Turning Point: Fall of Liberty

Turning Point Fall of Liberty
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..."E se mia nonna avesse avuto le ruote..." . Piccolissima digressione popolare, prima di cimentarci nell'analisi dell'ultima ma non ultima fatica della Codemaster, quel "Turning Point" che, sulla carta, avrebbe dovuto segnare un punto di svolta nell'inflazionato mondo deglisparatutto in prima persona ma che, alla prova dei fatti, ha miseramente fallito il colpo. Vediamo perché.
"TP: FoL" é il classico esempio di come una idea fondamentalmente buona - per quanto inflazionata, non sempre riesca a tradursi automaticamente in un grande gioco. La premessa é, invero, piuttosto intrigante: senza Winston Churchill a chiamare a raduno le Forze Alleate, il regime nazista di Hitler si diffonde rapidamente in Africa ed in Europa, per poi sfociare negli Stati Uniti. Una sorta di timeline alternativa,quindi,che ha decretato il successo di molti film e molti libri sullo stesso filone ma, sfortunatamente, non di questo gioco.


Turning Point: Fall of Liberty, ci vede, all'inizio, nei panni di un carpentiere tutto preso a montare le travi di un grosso palazzo. Pochi secondi, e la temibile Luftwaffe (ovvero, la micidiale flotta aerea tedesca), inizia un bombardamento a tappeto della zona dove ci troviamo; inutile dire che saremo chiamati a scendere in tutta fretta dalle impalcature, per tentare, quanto meno, di salvare la pellaccia. Il fatto che il protagonista del gioco sia un carpentiere, e che si chiami Carson, sono de facto le uniche due cose che sapremo del nostro alter-ego. Come dire: non abbiamo tempo per sviluppare i personaggi, accontentatevi!
Così,mentre la storia si dipana molto lentamente e senza soluzione di continuità, per dovere di cronaca segnaliamo un paio di situazioni molto interessanti. Per esempio, proprio all'inizio saremo chiamati a sfuggire da un grattacielo in fiamme che si frantumerà sotto i nostri occhi ad ogni pié sospinto, regalando momenti di vero divertimento. Oppure, più o meno verso la metà, saremo chiamati a respingere una autentica orda di soldati nemici, in pieno stile Doom. Tuttavia, questi attimi di pura adrenalina, sono desolatamente l'eccezione e non la regola, in TP.
La verità é che, per la maggior parte del tempo, saremo chiamati a correre e sparare in cunicoli, corridoi e meandri del sottosuolo americano (e londinese,verso la fine). Le sessioni all'aperto sono poche, e comunque quasi irrilevanti ai fini dello svolgersi della trama.


Il combattimento non riesce a "sfondare", perché, fondamentalmente, siamo di fronte ad una brutta copia di quanto già visto nella serie di Call Of Duty. Si tratta di andare dal punto "A" al punto "B", massacrando in malo modo tutto quanto si veda a schermo, con un briciolo di interazione ambientale che si traduce in un semplice "apri la porta", "sali la scala" e alla via così. Inoltre, i programmatori non hanno svolto quello che si chiama un eccellente lavoro per quanto concerne il calcolo dei danni. Spesso infatti, un colpo alla testa o un colpo ad un mignolo sortiranno lo stesso, inutile effetto, così come sparare attraverso un vetro o un muro, che pare fin troppo spesso composto più di cartapesta che non di cemento e mattoni.
A questo, sommiamo una StupiditàArtificiale imbarazzante. I nostri avversari tenderanno a farsi uccidere senza tanti problemi e sarà molto, molto raro vederli abbozzare una qualsiasi strategia d'attacco; quando poi gli oggetti in movimento (che siano essi avversari, mongolfiere, aerei o quant'altro possa venirvi in mente) diverranno un numero considerevole, allora assisteremo ad un preoccupante calo del frame-rate, cosa che accade ancheinogni momento di "distruzione di massa" (cfr. un palazzo che crolla, un edificio che salta in aria, etc).
Se é vero che gli effetti sonori sono nella norma, vero punto di forza di TPé la colonna sonora, a tratti sublime. Musiche orchestrali perfettamente integrate nel(fanta)contesto storico che si sta vivendo, ci accompagneranno in pompa magnafino alla fine del gioco. Purtroppo,anche la migliore delle musiche non può nascondere texture slavate e un conteggio poligonale desolatamente basso,ma qualcuno ha detto che non si può avere tutto...Il gioco dura circa una decina di ore al massimo livello didifficoltà : la sezione multigiocatore vanta le classiche modalità, viste e straviste in decine di titoli affini.



Turning Point: Fall of Liberty
4.5

Voto

Redazione

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Turning Point: Fall of Liberty

Considerando un tema estremamente abusato quale é la Seconda Guerra Mondiale...considerando un'idea di base tutto sommato divertente,ma tutt'altro che innovativa...considerando il prezzo, nonché la realizzazione tecnica, ci sentiamo di consigliare questo gioco solo a chi vive di pane e sparatutto ambientati nella Seconda Guerra Mondiale, vera o immaginaria che essa sia.

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