Uncharted: Golden Abyss
di
Proprio i manufatti o i tesori, altre caratteristiche distintive della serie, sono gli elementi che maggiormente risaltano all'interno del componente ludica offrendo simpatiche interazioni per essere trovati e successivamente sbloccati. Dovremo ad esempio pulire degli elementi sporchi di fango agitando il dito sullo schermo, o scattare delle foto di determinati ambienti, con la giusta inclinazione, sfruttando la telecamera della console.
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In generale possiamo affermare che la componente di ricerca e di sezioni puzzle insieme a quelle platform prevalgono su quella delle sparatorie, rendendo la storia estremamente votata all'avventura piuttosto che all'azione nuda e cruda. Inoltre questi puzzle sono contestualizzati molto bene all'interno dell'avventura non risultando quasi mai troppo invasivi o ripetitivi.
Ciò nonostante gli sviluppatori non disdegnano assolutamente gli scontri, anzi, proprio con l'uccisione dei nemici potremo acquisire delle carte. Queste carte sono una sorta di taglia messa sulla testa di alcuni nemici che vengano generati casualmente e che una volta uccisi ci sbloccheranno il collezionabile. Proprio le carte sfruttando l'unica funzione social del titolo, chiamata “mercato nero”. In pratica, tramite la connessione internet potremo scambiarcele con gli amici per completarle tutte.
Questa oltre che l'unica componente social, é anche l'unica modalità per sfruttare l'online del titolo che non offre varianti multiplayer a differenza dell'originale.
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FORESTA RIGOGLIOSA
Sotto l'aspetto tecnico Uncharted: l'abisso d'oro é difficilmente opinabile. Parlando del comparto video ci troviamo di fronte ad uno tra i migliori titoli che Playstation Vita può offrire al lancio, seppur non manchi di qualche piccola sbavatura. L'ottima cura nei dettagli e nelle animazioni, sono controbilanciate da una scelta di location che non varia mai troppo da quella della foresta sud americana, e in termini di varietà é sicuramente inferiore a quanto visto su capitolo per le console casalinghe. A questo si aggiunge un frame rate che a volte ha mostrato qualche incertezza, in particolare nei momenti più concitati, segno ulteriore di come probabilmente l'hardware debba essere ancora esplorato nella sua interezza.
Ad esclusione di queste piccole magagne però, possiamo tranquillamente affermare che il colpo d'occhio é assolutamente stupefacente e tutti quelli che hanno apprezzato le avventure di Nathan non solo sotto l'aspetto ludico ma soprattuto in termini di immersione visiva, non mancheranno di rimanere stupiti anche in questa incarnazione portatile.
Niente da segnalare sotto il comparto audio che può vantare la stessa cura riposta nel comparto grafico. Una perfetta campionatura dei suoni e una colonna sonora avvincente che ben si amalgama con ciò che avviene su schermo sono associate ad una localizzazione più che onesta con menù e doppiaggio totalmente in lingua italiana.
In definitiva se Sony voleva immettere sul mercato un pezzo da novanta per il supporto di Playstation Vita é riuscita pienamente nel suo intento. Uncharted: l'abisso d'oro é un titolo che appassiona e pur mostrando delle ovvie limitazioni rispetto alla controparte casalinga riesce a rendere perfettamente onore al brand. Un'ottimo punto di partenza che lascia ben sperare per i prodotti che Vita sarà in grado di regalare ai suoi acquirenti in futuro.
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In generale possiamo affermare che la componente di ricerca e di sezioni puzzle insieme a quelle platform prevalgono su quella delle sparatorie, rendendo la storia estremamente votata all'avventura piuttosto che all'azione nuda e cruda. Inoltre questi puzzle sono contestualizzati molto bene all'interno dell'avventura non risultando quasi mai troppo invasivi o ripetitivi.
Ciò nonostante gli sviluppatori non disdegnano assolutamente gli scontri, anzi, proprio con l'uccisione dei nemici potremo acquisire delle carte. Queste carte sono una sorta di taglia messa sulla testa di alcuni nemici che vengano generati casualmente e che una volta uccisi ci sbloccheranno il collezionabile. Proprio le carte sfruttando l'unica funzione social del titolo, chiamata “mercato nero”. In pratica, tramite la connessione internet potremo scambiarcele con gli amici per completarle tutte.
Questa oltre che l'unica componente social, é anche l'unica modalità per sfruttare l'online del titolo che non offre varianti multiplayer a differenza dell'originale.
FORESTA RIGOGLIOSA
Sotto l'aspetto tecnico Uncharted: l'abisso d'oro é difficilmente opinabile. Parlando del comparto video ci troviamo di fronte ad uno tra i migliori titoli che Playstation Vita può offrire al lancio, seppur non manchi di qualche piccola sbavatura. L'ottima cura nei dettagli e nelle animazioni, sono controbilanciate da una scelta di location che non varia mai troppo da quella della foresta sud americana, e in termini di varietà é sicuramente inferiore a quanto visto su capitolo per le console casalinghe. A questo si aggiunge un frame rate che a volte ha mostrato qualche incertezza, in particolare nei momenti più concitati, segno ulteriore di come probabilmente l'hardware debba essere ancora esplorato nella sua interezza.
Ad esclusione di queste piccole magagne però, possiamo tranquillamente affermare che il colpo d'occhio é assolutamente stupefacente e tutti quelli che hanno apprezzato le avventure di Nathan non solo sotto l'aspetto ludico ma soprattuto in termini di immersione visiva, non mancheranno di rimanere stupiti anche in questa incarnazione portatile.
Niente da segnalare sotto il comparto audio che può vantare la stessa cura riposta nel comparto grafico. Una perfetta campionatura dei suoni e una colonna sonora avvincente che ben si amalgama con ciò che avviene su schermo sono associate ad una localizzazione più che onesta con menù e doppiaggio totalmente in lingua italiana.
In definitiva se Sony voleva immettere sul mercato un pezzo da novanta per il supporto di Playstation Vita é riuscita pienamente nel suo intento. Uncharted: l'abisso d'oro é un titolo che appassiona e pur mostrando delle ovvie limitazioni rispetto alla controparte casalinga riesce a rendere perfettamente onore al brand. Un'ottimo punto di partenza che lascia ben sperare per i prodotti che Vita sarà in grado di regalare ai suoi acquirenti in futuro.