UEFA Challenge
di
Vi sembra strano? E' quanto succede in Uefa Challenge, poi non dite che non vi avevamo avvertito..
COPPETTA DEL NONNINO
Il gioco Infogrames é letteralmente traboccante di modalità di gioco, esistono coppe predefinite, mini campionati europei, competizioni singole, possibilità di creare la propria lega/coppa preferita, decidere insomma qualsiasi parametro possa aumentare la personalizzazione del gioco. Il tutto, calato nell'ambiente sopra descritto risulta leggermente (giusto uno zinzino) inutile, ma tant'é..
I nomi dei giocatori ci sono, che poi siano quelli originali o meno poco conta. Sta di fatto che alcune squadre offrono delle rose "originali" anche se a tratti non complete (nella Juve manca quella riservucola di Del Piero, bazzecole) per probabili motivi di copyright, mentre in altre formazioni tutto é lasciato all'inventiva dei game designers... Ma il problema dei giochi di calcio non é mai stato questo (non, perlomeno, se il gioco vero e proprio era valevole)
In Uefa Challenge anche il sistema di controllo appare assolutamente inadeguato, tanto preparato quanto il sottoscritto in fisica quantistica applicata. Il sottoscritto non ha neanche finito le medie inferiori. Insomma, la risposta sul campo ai comandi impartiti avviene in modo lento e impreciso, le animazioni "cicliche" impediscono di avere un controllo del giocatore anche solo sufficiente, il gioco stesso NON esegue il cambio automatico del giocatore in controllo quando ci si trova in difesa. Da rivedere da zero anche le collisioni tra i giocatori, capaci di arbitrare i tackle secondo strambe regole su cui non vogliamo indagare oltre. A proposito di regole: l'arbitro tende ad assegnare punizioni secondo dei propri schemi mentali degni del Gaetano Pini milanese di qualche decennio fa (istituto di ricovero psichiatrico di primissima fattura, anzichenò!)
TECNOLOGIA AL POTERE
Aspetto visivo e sonoro: dal punto di vista grafico Uefa Challenge si difende egregiamente, con dei modelli poligonali discreti e dotati di animazioni piuttosto riuscite, se prese singolarmente. Ovvero, una volta che devono essere "concatenate" tra di loro in partita si dimostrano estremamente slegate, sgraziate e innaturali. Il frame rate, come già detto piuttosto insufficente, non aiuta di certo nel render giustizia a una realizzazione tecnica che comunque avrebbe potuto cavarsela all'interno di una realizzazione globale di scarsissimo valore. Il sonoro si risolve in una serie di motivetti (un paio) techno-pop capaci di rovinare i rapporti con la Santa Sede anche al più integerrimo e rispettoso religioso-giocatore. I problemi inerenti al commento in-play sono già stati ampiamente descritti, rimangono da giudicare gli effetti sonori (sufficenti) e i cori del pubblico. Questi ultimi sono costituiti unicamente da delle mini-grida di poco più di un secondo di qualche reale platea, poi legati tra di loro in "loop" continuo. Insomma, un effetto assolutamente... come dire... mal riuscito? Ehr...
COPPETTA DEL NONNINO
Il gioco Infogrames é letteralmente traboccante di modalità di gioco, esistono coppe predefinite, mini campionati europei, competizioni singole, possibilità di creare la propria lega/coppa preferita, decidere insomma qualsiasi parametro possa aumentare la personalizzazione del gioco. Il tutto, calato nell'ambiente sopra descritto risulta leggermente (giusto uno zinzino) inutile, ma tant'é..
I nomi dei giocatori ci sono, che poi siano quelli originali o meno poco conta. Sta di fatto che alcune squadre offrono delle rose "originali" anche se a tratti non complete (nella Juve manca quella riservucola di Del Piero, bazzecole) per probabili motivi di copyright, mentre in altre formazioni tutto é lasciato all'inventiva dei game designers... Ma il problema dei giochi di calcio non é mai stato questo (non, perlomeno, se il gioco vero e proprio era valevole)
In Uefa Challenge anche il sistema di controllo appare assolutamente inadeguato, tanto preparato quanto il sottoscritto in fisica quantistica applicata. Il sottoscritto non ha neanche finito le medie inferiori. Insomma, la risposta sul campo ai comandi impartiti avviene in modo lento e impreciso, le animazioni "cicliche" impediscono di avere un controllo del giocatore anche solo sufficiente, il gioco stesso NON esegue il cambio automatico del giocatore in controllo quando ci si trova in difesa. Da rivedere da zero anche le collisioni tra i giocatori, capaci di arbitrare i tackle secondo strambe regole su cui non vogliamo indagare oltre. A proposito di regole: l'arbitro tende ad assegnare punizioni secondo dei propri schemi mentali degni del Gaetano Pini milanese di qualche decennio fa (istituto di ricovero psichiatrico di primissima fattura, anzichenò!)
TECNOLOGIA AL POTERE
Aspetto visivo e sonoro: dal punto di vista grafico Uefa Challenge si difende egregiamente, con dei modelli poligonali discreti e dotati di animazioni piuttosto riuscite, se prese singolarmente. Ovvero, una volta che devono essere "concatenate" tra di loro in partita si dimostrano estremamente slegate, sgraziate e innaturali. Il frame rate, come già detto piuttosto insufficente, non aiuta di certo nel render giustizia a una realizzazione tecnica che comunque avrebbe potuto cavarsela all'interno di una realizzazione globale di scarsissimo valore. Il sonoro si risolve in una serie di motivetti (un paio) techno-pop capaci di rovinare i rapporti con la Santa Sede anche al più integerrimo e rispettoso religioso-giocatore. I problemi inerenti al commento in-play sono già stati ampiamente descritti, rimangono da giudicare gli effetti sonori (sufficenti) e i cori del pubblico. Questi ultimi sono costituiti unicamente da delle mini-grida di poco più di un secondo di qualche reale platea, poi legati tra di loro in "loop" continuo. Insomma, un effetto assolutamente... come dire... mal riuscito? Ehr...