Trinity Trigger, la recensione del nuovo action rpg!

Trinity Trigger la recensione del nuovo action rpg

Trinity Trigger: tra Diablo e Legend of Mana

Guerrieri giganti votati al caos contrapposti ad altri enormi lottatori seguaci dell'ordine, un mondo che vive nell'equilibrio creato dalla loro lotta secolare e ovviamente un normalissimo ragazzo che dall'oggi al domani scopre di avere un ruolo importantissimo in quello che sarà il futuro del mondo. Si, abbiamo appena elencato alcuni degli stereotipi più utilizzati dalla narrazione giapponese di anime, manga e videogiochi. Ancora si, il gioco che andremo ad analizzare oggi rientra alla perfezione nei canoni di cui sopra, ma non significa che vada semplicemente etichettato come ennesimo titolo "fotocopia" di una lunga schiera. Stiamo parlando della nuova fatica del team FuRyu (Monark, Crystar, The Caligula Effect tra le loro opere) e se siete curiosi di capire meglio cosa bolle in pentola continuate a leggere queste righe e siate i benvenuti nella recensione di Trinity Trigger!

Trinity Trigger è un action RPG dalle meccaniche hack&slash che propone un gameplay classico unito a un'atmosfera quanto mai "fresca". Sin da subito salta alla vista del giocatore una direzione artistica estremamente "nippo-youg", con una grafica coloratissima che strizza l'occhio al super deformed, unita a una colonna sonora di tutto rispetto che anche nei momenti più cupi della storia (per quanto mai drammatici) offre una piacevole polifonia tra archi, pianoforti, xilofoni e via dicendo. Ci vuole davvero poco a farsi catturare dall'aspetto di Trinity Trigger, non tanto per chissà quale qualità, ma per un mix accattivante di scelte visive. Abbiamo testato il gioco su PlayStation 5, ma va detto che quanto visto non dovrebbe avere alcun problema a girare anche su PlayStation 4 e Nintendo Switch, dove immaginiamo possa più che altro offrire caricamenti un po’ più lunghi. Segnaliamo la presenza anche di una edizione per  PC dove comunque i requisiti minimi sono decisamente bassi. Tutto questo per dire che, a prescindere dal gameplay, dalla trama e quant’altro, la direzione artistica è il fattore che attira subito l’attenzione, fermo restando che stiamo parlando di un prodotto palesemente low budget, fattore notabile anche dal fatto che manca una traduzione italiana: ci si dovrà affidare alla lingua inglese o quella giapponese, sia nello scritto che nel parlato.

Trinity Trigger, la recensione del nuovo action rpg!
Non mancano le classiche ambientazioni del genere

Tanto divertimento senza troppe pretese

Come avrete ben capito sin dalle prime righe dell'articolo, la trama di Trinity Trigger non è nulla di trascendentale, ma prende a piene mani da quanto abbiamo già visto e giocato dagli albori della storia del videogame. Il nostro protagonista si chiama Cyan, vive una vita tranquilla sino a quando scopre di far parte delle schiere dei guerrieri del caos e che il suo futuro è già scritto tra le righe del destino. Cyan però non vuole arrendersi a quella che sembra essere l’evidenza e inizierà una grande avventura in giro per il mondo in compagnia di Elise e Zantis, anche loro con un ruolo importante da svolgere. I tre non sono però da soli, perché ognuno di loro è perennemente accompagnato da un Trigger, una creaturina all’apparenza coccolosa, ma dotata di un grandissimo potere. I Trigger possono infatti trasformarsi in letali armi utilizzabili dai loro compagni. Ogni Trigger può assumere le fattezze di ben otto armi differenti, ognuna con le proprie caratteristiche e con utilizzi unici distinti. Con queste ci dovremo lanciare in un sistema di gioco estremamente semplice dove dovremo raggiungere specifici obiettivi esplorando ambienti e dungeon combattendo tutti gli avversari che ci troveremo davanti. Tendenzialmente, in uno stile simile a Diablo, ma più semplificato, dovremo schivare e colpire, senza scordarci di sfruttare gli oggetti nel nostro inventario. Ogni arma ha a disposizione una combo formata da tre colpi che potremo scegliere tra un numero ridotto di opzioni, in modo da creare le combinazioni che preferiremo. Un tasto per schivare, uno per colpire e i restanti per scatenare le mosse segrete gestite in base all'energia accumulata: tutto secondo la tradizione che ben conosciamo.

Le sessioni di gioco a Trinity Trigger sono estremamente intuitive e chiunque può divertirsi a giocarci, anche per via di un livello di difficoltà abbastanza basso. Facendo un po’ di attenzione agli avversari non si fa fatica a procedere, rendendo il titolo del team FuRyu adatto al giocatore che vuole passare qualche ora di sano divertimento senza pensare troppo, con qualche semplice segreto da scoprire in ogni livello. Interessante la possibilità di giocare in co-op in tre a partire da un dato punto della trama, peccato che l'opzione sia disponibile solo in locale, visto che l'abbiamo trovata molto divertente e poterla replicare online sarebbe stato ottimo. Alla resa dei conti, Trinity Trigger è un titolo piacevole e divertente, ma dalle poche pretese: la trama è molto semplice, il mondo per quanto colorato è ben poco "vivo", tanto che parlare o non parlare ai personaggi secondari è praticamente inutile e i combattimenti già ripetitivi di base e di chiara ispirazione a titoli come Diablo e Legend of Mana (per citarne uno occidentale e uno orientale), spesso si svolgono in dungeon e aree molto simili tra loro. Sommando pro e contro e non dimenticando l'allettante prezzo di lancio, 49.90 euro, se siete alla ricerca di un hack&slash poco impegnativo e amate le ambientazioni in stile JRPG, Trinity Trigger è da tenere in ampia considerazione: potreste avere una gradita sorpresa!

Trinity Trigger, la recensione del nuovo action rpg!
Cara sorella, noi si va a menare la mani!

 

Trinity Trigger

Versione Testata: PS5

7.5

Voto

Redazione

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Trinity Trigger

Trinity Trigger non entrerà negli annali dei capolavori videoludici, ma senza alcun dubbio è un action RPG fresco e divertente, adatto a chiunque voglia rilassarsi senza troppe pretese. Il sistema di gioco hack&slash funziona, seppur senza troppi fronzoli e nonostante non abbia radici in un gameplay profondo come quello di Diablo. Il risultato è che comunque riesce a soddisfare i giocatori che possono lanciarsi in piacevoli avventure, seguendo una discreta trama dai chiari natali giapponesi. Tecnicamente nulla di incredibile, ma una direzione artistica accurata e ispirata riesce a conquistare il giocatore che non teme le ambientazioni fantasy nipponiche. Divertente, accattivante e presentato a prezzo scontato rispetto alle normali uscite al day one, Trinity Trigger è un titolo che preso senza troppe aspettative è un outsider che potrebbe conquistarvi.

 

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