Tunguska: Legend of Faith
di
Redazione Gamesurf
Proseguendo nel gioco vi verranno messe a disposizione anche delle armi sul tema "Bruce Lee- Dalla Siberia in calore". Oltre alla parte di combattimento vi é ovviamente una parte riservata all'adventure. Gli indovinelli da risolvere all'interno del gioco sono diversi: alcuni sono semplicissimi, altri sono assolutamente privi di senso. Ma abbastanza ben calibrati per un gioco che non vuol essere né un picchiaduro, né un adventure puro. L'impostazione grafica a telecamere fisse, sebbene abbia indubbi risvolti scenografici, mostra tutti i suoi limiti, creando angoli ciechi e nascondendo spesso indizi importanti. L'interfaccia non si rivela certo innovativa ed é abbastanza limitante nella parte adventure. Quando trovate qualche oggetto particolare con cui poter interagire (anche le porte!), vi si apre una finestra fissa che inquadra l'oggetto e vi mette a disposizione il vostro inventario. L'aspetto grafico é abbastanza ben curato, con giochi di luce spesso indovinati, ma talvolta le textures appaiono grossolane, pur con una buona scheda grafica accelerata. L'animazione del personaggio quando corre lo fa rassomigliare ad uno di quei marine esaltati di film come "Gunny" o "Full Metal Jacket"
L'ambientazione é stata indubbiamente curata, forse più della trama e degli enigmi stessi, ma il ripetersi di corridoi vuoti diventa alla lunga frustrante. La musica é una lunga omelia che accompagna il nostro eroe negli infiniti corridoi del castello, dando un po' di spessore all'atmosfera. Il gioco é situato in una sorta di equilibrio metastabile fra un adventure abbastanza effimero ed un picchiaduro alla Virtua Fighter. Ma per ulteriori considerazioni vi rimando al commento!
L'ambientazione é stata indubbiamente curata, forse più della trama e degli enigmi stessi, ma il ripetersi di corridoi vuoti diventa alla lunga frustrante. La musica é una lunga omelia che accompagna il nostro eroe negli infiniti corridoi del castello, dando un po' di spessore all'atmosfera. Il gioco é situato in una sorta di equilibrio metastabile fra un adventure abbastanza effimero ed un picchiaduro alla Virtua Fighter. Ma per ulteriori considerazioni vi rimando al commento!
Tunguska: Legend of Faith
5.5
Voto
Redazione
Tunguska: Legend of Faith
La prima volta che l'ho preso in mano credevo fosse il solito adventure alla Tomb Raider, ma poi dopo due o tre partite ho cambiato opinione. Certo, l'impostazione del gioco è molto simile, ma le caratteristiche di gioco sono molto diverse. La trama qui è molto, molto più lineare. In realtà il paragone più verosimile, con tutte le riserve del caso, che mi venga in mente è quello che Double Dragon (e se non sapete cos'è andate a studiare, piccole burbe informatiche!). Certo, quello era un 2d, mentre questo è un gioco che sfrutta le potenzialità delle macchine attuali per ricreare un mondo tridimensionale, ma il tipo di gioco sicuramente mi riporta alla mente le lunghe ore trascorse al bar (non esistevano ancora le sale giochi!). Non è male se preso così. Certo se avessi dovuto recensirlo come un adventure puro (cosa che in realtà avevo fatto...ehm...) lo avrei stroncato decisamente, mentre affrontandolo come una via di mezzo non è proprio da buttar via. La combinazione di picchiaduro ed adventure è abbastanza ben riuscita, ma certo non può soddisfare né il vero "avventuriero", né il vero smanettone da sala giochi alla continua ricerca di mosse speciali. Se rimpiangete le atmosfere e gli enigmi di Alone in The Dark, questo gioco certo non fa per voi, ma se amate i picchiaduro come Tekken & Co. ed un minimo di adventure, potreste anche fare uno sforzo e comprarvelo (ma non mi prendo responsabilità...io non l'avrei fatto!)