Ultimate Fighting Championship

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TEKKEN HA FATTO SCUOLA
Già che abbiamo citato Tekken, tiriamolo in causa per descrivere il sistema di combattimento di Ultimate Fighting Championship, giacché sembrerebbe mutuato paro paro dal classico picchiaduro Namco. Un tasto per il pugno destro, uno per quello sinistro. Situazione analoga per i calci, esattamente come nel gioco di Heihachi e compagnia bella. Ma le similitudini non terminano qui, perché addirittura le prese si effettuano nello stesso modo, e cioé premendo insieme un tasto dei pugni e uno dei calci. Idem dicasi per le parate: basterà muovere il personaggio in direzione opposta al suo avversario per entrare automaticamente in parata, come avviene in moltissimi altri picchiaduro. Discorso a parte per i contrattacchi: nel caso il nemico si stesse facendo avanti con un pugno infatti basterà (pare facile...) premere assieme i due pulsanti dei pugni per bloccare il colpo e restituirne subito un altro, e lo stesso metodo é applicabile contro gli attacchi portati con i piedi (premendo, ovviamente, i due pulsanti per i calci al posto di quelli per i pugni). Con un po' di allenamento (ovviamente c'é una modalità apposita) si diventerà presto in grado di eseguire spettacolari scambi di colpi, accentuati dall'estremo realismo del combattimento
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Ci siamo riusciti a liberare: è ora del contrattacco! Ma prima dobbiamo tornare in piedi...

L'aspetto probabilmente più intrigante e spettacolare del gioco é probabilmente insito nel sistema di prese, praticamente inedito per un gioco simile: oltre a poter infatti effettuare (di rado, invero) una semplice proiezione dell'avversario avremo la possibilità di gettarlo a terra e salirci sopra per continuare a combattere sul tappeto, in una posizione decisamente più vantaggiosa. Stando a cavalcioni sul nemico i comandi del gioco varieranno per adattarsi alla nuova situazione, e così con i pulsanti dei pugni si cercherà di colpirlo con dei diretti al volto mentre con quelli dei calci si lanceranno pericolose bordate laterali, mirate a tempie e nuca. Dal canto suo il giocatore a terra potrà continuare colpire il nemico, oppure mantenersi in parata (sempre tenendo il pad "indietro"), cercando il momento buono per scrollarsi l'avversario di dosso e tornare in piedi. Come se non bastasse, sarà anche possibile "ribaltare" il nemico e salire sulla sua schiena, passando a colpire direttamente la sua nuca, oppure tentare di vincere afferrando un arto o la testa e provocando una "Submission". In pratica una volta che due lottatori si sono "abbracciati" può veramente accadere di tutto, ed il bello é che tutto quello che si vedrà su schermo avverrà in modo naturale e realistico, senza problemi di interazione dei personaggi tridimensionali e senza animazioni incredibili o fantasiose: sembrerà proprio di vedere due lottatori veri
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Un fulmine a ciel sereno nel mondo dei picchiaduro. UFC sprizza classe e qualità da ogni singolo aspetto: grafica eccellente, sonoro ottimo e una profondità impressionante lo rendono un prodotto strabiliante e innovativo. Ma l'elevato realismo del gioco non lo rende certo appetibile a chi è in cerca di un nuovo Tekken o di un gioco analogo, poiché UFC è veramente un simulatore, e come tale va considerato. Chi però saprà apprezzare le vere qualità del gioco si troverà per le mani un picchiaduro spettacolare, dotato di una giocabilità incredibile e di una longevità fuori dal comune. Un gioco che consiglio a chiunque di provare, ed un acquisto obbligato per gli amanti degli sport da combattimento e dei picchiaduro estremamente tecnici e profondi. Impressionante.

SECONDO COMMENTO
Inutile girarci tanto intorno Ultimate Fighting Championship è indubbiamente un gioco tanto curato, particolare e avvolgente, quanto poco immediato e assai meno consigliabile al "giocatore medio". Chiunque voglia assolutamente provare l'ebrezza di sentire il rumore di un braccio torto, gettare la spugna (letteralmente) sull'ottagono e quindi vedere il proprio atleta ritirarsi mestamente... allora si avvii tranquillamente al negozio. I giocatori che, invece, cercano unicamente un picchiaduro con cui riempire i momenti vuoti della giornata, forse farebbero bene a provarlo o a pensarci due volte. In ogni caso rimane un gioco tanto particolare quanto approfondito e innovativo. Ben fatto Crave!

Mattia Ravanelli

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