Trials Fusion

di Massimiliano Pacchiano
Pronti a sgasare, saltare per decine di metri e cadere rovinosamente al suolo anche su Ps4? Ebbene si, Trials sbarca sulle console di nuova generazione e lo fa in grande stile. Ma soprattutto possiamo fianlmente giocarlo anche su una console Sony, ora che il team di sviluppo RedLynx non é più sotto contratto con Microsoft. La francese Ubisoft non si fa certo pregare quando si tratta di pubblicare titoli multipiattaforma, e questo nuovo Trials Fusion é disponibile su Pc, Ps4 (le due versioni migliori, con una risoluzione a 1080p) Xbox One (800p al lancio, 900p dichiarati tramite patch) e Xbox 360 (fanalino di coda con 600p, ma mantiene la totale fluidità a 60fps). Insomma, scegliete pure liberamente quale sarà il vostro strumento di tortura e piacere digitale.

La storia di Trials in quanto videogioco é lunga e costellata di successi: non tutti sanno infatti che la primissima versione di 14 anni fa era un semplice (e divertentissimo) giochino da browser programmato in JavaScript, che poi si evolse in successive versioni estese, seguiti in flash ed infine approdò su Xbox 360 divenendo totalmente poligonale nel 2009. Il salto successivo fu Trials Evolution, che aggiungeva ambientazioni mozzafiato e set pieces spettacolari (leggi: durante i percorsi accadeva di tutto e crollava il mondo), cose che ovviamente sono presenti anche in Fusion. La formula di gioco tuttavia é rimasta sempre immediata e semplicissima, unita ad una difficoltà di fondo che contribuiva a rendere il gioco appassionante ed assuefacente.



In sostanza nei panni di uno spericolato (ed un po' idiota) motociclista dovremo affrontare dei percorsi di trial che vanno dal canonico all'assurdo andante. Dovremo destreggiarci tra salite, ostacoli, salti ed acrobazie utilizzando solamente freno, acceleratore e.. il peso del motociclista stesso: spostandolo in avanti ed indietro sulla sella (che in realtà non si usa mai) dovremo controbilanciare i movimenti della moto per non finire a gambe all'aria, grazie ad un motore fisico ipersensibile. La fisica infatti é decisamente assurda ed esagerata, ma ciò é studiato appositamente per rendere il gioco più divertente e spettacolare possibile. Vedere il nostro eroe centauro (o meglio fantoccio) che si fa male nei modi più assurdi é piuttosto divertente, e ciò va a mitigare la frustrazione data dal compiere errori. In nome dell'ottimo game design, il “fattore incazzatura” é ulteriormente diminuito dai numerosi checkpoint sparsi nei percorsi e dalla possibilità di ripartire all'istante dopo un errore. Ovviamente i primi percorsi sono molto facili, ma avanzando si faranno sempre più complicati da superare e sarà davvero dura riuscire a finirli ottenendo la valutazione migliore, requisito necessario per sbloccare le ambientazioni avanzate.

Trials Fusion mantiene quindi tutti pregi delle precedenti versioni, ma ci delizia con ottime aggiunte quali gli obbiettivi specifici per ciascun percorso (i quali aumenteranno la nostra esperienza e ci faranno sbloccare roba) nonché circa 50 nuovi percorsi di difficoltà crescente e dall'accattivante ambientazione pseudofutustica. Non a caso appena avviato il gioco verremo accolti da un'esplosiva title track stile anni '80 che recita “Welcome to the future: Man, machine, the Fusion.. Lightyears ahead of Evolution”. A parte il divertente riferimento al titolo del precedente gioco, buona parte dell'ambientazione sembra ricalcare quello stile retro-futurista anni'80 che sta tornando di moda, come già visto nel fantastico Far Cry Blood Dragon. Questo farà certamente felici tanto i figli di quell'epoca (come il sottoscritto) quanto le orde di giovanissimi hipster che fanno finta di esserci stati davvero.



Tra le altre aggiunte abbiamo degli obbiettivi specifici per ogni livello, 6 percorsi a quattro corsie per il multiplayer (solo locale al momento), un nuovo, ottimo editor per creare tracciati (con ovviamente la possibilità di confrontarsi su di essi grazie alle classifiche online). Segnaliamo che, nonostante il gioco non sia ancora uscito al momento in cui scriviamo, sono già presenti quasi 80 percorsi creati dai redattori internazionali e da coloro che hanno avuto accesso al review code. Contiamo sul fatto che entro un paio di mesi ce ne saranno a migliaia, rendendo il gioco praticamente infinito. Ovviamente sono anche state annunciate delle future espansioni con nuovi tracciati, ambientazioni ed elementi per l'editor, ed é già possibile acquistare il season pass. Purtroppo un paio di modalità avanzate non sono ancora disponibili in quanto legate all'account Uplay (il quale verrà attivato all'uscita ufficiale) ma dalle icone possiamo ipotizzare che una delle due abbia a che fare con la modifica genetica del personaggio o il suo potenziamento.

Tecnicamente parlando, il gioco sfoggia ottimo dettaglio, colori vividi ed illuminazione eccellente. Il tutto gira a 1080p, con 60 fotogrammi al secondo granitici, i quali assicurano un'esperienza di gioco estremamente fluida e dettagliata. I set-pieces sono spettacolari: nonostante gli effetti particellari migliorabili riescono a sorprendere piacevolmente il giocatore, talvolta anche distraendolo dall'azione di gioco. Globalmente possiamo dire che la grafica é davvero ottima e l'unica vera pecca risiede nello streaming delle texture non sempre fulmineo, cosa che da adito ad alcuni istanti in cui scorgeremo superfici a bassa risoluzione venir poi sostituiti da quelli a dettaglio pieno.
Il sonoro svolge ottimamente il proprio dovere, con effetti adeguati, musiche esaltanti ed alcuni voci piuttosto buffe a fare da contorno. D'altronde un gioco in cui il pilota fa sempre e costantemente una brutta fine (anche quando vince) non può prendersi certo sul serio.