Ultimate Fighting Championship
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ANCHE L'OCCHIO (NERO) VUOLE LA SUA PARTE..
Quanto descritto fino ad ora appare davanti ai nostri occhi grazie ad un motore grafico eccezionale: la definizione dei lottatori é eccellente, e le loro animazioni sono curate, fluide e estremamente realistiche. La qualità delle texture sui combattenti é eccellente ed é veramente difficile notare grossi difetti grafici nel gioco, anche a livello delle giunture. Colpisce molto il modo in cui i personaggi interagiscono tra loro: si colpiscono, si afferrano, si aggrovigliano senza alcuna grossa imperfezione grafica: molto spesso rimarrete a bocca aperta davanti ad una sequenza di colpi o movimenti. Anche i ring del gioco sono ben fatti, anche se inutilmente differenziati, nel senso che sebbene sia disponibile più di una dozzina di differenti arene (perfette riproduzioni di quelle reali), per la natura stessa del gioco si assomigliano un po' tutte. Memorabili le entrate dei lottatori in campo, con tanto di mini show, pubblico esultante, riflettori e annunciatore: spettacolare a dir poco. Il tutto gira a 60 FPS stabili e non presenta rallentamenti di sorta. Di eguale qualità é l'accompagnamento sonoro, che unisce ottime musiche (tra cui una traccia degli scalmanati Megadeth, "Crush'em") ad effetti sonori e digitalizzazioni eccellenti
IL "GRAN TURISMO" DEI PICCHIADURO?
Rimangono da valutare due importanti aspetti del gioco: giocabilità e longevita. Sebbene abbia avvicinato più volte UFC a Tekken, le similitudini tra i due picchiaduro si fermano alle somiglianze nel sistema di controllo poiché in UFC, come già detto, é di scena il realismo, e questo si traduce in incontri piuttosto brevi e intensi, che potrebbero persino terminare con un singolo colpo: può avvenire ad esempio che un combattente afferri d'improvviso l'avversario per un braccio, lo faccia girare su se stesso e lo stenda con un violentissimo colpo dietro la nuca. Situazioni simili possono lasciare perplesso il giocatore abituato alle interminabili serie di colpi che subiscono i personaggi di Tekken o Soul Calibur, ma é proprio questo elevato livello di realismo a diventare la carta più valida di UFC: tensione, tecnica, improvvisazione saranno sempre presenti in ogni incontro, e i pochi secondi della finale di un torneo potrebbero rivelarsi molto più pregni di divertimento che interi minuti di uno scontro in altri picchiaduro più arcade. La longevità di Ultimate Fighting Championship si può definire allo stesso modo del resto del gioco, e cioé "impressionante": molte modalità di gioco, personaggi extra da sbloccare, editor di combattenti, molti livelli di difficoltà (i più alti dei quali assurdamente "severi" ma per nulla impossibili) regaleranno mesi interi di divertimento ai giocatori che si lasceranno coinvolgere da questo atipico gioiello del mondo dei picchiaduro.
Quanto descritto fino ad ora appare davanti ai nostri occhi grazie ad un motore grafico eccezionale: la definizione dei lottatori é eccellente, e le loro animazioni sono curate, fluide e estremamente realistiche. La qualità delle texture sui combattenti é eccellente ed é veramente difficile notare grossi difetti grafici nel gioco, anche a livello delle giunture. Colpisce molto il modo in cui i personaggi interagiscono tra loro: si colpiscono, si afferrano, si aggrovigliano senza alcuna grossa imperfezione grafica: molto spesso rimarrete a bocca aperta davanti ad una sequenza di colpi o movimenti. Anche i ring del gioco sono ben fatti, anche se inutilmente differenziati, nel senso che sebbene sia disponibile più di una dozzina di differenti arene (perfette riproduzioni di quelle reali), per la natura stessa del gioco si assomigliano un po' tutte. Memorabili le entrate dei lottatori in campo, con tanto di mini show, pubblico esultante, riflettori e annunciatore: spettacolare a dir poco. Il tutto gira a 60 FPS stabili e non presenta rallentamenti di sorta. Di eguale qualità é l'accompagnamento sonoro, che unisce ottime musiche (tra cui una traccia degli scalmanati Megadeth, "Crush'em") ad effetti sonori e digitalizzazioni eccellenti
IL "GRAN TURISMO" DEI PICCHIADURO?
Rimangono da valutare due importanti aspetti del gioco: giocabilità e longevita. Sebbene abbia avvicinato più volte UFC a Tekken, le similitudini tra i due picchiaduro si fermano alle somiglianze nel sistema di controllo poiché in UFC, come già detto, é di scena il realismo, e questo si traduce in incontri piuttosto brevi e intensi, che potrebbero persino terminare con un singolo colpo: può avvenire ad esempio che un combattente afferri d'improvviso l'avversario per un braccio, lo faccia girare su se stesso e lo stenda con un violentissimo colpo dietro la nuca. Situazioni simili possono lasciare perplesso il giocatore abituato alle interminabili serie di colpi che subiscono i personaggi di Tekken o Soul Calibur, ma é proprio questo elevato livello di realismo a diventare la carta più valida di UFC: tensione, tecnica, improvvisazione saranno sempre presenti in ogni incontro, e i pochi secondi della finale di un torneo potrebbero rivelarsi molto più pregni di divertimento che interi minuti di uno scontro in altri picchiaduro più arcade. La longevità di Ultimate Fighting Championship si può definire allo stesso modo del resto del gioco, e cioé "impressionante": molte modalità di gioco, personaggi extra da sbloccare, editor di combattenti, molti livelli di difficoltà (i più alti dei quali assurdamente "severi" ma per nulla impossibili) regaleranno mesi interi di divertimento ai giocatori che si lasceranno coinvolgere da questo atipico gioiello del mondo dei picchiaduro.