Uncharted 2: Il Covo dei Ladri

di Giuseppe Schirru
Il Covo dei Ladri non é però solo sparatorie, ma anche enigmi e fasi di esplorazione alla Tomb Raider (paragone obsoleto ma necessario). A onor del vero gli enigmi stavolta si contano sulle dita di una mano monca, o sulle punte di una forchetta da frutta (non che Drake's Fortune brulicasse di puzzle ambientali), e sono di una facilità disarmante, quindi passiamo alle abilità fisico atletiche del protagonista al limite del soprannaturale. Che dire? Tutto uguale al precedente capitolo. Sempre e solo una via da seguire, Drake che esegue salti inverosimili, acrobazie improbabili, si aggrappa praticamente ovunque (sempre che sia un elemento pensato per interagire).



Lo spessore di queste fasi é comunque aumentato, un po' per via di una caterva di eventi scriptati che spettacolarizzano l'azione di gioco, integrandosi perfettamente nel gameplay, un po' perché con maggiore esperienza Naughty Dog crea situazioni sempre più coinvolgenti e trascinanti. Nel corso dell'avventura i momenti memorabili si sprecano, e tra paesaggi mozzafiato da cartolina e alcune citazioni colte prese in prestito (come buttar giù un elicottero con un lanciamissili), il giocatore verrà catapultato in una giostra di eventi e situazioni di prim'ordine. Peccato che il giro duri, ottimisticamente, una dozzina d'ore (come già espresso all'inizio della recensione), che potrebbero essere perfino meno di dieci per un giocatore navigato (e qua, solo in parte, aiuta il settaggio del livello di difficoltà).


Che siano lande innevate, rovine perdute immerse nella vegetazione, villaggi abbarbicati nella montagna, città devastate dalla guerra, treni in corsa o furiosi inseguimenti in camion, affermare che il motore grafico si comporti egregiamente sarebbe riduttivo e irriguardoso nei suoi confronti. La PlayStation 3 mostra i muscoli, offrendoci uno degli spettacoli visivi indubbiamente più appaganti mai visti su console. E dato che una descrizione dell'estetica di gioco difficilmente renderebbe l'idea al lettore, ci limitiamo ad assegnare un dieci tondo tondo al reparto grafico e non rovinargli il senso della scoperta una volta inserito il Blu Ray nella console. Per il sonoro analogo discorso: doppiaggio in italiano pressoché perfetto (é chiaro che non si sia sbadato a spese), effetti sonori grandiosi e musiche avventurose e d'atmosfera perfettamente a tema.

Chiudiamo quindi con quella che in molti ipotizzavano come una semplice appendice e invece da sola varrebbe il prezzo del biglietto: la modalità multiplayer. Nelle modalità presenti (Deathmatch, Cattura la bandiera, Re della collina, Guerra di campo ecc) é stata conservata l'anima del gioco in singolo fatta di sparatorie ed elementi platform, grazie anche a una studiatissima conformazione dei livelli di gioco che non risolverà il tutto a una sparatorie ignorante. I parallelismi con l'online di Gears of War ci potrebbero anche stare (come sostenuto da più d'uno), eppure l'online di Uncharted 2 ha una propria personalità che soddisferà non poco chi oramai assuefatto dagli sparatutto online.

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