Tunguska: Legend of Faith

di Redazione Gamesurf
Proseguendo nel gioco vi verranno messe a disposizione anche delle armi sul tema "Bruce Lee- Dalla Siberia in calore". Oltre alla parte di combattimento vi é ovviamente una parte riservata all'adventure. Gli indovinelli da risolvere all'interno del gioco sono diversi: alcuni sono semplicissimi, altri sono assolutamente privi di senso. Ma abbastanza ben calibrati per un gioco che non vuol essere né un picchiaduro, né un adventure puro. L'impostazione grafica a telecamere fisse, sebbene abbia indubbi risvolti scenografici, mostra tutti i suoi limiti, creando angoli ciechi e nascondendo spesso indizi importanti. L'interfaccia non si rivela certo innovativa ed é abbastanza limitante nella parte adventure. Quando trovate qualche oggetto particolare con cui poter interagire (anche le porte!), vi si apre una finestra fissa che inquadra l'oggetto e vi mette a disposizione il vostro inventario. L'aspetto grafico é abbastanza ben curato, con giochi di luce spesso indovinati, ma talvolta le textures appaiono grossolane, pur con una buona scheda grafica accelerata. L'animazione del personaggio quando corre lo fa rassomigliare ad uno di quei marine esaltati di film come "Gunny" o "Full Metal Jacket"

L'ambientazione é stata indubbiamente curata, forse più della trama e degli enigmi stessi, ma il ripetersi di corridoi vuoti diventa alla lunga frustrante. La musica é una lunga omelia che accompagna il nostro eroe negli infiniti corridoi del castello, dando un po' di spessore all'atmosfera. Il gioco é situato in una sorta di equilibrio metastabile fra un adventure abbastanza effimero ed un picchiaduro alla Virtua Fighter. Ma per ulteriori considerazioni vi rimando al commento!