Uncharted - L'eredità dei Ladri arriva finalmente su PC

Potrebbe sembrare inutile e scontato continuare a sottolinearlo, ma il periodo videoludico che stiamo vivendo in questi ultimi anni ha davvero dell’incredibile. Nel corso del tempo la separazione fra un mercato di riferimento e l’altro si è fatta sempre più irrisoria, elemento che ha permesso ai giocatori di potersi finalmente godere dei giochi che non erano stati concepiti per una determinata piattaforma.

 Quella che ci ha messo un po’ di più è stata Sony, che nel corso di questi ultimi anni si è decisa a convertire diverse opere di spicco, così da far approdare su PC offerte come Horizon, God of War, Marvel’s Spider-Man e, ciliegina sulla torta, quest’oggi anche Nathan Drake con Uncharted 4: Fine di un Ladro (in combo con l’espansione Uncharted: L’Eredità Perduta). 

Il ladro perde il pelo ma non il vizio 

Anche chi non ha mai giocato un titolo Uncharted sulle proprie console PlayStation conosce il personaggio di Nathan Drake. Si tratta di una versione più affascinante di Indiana Jones, sicuramente più simpatico e sornione di Lara Croft, un cacciatore di tesori con un background intrigante, che ha vissuto diverse avventure alle prese con alcune delle leggende più famose della storia.

Il successo di questo personaggio lo dobbiamo anche alle avventure che ha vissuto, tre capitoli intensi e ben scritti, ognuno pronto a permettere al giocatore di gettarsi a capofitto all’interno di storie avvincenti, condite con quel classico mix di avventura, suspense e sparatorie adrenaliniche. Il primo vero cruccio degli utenti PC sarà infatti quello di non potersi godere questi racconti, sebbene Sony abbia fatto uscire in più occasioni la Nathan Drake Collection, una raccolta che dopo l’approdo su PlayStation 5 avrebbe potuto essere facilmente convertita anche per PC.

Accantonato questo piccolo momento di tristezza, il pacchetto che ci troviamo oggi di fronte non è comunque assolutamente da ignorare. Tutt’altro, questa Eredità dei Ladri racchiude al suo interno l’ultimo capitolo della saga più la sua espansione, quella avente come protagonista Chloe Frazer, una vecchia conoscenza di Nathan apparsa nel secondo capitolo della saga.

Gli accadimenti de “Fine di un Ladro” ci mostrano l’ultima avventura di Nathan Drake, armato di qualche ruga in più e tanti dubbi da sanare, elementi che lo porteranno a scontrarsi con i classici nemici del caso, pronti a tutto pur di impedirgli di raggiungere il tesoro del pirata Henry Avery. Non credo serva altro da aggiungere in merito alla trama, se non altro perché quello che vedremo all’interno di questa raccolta, soprattutto per evitare spoiler a chi non ci abbia ancora mai giocato, non differirà minimamente dal capitolo originale uscito per PlayStation 4 nel 2016.

Il ritmo della narrazione appare comunque molto cinematografico, sicuramente pensato per catturare l’attenzione del giocatore sin dal lancio, via via sempre più interessato a scoprire dove lo porteranno le scelte intraprese da Nathan e dai suoi compagni di viaggio. La struttura in capitoli smorza il ritmo giusto per aggiungere delle cutscene piacevolmente confezionate, una fra queste che ci ha ricordato quel momento autoreferenziale in cui il protagonista giocava al primo Crash Bandicoot con una PlayStation ancora perfettamente funzionante.

Lo spin-off “L’Eredità Perduta” narra una parte di accadimenti in corso proprio durante l’avventura di Nathan, un parallelo interessante che sposta nettamente l’ambientazione verso altri lidi, dove Chloe è alla ricerca della zanna d’oro di Ganesh. Da quest’altro lato del globo ritroviamo una maggiore libertà d’azione, meglio identificata dalla possibilità di guidare un mezzo di trasporto così da scegliere l’ambientazione che vorremo fare per prima.

Sul fronte della longevità questo spin-off dura sicuramente meno dell’avventura di Nathan, ma si è rivelato un piacevole capitolo utile a concludere una narrazione, motivo che ci spinge a consigliarvi di giocarlo solo dopo aver completato il capitolo di Nathan Drake.

I tecnicisimi che ci piacciono

Non finiamo mai di ripeterlo, ma sembra davvero essere arrivata l’ora di comprare un buono schermo in formato 4K. Tutte le volte che ci troviamo infatti a parlare di requisiti tecnici per gli ultimi giochi usciti, non facciamo altro che rimpiangere la possibilità di gustarne gli effetti su schermi a quella risoluzione. 

Tecnicamente parlando questa raccolta supporta tantissime funzionalità pensate per l’utenza PC, funzionalità che a prescindere dai requisiti consigliati chiede una notevole spinta in più qualora l’intenzione sia quella di fruire il gioco al massimo delle sue potenzialità. Come anticipato poche righe sopra, il supporto agli schermi 4K è assicurato, dato che si tratta di un retaggio ricevuto dalla versione migliorata uscita per PlayStation 5, dove questi miglioramenti avevano permesso all’utenza già di notare un discreto aumento delle prestazioni grazie alla console next-gen. 

Su PC bisogna avere un pelino di pazienza in più, complice un parco macchine notevolmente diversificato che può non essere totalmente all’altezza delle richieste esposte dal gioco. Nel nostro caso abbiamo potuto provare il titolo su due PC, in uno abbiamo goduto del supporto agli schermi Ultra Wide, mentre nell’altro con risoluzione massima FullHD siamo riusciti a spingere un pelino di più sui settaggi, impostando tutto al massimo. 

La nostra RTX 3060 è riuscita a supportare il carico nel migliore dei modi, incespicando giusto durante le fasi dove gli scenari erano molto più aperti: in alcune scene ricche di effetti visivi, ma racchiuse in ambientazioni più limitate, il framerate è rimasto stabile sui 60/100 frame al secondo, mentre arrivati nelle mappe più aperte quest’ultimo è sceso anche fino ai 30 frame al secondo. Va detto che abbiamo attivato anche i DLSS, elemento che sicuramente ha pesato durante la prova sul campo, che comunque si è rivelata piacevole e mai compromettente.

Le fasi di shooting sono davvero adrenaliniche e ben realizzate e per chi non abbia troppa voglia di cimentarsi in situazioni pericolose, esiste anche la possibilità di selezionare tra diverse difficoltà a inizio del gioco, nonché di decidere se approfittare della mira assistita oppure no.