Ultimate Fighting Championship
di
Redazione Gamesurf
Per quel che riguarda la realizzazione tecnica il discorso non migliora di molto, con una grafica che appare, più per design che per difetti evidenti, monotona e banale sia nella riproduzione dei combattenti che in quella dell'unica arena presente (l'ottagono che fa da ring per queste competizioni)
Risolleva parzialmente il giudizio la componente sonora, con effetti "cattivi" al punto giusto che enfatizzano i colpi e restituiscono in modo ottimale l'atmosfera di un vero incontro UFC, partendo dalla celebre frase di apertura di ogni match: "Let's Get it On!". Anche considerando i fan dell'omonimo e brutale sport, questa interpretazione di UFC non riesce a guadagnarsi un valutazione superiore alla mediocrità, vista e considerata la concorrenza a cui il titolo Crave/Opus va confrontato. E' anche vero che solitamente i picchiaduro per console non offrono lo stesso realismo e la stessa fedele riproduzione delle tecniche di lotta qui presenti, ma crediamo che sia un'assenza di cui il pubblico PlayStation non soffrirà sensibilmente.
Risolleva parzialmente il giudizio la componente sonora, con effetti "cattivi" al punto giusto che enfatizzano i colpi e restituiscono in modo ottimale l'atmosfera di un vero incontro UFC, partendo dalla celebre frase di apertura di ogni match: "Let's Get it On!". Anche considerando i fan dell'omonimo e brutale sport, questa interpretazione di UFC non riesce a guadagnarsi un valutazione superiore alla mediocrità, vista e considerata la concorrenza a cui il titolo Crave/Opus va confrontato. E' anche vero che solitamente i picchiaduro per console non offrono lo stesso realismo e la stessa fedele riproduzione delle tecniche di lotta qui presenti, ma crediamo che sia un'assenza di cui il pubblico PlayStation non soffrirà sensibilmente.
Ultimate Fighting Championship
Ultimate Fighting Championship
Dopo aver intrapreso la strada del realismo e della fedele riproduzione delle arti marziali, Ultimate Fighting Championship esce clamorosamente dal seminato risultando l'ennesimo picchiaduro 3D di medio livello disponibile nel mercato PSone. Questo accade per tre motivi principali: innanzitutto i controlli, davvero troppo lenti e imprecisi per un gioco che basa la sua struttura sulle combinazioni e sulle contromosse. In seconda battuta, la ripetitività del gameplay, con pochissime opzioni di gioco e un'intelligenza della CPU votata alla frustrazione del giocatore. Per finire, la poca attrattiva rappresentata dall'omonimo sport e dalle sue regole, davvero troppo limitanti per un videogioco. Se apprezzate la violenza in tutte le sue espressioni e non possedete un Dreamcast, potete fare un pensierino su Ultimate Fighting Championship per PlayStation, soprattutto se dotati della pazienza necessaria ad apprendere nei dettagli il suo complicato sistema di controllo. Se invece fate parte della più vasta schiera di Tekken-fan o affini, tornare ai classici Namco è forse la scelta migliore...