Transformers: Rise of the Dark Spark

Transformers Rise of the Dark Spark
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Grazie ai ragazzi di High Moon Studios, la serie videoludica dedicata a Transformers - i famosi robottoni di Hasbro - ha vissuto una vera e propria seconda giovinezza. I prodotti a loro dedicati erano giochi sicuramente non perfetti, ma divertenti, in grado di trasmettere pienamente ai fan lo spirito della serie.

Il passaggio di consegne ad Edge of Reality, ci ha fatto quindi temere un ridimensionamento del franchise. Dopo mesi di domande e preoccupazioni abbiamo finalmente avuto modo di giocare Transformers: Rise of the Dark Spark, e in questa recensione vi raccontiamo il nostro punto di vista.

Robottoni indietro nel tempo



La storia di Transformers: Rise of the Dark Spark mischia elementi presi dall'imminente quarta pellicola cinematografica, ad altri tratti direttamente dai modelli e dall'universo creato da High Moon Studio. Attraverso una serie di escamotage narrativi, ci troveremo così a combattere sia sulla terra che sul famoso pianeta di Cybertron, terra natia dei Trasformers e da sempre teatro di avvincenti combattimenti tra Autobot e Decepticon.

Transformers: Rise of the Dark Spark


Sebbene la storia non sia in grado di regalare fortissimi emozioni sotto l'aspetto puramente narrativo, dobbiamo fare un forte distinguo tra alcuni elementi riusciti e altri terribilmente falliti. L'esperienza del giocatore é infatti paragonabile a quella di un giro sulle montagne russe, con lente salite che fanno presagire a qualcosa di positivo in termini di gameplay ed immersione, ad a vertiginose discese in cui level design e componenti tecnici toccano livelli preoccupanti per una console next gen.

Il gioco, per tutta la sua durata, vive di questi contrasti. Da un parte abbiamo scenari in cui l' interazione é molto alta, con uno sviluppo dell'ambiente sia in orizzontale quanto in verticale. Proprio in questi passaggi il level design sembra quasi giustificare la necessita di utilizzare entrambe le trasformazioni dei robot, con addirittura alcuni passaggi, come quelli in cui utilizziamo Shockwave o Grimlock, a tratti anche esaltanti.

Purtroppo però il tutto é alternato da sezioni (ci riferiamo a quelle sulla terra) totalmente prive di mordente non solo per la struttura del livello, ma proprio in termini di gameplay. Un vero peccato, anche perché la fase di shooting puro, non é comunque totalmente da buttare via. Ogni Trasformers avrà un'arma principale ed una secondaria, al quale potremo associare delle tipologie differenti di granate e una serie di perk che potremo consumare nel momento che riteniamo più opportuno.

Per stimolare ulteriormente la curiosità del giocatore, gli sviluppatori hanno anche inserito l'ormai consueta possibilità di vivere la storia sia dalla parte dei buoni che dei cattivi, ma soprattutto una serie di compiti secondari e collezionabili da raccogliere/distruggere che, sulla carta, dovrebbero aumetare la longevità del prodotto.

Transformers: Rise of the Dark Spark


Portare a compimento queste side quest, ci sbloccherà una serie di casse che al loro interno conterranno nuovi personaggi, perk e power up da usare sia nella campagna singolo giocatore, ma soprattutto nella modalità cooperativa.

Il tutto però si va ad infrange su un'intelligenza artificiale decisamente mal calibrata. Se a livello facile il gioco risulta fin troppo scorrevole, già a livello normale il tasso di sfida sale vertiginosamente verso l'alto (pensate a difficile!) portando un po di frustrazione in questi giocatori che vogliono un tasso di sfida accettabile ma comunque non esageratamente impegnativo.

Morire, inoltre, vorrà dire ripartire da un checkpoint, non sempre posizionati in maniera perfetta e tante volte dovremo ripercorre parti di livello già superate, per tornare a dove ci eravamo bloccati o dove eravamo stati uccisi.

Purtroppo per i fan, i pochi momenti esaltanti potrebbero non bastare a giustificare una struttura di gioco che trasuda superficialità da tutti i pori. A conferma di queste parole vi é il taglio totale della modalità multigiocatore del titolo, lasciando come esperienza post campagna singolo giocatore (scordatevi la cooperativa) la sola variante Escalation. Questa modalità collaborativa, già vista in altri capitoli del recente passato, non aggiunge nessun tipo di novità alla formula, ma viene semplicemente riproposta dal team di sviluppo ai giocatori. Un'ulteriore caduta di stile da parte degli sviluppatori di Edge of Reality.

Gotham e Oltre


Questa é la next gen?



Se sotto l'aspetto prettamente ludico i problemi alternano, a sprazzi, qualche elemento positivo, sotto l'aspetto meramente tecnico ci troviamo davanti ad un prodotto davvero basso in termini qualitativi.

I ragazzi di Edge of Reality, costretti probabilmente al lavoro su più piattaforme contemporaneamente, non sono riusciti a creare un prodotto visivamente all'altezza non solo di PS4, ma in parte anche delle console della precedente generazione.

Avendo avuto modo di giocatore su PS4, ci siamo trovati davanti ad un gioco che ci ha quasi stupito (in senso, purtroppo, negativo!). La mole poligonale é veramente esigua, il level design basilare, e la presenza di luci ed effetti particellari é praticamente pari a zero. Tolti i modelli degli autobots e dei decepticons, non c'é niente che faccia pensare ad un prodotto next gen.

Inoltre, é capitato più di una volta che durante le battute iniziali del livello, le texture venissero caricate in palese ritardo. Come se non bastasse, in qualche occasione abbiamo subito bug - per colpa di eventi che non si sono verificati - che ci hanno costretto a ricaricare il checkpoint del gioco.
vimager2, 3, 4

A salvarsi sotto l'aspetto meramente tecnico é solamente il comparto audio con un convincente doppiaggio in lingua inglese - sono presenti i sottotitoli in lingua italiana - e una campionatura dei suoni tutto sommato onesta.

Insomma, Trasformers: Rise of the Dark Spark é un prodotto che non é stato minimamente curato nella fase finale dello sviluppo. Un progetto su cui probabilmente Activision stessa non ha creduto fino in fondo, viste anche le mosse attuate sul team di sviluppo. Quello che rimane é un prodotto che fa fare un tremendo passo indietro al franchise, ma soprattutto fa esordire nel peggior modo possibile i Trasformers sulla next gen. Se proprio non potete fare a meno di vivere in prima persona le avventure di questi robot, puntate sulla versione old gen, magari al primo calo di prezzo.
Transformers: Rise of the Dark Spark
4

Voto

Redazione

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Transformers: Rise of the Dark Spark

Transformers: Rise of the Dark Spark é la testimonianza concreta di come Activision non abbiamo più voglia/intenzione di puntare sul franchise dei robottoni di Hasbro. Tutto quello che di buono era stato costruito con sudore e fatica da High Moon Studio, é stato distrutto dai ragazzi di Edge of Reality con uno sviluppo superficiale e poco curato anche negli elementi macroscopici. Si poteva fare di più? sicuramente si.