Tunguska: Legend of Faith

di Redazione Gamesurf
QUANDO LA QUALITA' E' UN OPTIONAL
Oltre agli enigmi troverete nel gioco molti ostacoli letali che non vi lasceranno soli fino a quando non avrete affrontato e sconfitto un determinato nemico (di solito posto nelle dirette vicinanze), forzandovi comunque a combattere. La libertà d'azione é praticamente nulla: tutto segue un filo ben marcato da cui non ci si può slegare. Si entra nella nuova zona, si elimina il nemico, si passa l'ostacolo, si rivolve un enigma e si ripete da capo

I nemici in particolare sono molto poco ispirati e il più delle volte vi domanderete perché state combattendo contro una specie di rapper nell'oltretomba... che il Wu-Tang Clan sia giunto anche qui? Le ambientazioni varieranno quel tanto che basta per portarvi dal castello ad una fitta foresta, fino ad alcune caverne
A rovinare ulteriormente il tutto ci si mette una realizzazione tecnica che oscilla tra il penoso e il triste. La risoluzione dei personaggi é bassissima e in lontananza non riuscirete a capire se l'ammasso marrone che vi si sta avvicinando sia un orso, un uomo o un tartufo gigante. Oltre a questo le animazioni dei personaggi sono al meglio legnose e innaturali e il solo vederli combattere é una pena (la corsa di Jack poi é una vera opera di minimalismo videoludico)
Le inquadrature sono ben congeniate, ma poche, e Jack tende spesso ad allontanarsi troppo dallo schermo prima che la nuova zoomata lo riporti a dimensioni di visibilità accettabile: la stessa già citata tecnica di animazione tra una locazione e l'altra é implementata con una tale rozzìa da renderla veramente "brutta" a vedersi. Ciliegina sulla torta, la figura dello stesso Jack, così plastica e inespressiva di vincere la palma di personaggio più insulso degli ultimi mesi
Il sonoro tenta di risollevare le sorti del gioco con alcune musiche effettivamente ben realizzate (ma molto, molto monotone) ed effetti sonori nella media
La longevità di Tunguska, come se non bastasse, é fin troppo bassa e legata più che altro alla vostra pazienza piuttosto che all'effettiva durata del gioco: superare per l'ennesima volta lo stesso, noioso combattimento per essere poi tranciati nuovamente da una lama rotante da superare con tempismo (provateci voi con questi controlli e capirete cosa intendo) potrebbe essere davvero troppo anche per il giocatore meno esigente. Piuttosto ben fatta la traduzione in italiano del gioco, per quanto la base di testo in Tunguska sia minima.