Ultim@te Race Pro
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La tecnologia dei pc ha fatto, lo sapete, passi da gigante, al punto che oggi possiamo avere a casa giochi che reggono il confronto con i mangiagettoni delle sale. Le schede 3d sono ormai diffusissime, le cpu sono potenti e sempre meno care, la memoria ci manca solo di trovarla nel Dixan
E' ovvio che un genere tanto popolare sia costantemente rinfrescato da nuove uscite, giochi che non ambiscono a impegnare cervello in enigmi o quest spossanti, ma che al contrario ci permettono di passare qualche ora in spensieratezza, imprecando contro quel checkpoint mancato di un soffio o contro l'avversario che ha avuto la sportellata più pronta della nostra
Del resto le macchinine fanno parte della nostra infanzia... da quelle giocattolo alle autopiste, dalle componibili Lego alle SuperCar Gattiger! Chiaro che il mondo dei videogiochi non poteva non essere influenzato da queste passioni. Infatti, sin dai tempi dei primi "Home Computer" a otto bit, tra vari platform e spara-spara, faceva sempre capolino qualche buon titolo di guida, simulativo od arcade. Ricordo ad esempio con affetto le serate passate con Chequered Flag ed il mio Spectrum, ormai da tempo trapassato. Una prece
Le potenze elaborative a nostra disposizione hanno permesso ai designer di creare giochi sempre più coinvolgenti dal punto di vista estetico, mantenendo però immutato il divertimento che é alla base di questi titoli
Per citare qualche esempio di questo genere basta nominare i recenti Motorheadrecensito su questo agglomerato di "zeri ed uni" dal buon Scamu; i vari tentativi della Sega (peraltro miseramente falliti) di riproporre sui nostri pc gli incredibili giochi da sala Daytona Racing e Sega Rally e, ultimi ma non meno importanti nel panorama videoludico europeo, i ragazzi della Milestone con la loro fortunatissima serie "Screamer" (Screamer, Screamer 2 e Screamer Rally )
Ultim@te Race pro, evoluzione di quel titolo nato, in pratica, come "benchmark" per le schede Matrox M3d, si presenta esattamente in questa maniera. Un gioco dove l'importante é sapersi destreggiare tra derapate e sportellate, tenendo bene a mente che l'obiettivo finale si potrà raggiungere in un modo soltanto: tenendo costantemente pigiato il tasto dell'acceleratore e frenando il meno possibile
E' ovvio che un genere tanto popolare sia costantemente rinfrescato da nuove uscite, giochi che non ambiscono a impegnare cervello in enigmi o quest spossanti, ma che al contrario ci permettono di passare qualche ora in spensieratezza, imprecando contro quel checkpoint mancato di un soffio o contro l'avversario che ha avuto la sportellata più pronta della nostra
Del resto le macchinine fanno parte della nostra infanzia... da quelle giocattolo alle autopiste, dalle componibili Lego alle SuperCar Gattiger! Chiaro che il mondo dei videogiochi non poteva non essere influenzato da queste passioni. Infatti, sin dai tempi dei primi "Home Computer" a otto bit, tra vari platform e spara-spara, faceva sempre capolino qualche buon titolo di guida, simulativo od arcade. Ricordo ad esempio con affetto le serate passate con Chequered Flag ed il mio Spectrum, ormai da tempo trapassato. Una prece
Le potenze elaborative a nostra disposizione hanno permesso ai designer di creare giochi sempre più coinvolgenti dal punto di vista estetico, mantenendo però immutato il divertimento che é alla base di questi titoli
Per citare qualche esempio di questo genere basta nominare i recenti Motorheadrecensito su questo agglomerato di "zeri ed uni" dal buon Scamu; i vari tentativi della Sega (peraltro miseramente falliti) di riproporre sui nostri pc gli incredibili giochi da sala Daytona Racing e Sega Rally e, ultimi ma non meno importanti nel panorama videoludico europeo, i ragazzi della Milestone con la loro fortunatissima serie "Screamer" (Screamer, Screamer 2 e Screamer Rally )
Ultim@te Race pro, evoluzione di quel titolo nato, in pratica, come "benchmark" per le schede Matrox M3d, si presenta esattamente in questa maniera. Un gioco dove l'importante é sapersi destreggiare tra derapate e sportellate, tenendo bene a mente che l'obiettivo finale si potrà raggiungere in un modo soltanto: tenendo costantemente pigiato il tasto dell'acceleratore e frenando il meno possibile