Ultimate Mortal Kombat

Ultimate Mortal Kombat
Lo sanno tutti che i ninja si riconosco dal colore del vestito...
Quando nel 1992, Midway decise di uscire sul circuito delle salegiochi, il piccolo ma fervente mondo dei giocatori era attraversato dal ciclone chiamato Street Fighters II. Per cercare d'inserirsi nella succulenta fetta di mercato dei picchiaduro, la casa americana scelse di battere una strada differente rispetto a Ryu e soci, in modo da potersi distinguere dai vari cloni del capolavoro Capcom che sembravano spuntare come funghi. Se decise dunque di dare una importante sterzata per quel che riguardava la grafica, cercando di sfruttare al meglio la digitalizzazione di attori in carne e ossa, carta già giocata da altre case ma mai in modo pienamente soddisfacente. A questo realismo venne aggiunta una certa violenza di fondo, giusto a ricordare che, in un torneo mortale, la pietà per l'avversario trova ben poco posto. Furono concepite così le famigerate Fatality, mosse che permettevano, alla fine di uno scontro, di far passare il proprio nemico a miglior vita, il tutto accompagnato da schizzi di sangue sin troppo copiosi, quasi a sfidare la reale capacità ematica del corpo umano. Nacque così il primo Mortal Kombat, gioco accattivante quanto bastava per accaparrarsi una buona schiera di fan, e guadagnarsi una nutrita lista di sequel e spin-off tra videogame, fumetti, film e gadget di ogni tipo. Quel che oggi ci viene riproposto su Nintendo DS é Ultimate Mortal Kombat 3, accompagnato da Puzzle Kombat, accomunati sotto il nome di Ultimate Mortal Kombat. Il primo dei due titoli venne presentato nel 1996 come evoluzione potenziata di Mortal Kombat 3, con nuovi personaggi e alcuni cambiamenti nelle mosse, mentre il secondo comparì come bonus in Mortal Kombat Deception, offrendosi come puzzle game in stile Tetris dove, abbinando mattoncini di colore simile, invece di segnare punti, si infliggevano colpi all'avversario di turno.

Shang e Liu? Non si erano alleati in Mortal Kombat Shaolin Monks?
Shang e Liu? Non si erano alleati in Mortal Kombat Shaolin Monks?
Ogni tanto, come nella versione originale, potrete vedere il faccione di Dan Forden a commentare un buon uppercut
Ogni tanto, come nella versione originale, potrete vedere il faccione di Dan Forden a commentare un buon uppercut
In Puzzle Kombat ogni personaggio ha una mossa speciale più o meno utile. Scegliete con saggezza!
In Puzzle Kombat ogni personaggio ha una mossa speciale più o meno utile. Scegliete con saggezza!

Non baciate Sonya! Potrebbe essere Shang Tsung trasformato!
Classico picchiaduro, il terzo capitolo del brand , ci porta nel bel mezzo del ritorno di Shao Kahn, dominatore della oscura dimensione chiamata Outworld, ancora una volta intenzionato a conquistare la terra con l'aiuto del fedele Shang Tsung. Tramite un complicato rituale, viene resuscitata Sindel, regina dell'Outworld. Con la nuova forza a disposizione, Kahn riesce ad aprire un varco dimensionale e attaccare la Terra, dove in brevissimo tempo fa incetta di anime. Pochi sopravvivono, grazie anche Raiden, il dio del Tuono che s'impegna in una lotta “spirituale” contro le forze del male. Inizia così un serrato combattimento tra i pochi uomini rimasti e i malvagi campioni reclutati da Kahn e Tsung. Questa é, per sommi capi, la trama che gravita attorno al torneo “uno contro uno” che andremo ad affrontare per sconfiggere Shao Kahn e la sua guardia del corpo, il centauro Motaro. Poco o nulla é cambiato dai tempi del Super Nintendo ( o Megadrive, per la sponda SEGA), a partire dalla grafica, passando traverso il sonoro, per giungere alla giocabilità. Paradossalmente però, é proprio il lato grafico ad essere quello che sembra aver risentito in minor modo dello scorrere del tempo. I personaggi digitalizzati, già un piacere per gli occhi negli anni '90, splendono di nuova luce, facendosi belli grazie alla risoluzione e alla qualità degli schermi del Nintendo DS. Logicamente é necessario sottolineare che restano insiti i difetti già presenti all'epoca, come le animazioni quasi identiche dei vari personaggi, complice il fatto che per molti di essi, l'attore usato per la creazione dello sprite, era il medesimo. Discorso simile per l'audio, dove musiche e voci ormai hanno un sapore quasi “storico” e, benché risultino difficilmente paragonabili con le produzioni attuali, si rivelano gradevoli principalmente per chi ha imparato ad amarle anni fa. Forse il punto dove maggiormente il titolo mostra il fianco, é proprio nella natura della console portatile che lo ospita. I comandi non sembrano infatti esenti da critiche, risultando talvolta farraginosi, soprattutto nell'uso dei dorsali, non sempre adatti alle tempistiche richieste dalle meccaniche di gioco (tra l'altro, scordatevi l'utilizzo dello stilo, pressoché assente). Buona la longevità, condita dalla presenza di molti lottatori selezionabili, anche se la curva d'apprendimento potrebbe mostrarsi inizialmente ripida, “costringendo” il giocatore ad apprendere al meglio tutte le mosse e le tattiche del caso. Vista la grande quantità di tecniche utilizzabili e Fatality, con alcune varianti in grado di tramutare il nostro guerriero in animale o dare un po' di vita all'avversario sconfitto per avere nuovamente la gioia di batterlo, i programmatori hanno deciso di dedicare uno schermo al combattimento vero e proprio e quello rimanente ad ospitare la lista delle mosse, in modo da poterla sempre tenere sott'occhio. Fortunatamente, tramite le opzioni, sarà possibile scegliere su che schermo giocare, in modo da venire incontro ai gusti dell'utenza.


A breve cadranno molti mattoncini sul povero Baraka
A breve cadranno molti mattoncini sul povero Baraka
Sonia di slancio su Scorpion... ma non sarà un abbraccio amorevole...
Sonia di slancio su Scorpion... ma non sarà un abbraccio amorevole...
Ben nutrito il roster dei personaggi selezionabili, più tre da sbloccare
Ben nutrito il roster dei personaggi selezionabili, più tre da sbloccare

Ti ucciderò lentamente... con un mattoncino colorato!
Grave errore sarebbe quello di pensare Puzzle Kombat come un semplice bonus in aggiunta a Mortal Kombat 3. Il titolo, che a ben vedere era effettivamente solo un diversivo allegato a Mortal Kombat: Deception, sembra trovare la sua dimensione ideale sulla piccola console di casa Nintendo, da sempre territorio di conquista per puzzle-game di ogni tipo. Il gioco, che come dicevamo all'inizio dell'articolo, si mostra come un'evoluzione di Tetris ( i giocatori più smaliziati non faticheranno poi a trovare numerosissime analogie con il famoso Puzzle Fighters...). Allineando mattoncini colorati, potremo farli esplodere grazie a particolari inneschi, da posizionare in base al loro colore. I personaggi selezionabili hanno poi a disposizione, caricando a suon di punti l'apposita barra “Super”, una mossa speciale. Per l'amor del vero dobbiamo dire che non tutte ci sono sembrate davvero utili, o quantomeno decisamente marginali nell'economia delle partite.
Non aspettatevi innovazioni epocali o intuizioni geniali, rimane però, tra le mani del giocatore, un passatempo più che piacevole.
Certo, entrambi i titoli sono da considerarsi in primis un “fan service” per chi ha sempre seguito la saga in questione ma, in ogni caso, rimangono due giochi più che discreti. Tra l'altro, la longevità tocca ottimi picchi, non solo per l'ingente quantità di contenuti sbloccabili, ma soprattutto per le modalità multiplayer. Potrete infatti sfidare i vostri amici combattendo in wireless, anche avendo a disposizione una sola cartuccia di gioco. Se poi sarete diventati tanto bravi da non avere più avversari a portata di mano, sarà giunto il momento di trovare un access-point e lottare in rete, tramite wi-fi, cimentandovi contro giocatori di tutto il mondo, opportunità che rende sia Ultimate Mortal Kombat 3 che Puzzle Kombat praticamente immortali. Se anche voi avete inserito decine di monete da 200 lire nei cabinati di Mortal Kombat, potreste gradire particolarmente questo ritorno al passato. Chi invece non ha nessun fremito nel sentire la parola “fatality”, tenga in ogni caso conto che, due giochi pregevoli al prezzo di uno, non si trovano tutti i giorni.
Ultimate Mortal Kombat
7

Voto

Redazione

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Ultimate Mortal Kombat

Ben tornati ai confini dell'Outworld. Drizzino le orecchie tutti i fan di Liu Kang, Sonya Blade e compagnia, perché proprio a loro é rivolto questo Ultimate Mortal Kombat. Certo, anche i neofiti della serie potranno divertirsi a suon di fatality, ma innegabilmente, il doppio salto carpiato a ritroso sino al 1995, potrebbe risultare un po' indigesto rispetto alle produzioni attuali. Da tenere ampliamente in considerazione Puzzle Kombat, non un semplice bonus in aggiunta, ma un gioco a se stante sulla falsa riga dei celebri Tetris e Puzzle Fighter, che saprà tenervi compagnia per diverse ore. Se il comparto tecnico non si discosta da quanto già visto nelle incarnazioni passate dei due titoli e anche i comandi (soprattutto per quanto riguarda il picchiaduro) non trovino una perfetta collocazione sul Nintendo DS, va segnalata con particolare piacere la possibilità di giocare tramite wi-fi con avversari di tutto il mondo, vera marcia in più per la longevità. Ultimate Mortal Kombat é dunque una soluzione piacevole e soddisfacente per chi ama il brand di Mortal Kombat e vuole portarlo sempre con se, sui due schermi del Nintendo DS.

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