce a spaziare su vari argomenti e a offrire anche interessanti retroscena. A differenza di altri giochi dello stesso genere, inoltre, non vi capiterà quasi mai di scendere in campo totalmente da soli.
E' addirittura possibile portare i PNG in battaglia in multiplayer, sebbene naturalmente in questo caso siano molto meno rilevanti. La modalità é disponibile sia ad Hoc sia tramite internet: abbiamo notato che il gioco da primaria importanza alla posizione dei nemici, cosicché anche in caso di “lag” tra i giocatori non si corre il rischio di essere colpiti da un nemico invisibile (in pratica, potrà capitarvi di vedere un altro giocatore “nel posto sbagliato”, ma mai un mostro).
In conclusione, Toukiden ha dimostrato di essere un gioco che, pur non discostandosi troppo dal filone classico degli hunter-games, possiede indubbiamente una propria identità e un proprio stile specifico. Questo vale sia per i combattimenti, molto dinamici e con un sistema piuttosto vario, sia per la trama e l'ambientazione, curate e appassionanti. Con la possibilità di svolgere più volte le missioni in cerca di tesori extra e di potersi dedicare al multiplayer ovunque arrivi la connessione wi-fi, il gioco é pronto a regalare parecchie ore sia al giocatore singolo sia all'amante delle avventure di gruppo.
Toukiden: The Age of Demons
8
Voto
Redazione
Toukiden: The Age of Demons
Toukiden é un gioco dal concept classico ma dall'identità peculiare, che ha nella storia, nell'ambientazione e nell'impostazione particolarmente action del gameplay i suoi punti di forza. La scelta di realizzarlo su piattaforme differenti ha portato a dei sacrifici sotto l'aspetto tecnico, e nelle prime fasi il gioco é certamente piuttosto facile, ma nel complesso un lavoro che non mancherà di soddisfare gli appassionati.