Toy Story 2

di Redazione Gamesurf
Con impeccabile puntualità temporale la Disney tira fuori dal cilindro magico lo stock di titoli videoludici sulla scia della relativa pellicola cinematografica in circolazione. Dopo aver scomodato sirenette, eroi mitologici, eroi della giungla, canoniche principesse e piccoli esserini verdi in A Bug's Life, é finalmente giunto il momento di trasporre lo Space Ranger Buzz e il suo amico yankee Wody, pronti per combinarne delle belle, animati magistralmente da un team d'eccezione: la Pixar. Al panorama popolato da tie-in che sbocca favorevolmente su Playstation, ampliato sempre più nel corso del tempo da titoli cinematografici propedeutici alle conversioni ludiche e, magari, in formato DVD (leggi i vari Tarzan, Hercules, Mulan ecc...), si affaccia parallelamente il gioiellino portatile di casa Nintendo, di recente entrato in un mondo fatto di colori e possibili sfumature

Un ripasso per coloro che hanno saltato a pié pari l'appuntamento con il cinema vede semplici e classiche informazioni: un amicizia tra due giocattoli, Buzz per l'appunto e Woody, un simpatico e anacronistico cowboy che popola una cameretta costellata da giocattoli "moderni" ed aggiornati agli anni in cui si svolge la scena. C'é da sapere che il cowboy in questione cade tristemente nelle mani di un collezionista mercenario, intenzionato a vendere in Giappone il simpatico pupazzo, per ricavarne un gruzzolo non indifferente. A questo punto entra in gioco Buzz lo Space Ranger: portare a salvezza il nostro compagno é cosa di primaria importanza, dovendo fare tuttavia i conti con un mondo magicamente animato che non ci agevolerà del tutto
A complicare ulteriormente le cose interviene un tale Zurg, improbabile signore del male, il quale disseminerà nei mondi da esplorare bande di balordi scagnozzi che tenteranno di ostacolarci in ogni modo. Lo schema di gioco, rigorosamente platform bidimensionale, come da copione, é piuttosto semplice e lineare, almeno in questa versione per GameBoy. Una volta prese le dovute misure con il sistema di controllo e con salti ed atterraggi da sedie, armadi o ripiani, converrà sperimentare ciò che madre natura ci ha fornito per la stretta sopravvivenza: un laser per cuocere a puntino i nemici e un bel paio di alette laterali per planare nel migliore dei modi da alture