Ultra Bust-A-Move

Ultra BustAMove
La storia ci insegna che a volte è proprio la semplicità concettuale a determinare il successo di un videogame. E' accaduto con Tetris, Puzzle Bobble ed anche con Bust a Move, tutti titoli che pur non disponendo di un plot narrativo o un sistema di gioco particolarmente articolato hanno finito con il diventare un vero e punto di riferimento in quella sorta di anno zero per i videogames rappresentato dai primi anni ottanta.
Un successo che ha saputo fra l'altro rinnovarsi nel tempo, al punto di giustificare l'uscita di svariate conversioni ed altrettanti spin-off di cui Ultra Bust-A-Move è solo l'ultimo esponente.


Semplicemente complicato
Come detto, il concetto alla base del titolo sviluppato ancora una volta dal team Taito riprende in tutto e per tutto gli elementi cardine dell'opera originale, con il giocatore impegnato nel lanciare sfere colorate su un soffitto semovente già carico di "bolle", tramite un cannone orientabile ancorato al centro della parte inferiore dello schermo.
Lo scopo del gioco è in sintesi quello di riuscire a raggruppare in numero di tre o più tutte le sfere del medesimo colore, al fine di farle esplodere e liberare così il soffitto prima che questi si abbassi fino ad occludere l'intero schermo. L'impostazione di base di per se piuttosto semplice viene variata tramite alcuni non troppo singolari accorgimenti (capaci comunque di complicare e non poco la situazione in game) quali la presenza di un numero di sfere sul soffitto via via sempre più crescente, di elementi più o meno naturali atti ad impedire l'uso di traiettorie di lancio troppo lineari, ma anche di sfere Jolly che interverranno in nostro soccorso per offrirci per esempio l'opportunità di eliminare in un sol colpo tutte le sfere di un determinato colore.

Fin qui quella che può tranquillamente definirsi come la vera ossatura del gioco, anche se è opportuno evidenziare come il team di sviluppo abbia lavorato a fondo per offrire qualche interessante novità di rilevo. La prima di queste è senz'ombra di dubbio la modalità di gioco "Altalena", che al classico sistema di gioco unisce una componente di natura "fisica" che tiene conto del differente peso (in funzione del numero di sfere presenti sullo schermo) fra le due porzioni di schermo, sinistro e destro. Tale differenza, evidenziata dall'inclinazione stessa della "sala", obbliga in sintesi il giocatore a mantenere un approccio al gioco molto più equilibrato, è proprio il caso di dirlo, al fine di evitare il rovesciamento della stessa ed il conseguente game over. La seconda è invece la modalità "Tiro" che come nel più classico dei tradizionali trick shots del biliardo, consentirà al giocatore di terminare lo schema corrente tramite l'esecuzione di un solo, precisissimo lancio. La terza ed ultima modalità alternativa, almeno offline, prende infine il nome di "Buio", ovvero un puzzle più classico che inizia senza però che il giocatore sappia il colore delle bolle presenti sul campo.


Il termine offline cui sopra non è stato certo usato a caso, visto che tutte le modalità sopraelencate potranno essere giocate anche in multiplayer via Live.
Peccato che quella che sarebbe dovuta essere la più grande novità del gioco rappresenti in realtà la vera spada di damocle dell'opera firmata Taito, limitata com'è da una presenza di giocatori a dir poco esigua vuoi per una non proprio vasta diffusione del gioco, vuoi soprattutto per la sua incompatibilità con Xbox 360, situazione questa che ci auguriamo possa essere "corretta" nei prossimi mesi.

Tecnicamente parlando
Considerando l'estrema semplicità concettuale del prodotto Taito, dal punto di vista tecnico la "vecchia" Xbox soddisfa appieno le non certo proibitive richieste hardware di Ultra Bust-A-Move offrendo al giocatore un titolo indubbiamente solido sia sotto il profilo prettamente grafico, con variazioni cromatiche particolarmente suggestive, che sotto quello sonoro. Il semplificatissimo quanto preciso sistema di controllo, ridotto all'uso del D-pad o dello Stick analogico di sinistra e di un solo pulsante di azione, consente un approccio alle varie situazioni in game all'altezza della situazione, condizione questa riscontrabile sia in singolo che in multiplayer offline e via Live.

In due parole
In un mondo governato da fattori quali i "frame per secondo" ed il numero di poligoni presenti sullo schermo, fa piacere notare che i vecchi giochi di una volta riescano ancora a ritagliarsi una discreta fetta di gloria nonostante tutto. Un titolo a cui fra l'altro va dato il merito di aver proposto qualcosa di nuovo ad un prezzo ridotto, pur senza stravolgere il concetto alla base della serie Bust-A-Move.


Ultra Bust-A-Move
6.5

Voto

Redazione

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Ultra Bust-A-Move

In un mondo governato da fattori quali i "frame per secondo" ed il numero di poligoni presenti sullo schermo, fa piacere notare che i vecchi giochi di una volta riescano ancora a ritagliarsi una discreta fetta di gloria nonostante tutto. Un titolo a cui fra l'altro va dato il merito di aver proposto qualcosa di nuovo ad un prezzo ridotto, pur senza stravolgere il concetto alla base della serie Bust-A-Move.

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