Ufo Afterlight

di Davide Gasbarro
Dopo Aftermath e Aftershock ecco il terzo capitolo di una non troppo fortunata serie: UFO. Un titolo particolare, ibrido di tattica e strategia che ha riscosso successo tra molti appassionati nelle sue precedenti incarnazioni ma ha deluso la critica. Vedremo anche in questo caso alternarsi parti a turni a combattimenti in tempo reale, ammesso che si possa definire "reale" il tempo pazzo di questo Afterlight, ma di questo ne parleremo in seguito. La software house Ceca Cenega, impegnata in collaborazioni con diverse case italiane tra cui Atari Italia, torna quindi a produrre per il piacere dei nostri occhi. Volendo ripercorrere almeno in parte la trama non troppo brillante di questo UFO, vi diremo che tutto iniziò quando gli umani furono esiliati dalla terra e costretti a rifugiarsi sulla base orbitante Laputa. Ora ci troveremo sul pianeta rosso, Marte, costretti a fronteggiare un esercito di robot insediati da tempo immemore che faranno di tutto per rimanere l'unica civiltà ad abitare l'astro.


Iniziamo, come di consueto, dando un'occhiata alla tecnica. Negli ultimi anni e precisamente, a mio modesto parere a partire dall'uscita di Rome:Total War, l'aspetto grafico è divenuto sempre più importante anche per quel genere, appunto, lo strategico, che era stato uno degli ultimi ad arrendersi all'avvento delle tre dimensioni. Ufo Afterlight si presenta come un piacere per gli occhi, saprà deliziare tutti coloro che sapranno cogliere le piccole ricercatezze su schermo. Vedremo muoversi modelli poligonali tutt'altro che ripetitivi: ci accorgeremo infatti come le nostre unità, che saranno sempre di numero abbastanza limitato, avranno una proprio fisionomia quasi unica, completati inoltre da texture all'altezza. Il mondo in cui ci muoveremo avrà un aspetto particolare, giocoso oserei dire, colorato di sfumature accese e attraversato dai rilievi del pianeta rosso che daranno sempre la strana impressione di poterci saltare sopra come se fossero di morbida gomma. Ci darà in ogni momento la sensazione di trovarci di fronte ad un lavoro veramente curato, avremo sempre delle condizioni atmosferiche realistiche, l'orizzonte sarà quasi sempre ben delineato e perfettamente visibile e, soprattutto, di particolare importanza i vari effetti: chi dispone di un hardware veramente valido potrà apprezzare, applicando i vari filtri, degli effetti visivi e delle semi-trasparenze di tutto rispetto. Di buon livello anche la colonna sonora che saprà adeguarsi al meglio di fronte ad ogni situazione, passando dall'epicità ai vari ritmi futuristici. Immancabili ovviamente le dozzine di effetti sonori per ogni arma e per ogni munizione, anch'essi ben realizzati.

Come abbiamo anticipato, quello che ci troviamo tra le mani è un ibrido di Strategia e Tattica, con un pizzico di RPG e addirittura un Manageriale, saprà quindi saziare ogni palato. Avremo a disposizione una squadra, totalmente personalizzabile, sotto ogni aspetto. Come se fosse un gioco di ruolo vedremo che le statistiche dei vari componenti del nostro team aumenteranno di livello in seguito agli scontri armati con l'avversario e all'utilizzo di alcune abilità, dovremo inoltre occuparci di equipaggiare le nostre truppe con quanto di meglio disporremo ma, come vedremo in seguito, a questo ci penseranno i nostri scienziati.


Il gioco a turni si alternerà al combattimento in tempo reale: avremo infatti due punti di vista, il primo sarà quello ravvicinato, dove seguiremo i nostri uomini come ogni comandante che si rispetti, il secondo sarà ben più alto, è proprio qui che vedremo il pianeta suddiviso in tante piccole tesserine che rappresenteranno i territori da conquistare. Inizialmente sarà un gioco da ragazzi occupare le lande desolate del pianeta rosso, basterà passare il cursore sulla zona prestabilita e cliccarci, ci accorgeremo però quasi subito dopo che la difficoltà incrementerà incredibilmente durante il corso dell'avventura e i nostri accampamenti verranno attaccati lentamente da più fronti. L'aspetto diplomatico andrà curato con molta attenzione: stabilire delle alleanze decisive si rivelerà infatti fondamentale per l'esito della nostra missione.

Ma, com'è ormai scontato, dovremo pur scontrarci con qualcuno! I nostri nemici saranno di vari tipi, da robot futuristici a classici alieni come tutti li conosciamo. La difficoltà, nel corso del gioco, subirà degli sbalzi che sembreranno accordarsi con gli sbalzi dell'IA (intelligenza artificiale) dei nostri opponenti, troveremo quasi snervante perder tempo a mieter vittime in alcune frazioni, fino ad arrivare alle sessioni interminabili che ci sembreranno pur troppo frustanti e impegnative. La velocità di gioco è un altro aspetto strampalato di questo Aftelight: potremo regolarla a nostro piacimento, velocizzandola all'impazzata, rallentarla fino a metterla addirittura in pausa. Come con un comune apparecchio hi-fi opereremo sui tasti "play", "pause" e "stop" per regolare a nostro piacimento il ritmo dell'azione; una simpatica trovata che talvolta si rivelerà anche utile.

Il titolo, pur essendo il terzo capitolo di una saga che ormai conta più di qualche candelina sulla torta, risulta essere originale e stupirà più volte anche il più esperto dei giocatori. L'avventura può diventare veramente molto lunga e divertente, grazie anche ai simpatici espedienti che Cenega ci offre, come quello di poter regolare il tempo. L'unico freno che potrebbe risultare fastidioso è quello della difficoltà di gioco che è soggetta a sbalzi talvolta forse esagerati. Non lo abbandonerete molto presto, in qualsiasi caso.